Lunedì torna Ottogol, Pippo Inzaghi e Pasquale Foggia gli ospiti della prima puntata

Lunedì 26 agosto alle ore 21 prenderà il via su Ottochannel 696 Tv la nuova stagione di Ottogol, l’approfondimento settimanale che l’emittente del gruppo Otto Media dedica al Benevento Calcio. Ospiti della prima puntata saranno il tecnico della Strega Pippo Inzaghi e il direttore sportivo Pasquale Foggia.

La trasmissione sarà condotta quest’anno dal giornalista Valter De Maggio, attualmente direttore responsabile di Radio Kiss Kiss Napoli, voce sportiva di Radio Kiss Kiss e collaboratore della redazione sportiva di Mediaset.

De Maggio, che ha condotto numerose trasmissioni televisive tra cui Goal Show su Canale 9, da oltre un decennio organizza il “Gran Gala Golden Goal” al Parco dei Principi di Sorrento, kermesse di spettacolo e sport che annualmente ospita tantissimi protagonisti dello sport nazionale ed internazionale.

 

Pippo Inzaghi a SportWeek: “I primi giorni a Benevento sono stati emozionanti”

I primi giorni a Benevento sono stati emozionanti. Un’accoglienza eccezionale, vado al supermercato e si blocca tutto. Io mi nutro dell’amore della gente, è una sensazione appagante. Al Sud non ho mai vissuto, ma so che il calore dei tifosi e il senso di ospitalità sono incredibili“. A parlare è il nuovo allenatore del Benevento Pippo Inzaghi a cui il settimanale SportWeek ha addirittura dedicato la copertina e il servizio principale del numero oggi in edicola.

A me piace lavorare dove c’è entusiasmo – spiega Super Pippo all’inserto della Gazzetta dello Sport -. Non guardo la categoria, ma ho bisogno di avvertire la fiducia. A Benevento la sfida è affascinante perché l’ambiente non è stato guastato da quanto accaduto alla fine della scorsa stagione, con l’eliminazione dai playoff. Hanno tutti una grande voglia di fare ed è la situazione ambientale in cui io e il mio staff rendiamo al meglio. L’obiettivo è quello di salire in A per provare a stabilizzarsi. Questo è il mio progetto, ma è un processo graduale. Il presidente mi ha chiesto solo di vedere una squadra che lo renda orgoglioso. Poi, ovviamente, vincere piace a tutti. Ma per riuscirci ci vogliono tante componenti. Saremo ambiziosi, con umiltà“.

Neanche il ruolo di favorito lo preoccupa: “Sarebbe inutile nascondersi. Ma non basta essere favoriti. Ci sono altre squadre con le nostre potenzialità: Cremonese, Frosinone, Chievo, Empoli, Perugia, Crotone, Cittadella. E poi ci sarà la solita sorpresa. Io comunque ho quello che cercavo: società forte, squadra forte. Io devo trovare il vestito giusto per la rosa che ho. Ma in generale voglio tanti giocatori nell’area avversaria, voglio che i centrocampisti s’inseriscano. Le etichette mi fanno ridere. Io dico sempre che l’allenatore migliore è quello che fa meno danni. Le delusioni e gli esoneri capitano a tutti“.

E, infine, a proposito del del “giocar bene” chiarisce: “Per me significa essere aggressivi, andare in avanti più che indietro, leggere i momenti della gara, avere padronanza di palleggio. Poi ci sono gli avversari… Mi viene da ridere quando mi dicono che mi abbasso quando sono in vantaggio. Mica vorrei farlo, ma se gli altri spingono forte ti costringono ad abbassarti“.

Pippo Inzaghi non lascia nulla al caso: ieri all’esordio anche le telecamere per registrare i movimenti difensivi

A Pippo Inzaghi è bastato poco più di un mese per riportare l’entusiamo dei giorni migliori tra i tifosi del Benevento. Dal sopralluogo allo stadio Ciro Vigorito raccontato attraverso il suo profilo Instagram al bagno di folla registratosi  in occasione del primo allenamento a porte aperte presso l’antistadio Carmelo Imbriani. Tutti segnali che confermano l’inizio di una nuova era. Senza dimenticare,poi, la grande disponibilità mostrata dal nuovo tecnico nel concedersi ai tifosi per un selfie o un autografo. Disponibiltà sin qui molto apprazzata dai supporter giallorossi.

Ieri, nell’esordio stagionale al Vigorito contro il Castrovillari, si è fatto notare anche per le continue indicazioni che dava ai suoi giocatori. Una parola per tutti, nessuno escluso, dal primo all’ultimo minuto. Insomma, sempre attento al minimo dettaglio. E, novità assoluta rispetto al passato, in tribuna c’era anche un suo collaboratore che, attraverso due piccole telecamere che inquadravano il campo di gioco, riversava le immagini della gara in un pc portatile in modo da consentire una successiva analisi dei movimenti e verificare così il grado di assorbimento dei meccanismi difensivi da parte dei calciatori.

Non a caso l’ex campione del mondo ha voluto con sè un nutrito staff di collaboratori, a partire da Maurizio D’Angelo, il 50enne napoletano che che ha accumulato tante stagioni in A col Chievo. Ci sono, poi, il preparatore dei portiere Gaetano Petrelli, tarantino di 55 anni, componente della commissione tecnica dei portieri a Coverciano, il collaboratore tecnico Simone Baggio, 37 anni di Bassano del Grappa, il preparatotre atletico Luca Alimonte, trentino di 41 anni, Daniele Cenci, 30 anni, preparatore atletico, e infine l’ultimo arrivato Simone Bonomi, milanese 39 anni, un passato da calciatore con Milan, Siena, Napoli, Verona e Crotone, poi collaboratore tecnico di Sarri, prima ad Empoli e poi a Napoli.

Nessun aspetto è dunque lasciato al caso perchè Pippo Inzaghi, confermando la sua manicale cura dei dettagli, è uno di quei tecnici sempre attenti a utilizzare ogni nuovo mezzo che la tecnologia mette a disposizione di chi lavora nel mondo del calcio. Con lui, insomma, il Benevento ha compiuto un deciso passa in avanti verso la modernità.

Progresso che va di pari passo con quanto la società sta facendo sul piano del più generale processo di modernizzazione in atto: dalla scrupolosa cura dei social alla trasmissione in diretta delle amichevoli estive, dagli spot per promuovere la campagna abbonamenti alla presentazione in grande stile del nuovo allenatore. Senza dimenticare, infine, il restyling dello stadio, che oggi si presenta bardato di giallorosso in ogni settore. Insomma, il Benevento è pronto a quel salto di qualità a cui il presidente Oreste Vigorito sta meticolosamente lavorando dallo scorso anno. La Serie A stavolta va conquistata per rimanerci il più a lungo possibile.

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Dalla cena di Formentera alla sfida del Vigorito: l’estate particolare di Inzaghi e Brocchi

L’esordio ufficiale alla guida del Benevento, in programma domenica prossima al Ciro Vigorito, avrà un sapore particolare per Pippo Inzaghi. Di fronte, infatti, si ritroverà il Monza di Berlusconi e Galliani, e cioè il duo che nell’estate del 2001 spese la cifra record di 70 miliardi di vecchie lire per portarlo al Milan dalla Juventus e dare così inizio alla sua epopea rossonera. Nella stessa stagione il Diavolo acquistò dall’Inter anche il centrocampista Cristian Brocchi. I due giocarono assieme sino al 2008, salvo la paretesi di Brocchi alla Fiorentina nell’annata 2005-2006.

Un lungo periodo assieme come compagni di squadra, dunque, e un’amicizia che è andata avanti anche lontano dai rettangoli di gioco fino a giorni nostri poichè i due hanno continuato a vedersi ogni estate a Formentera, dove Pippo Inzaghi ha acquistato un appartamento all’interno del lussuoso Formentera Palace mentre Cristian Brocchi ha acquistato il ristorante Maritim.

Anche quest’estate i due si sono, dunque, ritrovati alle Baleari per una cena tra ex calciatori. Assieme a loro c’erano anche Simone Inzaghi, Gianluca Zambrotta, Ignazio Abate e Beppe Materazzi. Cristian Brocchi ha pubblicato la foto della tavolata su Instagram con l’hashtag #nonsiparladicalcioinferie accompagnato dall’emoticon della risata.

A distanza di un mese e mezzo, dunque, i due si ritroveranno nuovamente ma questa volta da avversari. Il tecnico del Monza è stato chiaro: “Vogliamo superare il turno e andare a giocarcela a Firenza. Ma prima c’è da battere il Benevento del mio amico Inzaghi“. E chissà Super Pippo cosa gli risponderà nelle prossime ore.

Resta comunque un dato innegabile: l’esordio ufficiale di Pippo Inzaghi sulla panchina della Strega sarà ancora più emozionante perchè, oltre all’amico Brocchi, di fronte si ritroverà un pezzo della sua storia calcistica, la coppia BerlusconiGalliani, che tra l’altro lo lanciò come allenatore affidandogli la guida del Milan, dopo una breve esperienza nel settore giovanile. Un motivo in più per dimostrare che lui, Super Pippo, se la cava egregiamente anche da tecnico.

Gazzetta dello Sport: “Effetto Pippo a Benevento: 2mila a tifare”

Anche la Gazzetta dello Sport dedica oggi un breve articolo dal titolo emblematico (“Effetto Pippo a Benevento: 2mila a tifare“) alla calorosa accoglienza riservata dai tifosi del Benevento al nuovo tecnico Inzaghi: “Circa 2.000 tifosi – scrive il quotidiano – hanno accolto il Benevento di Inzaghi per il primo
allenamento in città, dopo il ritiro in Trentino. Ed è corsa all’abbonamento: già 7.200 tessere vendute, si punta a superare il record del 2018, di 8.438“.

Fari puntati sull’entusiasmante esordio del nuovo tecnico anche da parte del sito di Gianluca Di Marzio: “C’è molto entusiasmo, intorno al Benevento di Filippo Inzaghi. La squadra ha sostenuto oggi il primo allenamento in città dopo il ritiro estivo di preparazione alla prossima stagione e alla seduta hanno assistito circa 2000 tifosi, che hanno cantato e colorato la zona dell’antistadio Carmelo Imbriani. Per Inzaghi, selfie e sorrisi con i suoi nuovi sostenitori“.

Corriere dello Sport: “Il Benevento ai piedi di Coda”

Il Benevento ai piedi di Coda: è questo il titolo dell’articolo dedicato oggi alla squadra giallorossa dal Corriere dello Sport. “La partita col Cittadella – ha spiegato il centravanti di Cava dei Tirreni al quotidiano sportivo romano – era solo un’amichevole, quelle che contano devono ancora arrivare. Fare gol è comunque sempre una bella sensazione, anche se siamo solo in fase di preparazione“.

Il bomber giallorosso ha dunque voglia di ripetersi, magari di migliorare quel record di gol che ha fissato proprio nella passata stagione. Secondo il Corriere, infatti, il gioco di Inzaghi lo alletta, è fatto per lui: due attaccanti centrali e due esterni d’attacco. La fase offensiva è una sorta di ossessiva occupazione degli spazi, si accerchiano gli avversari, prima o poi si trova la strada per fare gol, ma la squadra deve muoversi con compattezza sia quando attacca che quando difende. E per ora le indicazioni sono più che positive.

L’unico rammarico finora è per l’occasione sprecata proprio contro il Cittadella: “Poteva essere una tripletta, il pallone che mi aveva recapitato Letizia era perfetto. Ma ho finito col colpirla male ed è andata fuori. Peccato. Ma in fondo va bene anche così”.