Pippo Inzaghi non lascia nulla al caso: ieri all’esordio anche le telecamere per registrare i movimenti difensivi

A Pippo Inzaghi è bastato poco più di un mese per riportare l’entusiamo dei giorni migliori tra i tifosi del Benevento. Dal sopralluogo allo stadio Ciro Vigorito raccontato attraverso il suo profilo Instagram al bagno di folla registratosi  in occasione del primo allenamento a porte aperte presso l’antistadio Carmelo Imbriani. Tutti segnali che confermano l’inizio di una nuova era. Senza dimenticare,poi, la grande disponibilità mostrata dal nuovo tecnico nel concedersi ai tifosi per un selfie o un autografo. Disponibiltà sin qui molto apprazzata dai supporter giallorossi.

Ieri, nell’esordio stagionale al Vigorito contro il Castrovillari, si è fatto notare anche per le continue indicazioni che dava ai suoi giocatori. Una parola per tutti, nessuno escluso, dal primo all’ultimo minuto. Insomma, sempre attento al minimo dettaglio. E, novità assoluta rispetto al passato, in tribuna c’era anche un suo collaboratore che, attraverso due piccole telecamere che inquadravano il campo di gioco, riversava le immagini della gara in un pc portatile in modo da consentire una successiva analisi dei movimenti e verificare così il grado di assorbimento dei meccanismi difensivi da parte dei calciatori.

Non a caso l’ex campione del mondo ha voluto con sè un nutrito staff di collaboratori, a partire da Maurizio D’Angelo, il 50enne napoletano che che ha accumulato tante stagioni in A col Chievo. Ci sono, poi, il preparatore dei portiere Gaetano Petrelli, tarantino di 55 anni, componente della commissione tecnica dei portieri a Coverciano, il collaboratore tecnico Simone Baggio, 37 anni di Bassano del Grappa, il preparatotre atletico Luca Alimonte, trentino di 41 anni, Daniele Cenci, 30 anni, preparatore atletico, e infine l’ultimo arrivato Simone Bonomi, milanese 39 anni, un passato da calciatore con Milan, Siena, Napoli, Verona e Crotone, poi collaboratore tecnico di Sarri, prima ad Empoli e poi a Napoli.

Nessun aspetto è dunque lasciato al caso perchè Pippo Inzaghi, confermando la sua manicale cura dei dettagli, è uno di quei tecnici sempre attenti a utilizzare ogni nuovo mezzo che la tecnologia mette a disposizione di chi lavora nel mondo del calcio. Con lui, insomma, il Benevento ha compiuto un deciso passa in avanti verso la modernità.

Progresso che va di pari passo con quanto la società sta facendo sul piano del più generale processo di modernizzazione in atto: dalla scrupolosa cura dei social alla trasmissione in diretta delle amichevoli estive, dagli spot per promuovere la campagna abbonamenti alla presentazione in grande stile del nuovo allenatore. Senza dimenticare, infine, il restyling dello stadio, che oggi si presenta bardato di giallorosso in ogni settore. Insomma, il Benevento è pronto a quel salto di qualità a cui il presidente Oreste Vigorito sta meticolosamente lavorando dallo scorso anno. La Serie A stavolta va conquistata per rimanerci il più a lungo possibile.

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