L’appello di Inzaghi: “Al bando le polemiche, abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi”

La netta vittoria del Pordenone contro il Frosinone e la vittoria di misura dell’Empoli sulla Juve Stabia, grazie ad un generoso rigore concesso nella ripresa dall’arbitro ai toscani, sono un segno evidente del fatto che affrontare le squadre neopromosse nelle prime giornate di campionato non è un compito facile in un campionato, quello di Serie B, che già si contraddistingue per il suo notevole equilibrio.

Si tratta, infatti, di squadre che, a differenza delle cosiddette big, puntano a una partenza sprint per sfruttare la minore brillantezza atletica delle avversarie e cercare di ottenere punti che alla fine possono rivelarsi molto preziosi per la salvezza.

C’è poi da tener presente che negli ultimi anni proprio queste partenze sprint hanno finito per aumentare l’autostima dei calciatori delle squadre provenienti dalla Serie C che via via hanno iniziato a crederci e alla fine sono stati capaci di realizzare un impensabile doppio salto dalla C alla A (vedi il Benevento ela  Spal tre anni fa, il Parma due anni fa e il Lecce lo scorso anno).

Alla luce di queste considerazioni appaiono, quindi, quanto meno premature le aspre critiche espresse sui social da una parte della tifoseria dopo la partita inaugurale di Pisa.

Lo ha fatto intendere con la solita pacatezza anche il tecnico Pippo Inzaghi durante la trasmissione Ottogol condotta dal Valter De Maggio su Ottochannel 696 TV: “La gente deve capire che non possiamo vincere tutte le partite, ci sono anche le altre in questo campionato. Non è affatto scontato che si vinca sempre. Credo che la squadra si sia disimpegnata bene da questo punto di vista: abbia lottato e ridotto al minimo i pericoli. Montipò, a parte il rigore parato, non ha subito nemmeno un tiro in porta“.

Ma l’ex campione del mondo è andato oltre aggiungendo: “A Benevento ho trovato un ambiente eccezionale, il pubblico è fantastico. Una cosa, però, andrebbe evitata, e cioè i fischi e le contestazioni a qualche giocatore per episodi accaduti lo scorso anno. La squadra ha bisogno di tranquillità e il passato resta passato, non conta più. Se proprio c’è bisogno di contestare qualcuno, allora contestino me“.

E, infine, l’appello ai tifosi in vista della delicata partita di sabato contro il Cittadella: “Ci aspettiamo che il pubblico ci sostenga e ci spinga: l’ambiente deve essere caldo come piace a me“. Come a dire: non è il tempo delle polemiche, ma del sostegno e dell’unione di tutto l’ambiente perchè per vincere c’è bisogno dell’apporto di tutti, nessuno escluso.

Corriere dello Sport: “Sarebbe un errore fatale pensare che andare in A sia un fatto scontato”

E’ da valutare mezzo vuoto o mezzo pieno il bicchiere di Pippo Inzaghi? A chiederselo oggi sul Corriere dello Sport è Tullio Calzone che aggiunge:

“Il pareggio in casa del Pisa, in realtà, ha evidenziato una filosofia e una visione calcistica già nota nel caso del giovane tecnico passato per Milan, Venezia e Bologna con alterne fortune. La Strega all’Arena ha tenuto sul piano difensivo contro una spigolosa avversaria che ha fatto della fisicità la sua arma migliore. Ma è stata necessaria una prodezza di Montipò al 94’ per evitare una sconfitta, francamente, immeritata dopo le occasioni nitide sciupate da Coda. Il dubbio però rimane: se sei più forte, tanto più forte da nutrire ambizioni da A, perché correre il rischio di perdere per giunta nei minuti finali? Inzaghi fa bene a prendersi il buono della gara inaugurale e a indicare le criticità di un Benevento allestito per vincere e che può solo crescere e migliorare anche per soddisfare le attese di una piazza reduce dalla delusione dell’ultimo torneo. Ma sarebbe un errore fatale pensare che andare in A sia un fatto scontato”.

Montipò a Pisa evita la sconfitta ma restano i dubbi sulla completezza della rosa

Ci sono episodi che possono cambiare il corso di una stagione e il rigore parato ieri da Lorenzo Montipò nei minuti finali della gara di Pisa sicuramente rende la situazione meno difficile per il tecnico Pippo Inzaghi. E’ facile immaginare, infatti, cosa avrebbe potuto rappresentare per l’ambiente giallorosso l’eventuale seconda sconfitta consecutiva in una gara ufficiale. Al di là del risultato, comunque positivo perchè a Pisa molte squadre faticheranno contro la fisicità e corsa dei nerazzurri di D’Angelo, restano alcuni aspetti su cui riflettere.

Il Benevento ha sicuramente faticato meno rispetto al passato nell’affrontare il 3-5-2 adottato nel secondo tempo dai toscani. La squadra è apparsa complessivamente migliorata anche dal punto di vista temperamentale rispetto alla scorsa stagione. Ha sofferto solo nei minuti finali quando ha denotato una condizione fisica non ancora ottimale (vedi i crampi di Schiattarella). Sau, ad esempio, nonostante uno stato di forma ancora lontano dalla sufficienza, ha lasciato comunque intuire l’importanza che potrà avere nel corso della stagione come spalla di Coda nei fraseggi al limite dell’area, così come Schiattarella ha confermato di essere quel leader che è mancato lo scorso anno nei momenti decisivi.

La formula del doppio play, però, al momento non offre le opportune garanzie in fase di copertura e ieri Inzaghi con molto pragmatismo ha rinunciato al quarto attaccante per dare maggiore densità al centrocampo impiegando Tello come finta ala. Sicuramente è da valutare, quindi, in questi ultimi giorni di mercato la possibilità di acquistare un altro centrocampista di corsa e sostanza.

Allo stesso modo bisogna valutare anche l’eventuale acquisto di un terzino affidabile. Gyamfy anche ieri è apparsa incerto e poco propositivo in fase di costruzione. Maggio per età e ricorrenti problematiche fisiche necessita di un adeguato sostituto, così come occorre individuare un’alternativa a Letizia a sinistra in attesa che il promettente Rillo maturi. Ideale sarebbe, quindi, l’acquisto un laterale difensivo in grado di disimpegnarsi su entrambe le fasce.

L’ultimo dubbio riguarda poi il pacchetto di centrali difensivi. Caldirola resta una garanzia assoluta per la categoria, Volta un’ottima alternativa, ma manca un centrale difensivo veloce in grado di contrastare le ripartenze a campo aperto. Una necessità rafforzata dalla fragilità fisica di Antei e Tuia (ieri nemmeno convocato), sempre alle prese con problemi muscolari.

Insomma, a poco più di una settimana dalla chiusura del mercato, e soprattutto alla luce di quanto visto finora, occorre fare una seria riflessione sulla necessità di rafforzare una rosa che al momento appare ancora incompleta in alcuni ruoli.

 

Calcio, tv e polemiche che ignorano che siamo nell’era dell’on demand

Lunedì sera parte la nuova stagione televisiva. Tante le novità, a partire dal passaggio del giornalista Antonio Martone a Lab Tv (dove condurrà la nuova trasmissione FreeSport) per finire all’arrivo a Ottochannel 696 Tv di Valter De Maggio (direttore di Radio Kiss Kiss Napoli e collaboratore della redazione sportiva di Mediaset) che condurrà la nuova edizione di Ottogol. Sempre lunedì sera, inoltre, andrà in onda anche la trasmissione BreakSport condotta da Alfredo Salzano sulle frequenze di Tv7.

Insomma, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta per quanti vorranno seguire le trasmissioni dedicate al Benevento Calcio. Ma proprio questa contemporaneità ha causato nelle scorse ore varie discussioni e polemiche sui social da parte di tanti tifosi. Un confronto serrato, quasi da stadio (tipo le discussioni sugli “occasionali” o sui “doppiofedisti”), che però nella sostanza è viziato da un dato niente affatto trascurabile: siamo nell’era di Internet e dei social media e un numero sempre più cospicuo di persone si sta abituando all’on demand, ovvero alla nuova frontiera  del “consumo televisivo”.

L’era dei videoregistratori è ormai lontana anni luce perchè in qualsiasi momento oggi è possibile guardare attraverso smart tv, smartphone e pc un programma che non si è potuto seguire. Inoltre, è normale che i programmi di commento calcistico vadano in onda contemporaneamente perche le tv, non dimentichiamolo, sono dei prodotti commerciali e la sfida si gioca sull’audience e sulla capacità d’attrazione degli sponsor. Capita anche a livello nazionale (basti pensare, ad esempio, ai dopo partita in contenporanea su Sky, Mediaset e Rai), perchè dunque scandalizzarsi se accade anche a Benevento?

E poi c’è un dato che viene completamente trascurato in queste discussioni: la concorrenza è uno stimolo a far bene e determina un miglioramento complessivo dell’offerta televisiva. Ancora meglio se poi dovessero essere introdotte delle novità sui format che facciano avvicinare maggiormente le trasmissioni locali agli standard di quelle nazionali e regionali. Insomma, il tifoso ha tutto da guadagnare.

In ogni caso ben vengano anche le contrapposizioni “sanguigne” sul tema della contemporaneità perchè in fondo il calcio si nutre soprattutto di passioni e senza quest’ultime non sarebbe lo sport più bello e diffuso sul pianeta.

La griglia di partenza della Gazzetta: “Empoli in pole, ma il Benevento è lì”

Prende il via domani sera a Pisa il campionato di Serie B ed è quindi tempo di griglie di partenza. Sulla Gazzetta dello Sport c’è stamani un articolo dell’esperto Nicola Binda dedicato alle favorite del campionato cadetto e dei tre gironi di Serie C. Ecco quanto scrive la rosea:

Riflettori sull’Empoli, che dopo la retrocessione ha venduto molto bene e si è rinforzato di conseguenza. Ma la candidatura degli uomini di Bucchi non è netta rispetto alle rivali. Il Benevento è lì, Cremonese e Frosinone attendono gli ultimi innesti e saranno comunque da vertice. Ma siccome a queste latitudini di certezze ce ne sono sempre ben poche, il plotone di outsider è bello vasto, con tecnici di qualità che saranno un valore aggiunto. Vogliamo dimenticare il Cittadella, arrivato a 20’ dalla A la stagione scorsa? Assolutamente no. Ci sono Crotone e Pescara in buona evidenza, squadre fresche e con la dovuta calibratura per la B. Perugia e Spezia sono ancora da ultimare sul mercato ma in zona playoff ci staranno ancora. Non dispiace il nuovo Ascoli, che potrebbe essere la vera rivelazione con Paolo Zanetti. Insieme, ovvio, a una neopromossa: stuzzicano Pisa, Entella e Pordenone“.

I tormenti di Super Pippo alla vigilia dell’esordio di Pisa

Al di degli schemi e degli uomini utilizzati, per Pippo Inzaghi il principale obiettivo da perseguire resta quello dell’equilibrio. Quell’equilibrio che, ricordiamolo, lo scorso anno sfuggiva sempre di mano al predecessore Cristian Bucchi proprio nel momento in cui sembrava che l’avesse agguantato.

Il 4-4-2 prediletto in questo momento da Super Pippo, il 4-3-1-2 di scorta, il 4-3-3 e 3-5-2 adottati lo scorso anno da Bucchi sono infatti schemi che si prestano a varie interpretazioni a secondo dei giocatori utilizzati o della posizione in cui quest’ultimi vengono schierati in campo. Alla fine a determinare la riuscita o meno del disegno tattico è però l’equilibrio, quello che generalmente porta alla vittoria.

La partita di Coppa Italia con il Monza (e anche la successiva amichevole di Vasto) ha dimostrato che, nonostante l’evidente crescita della squadra sul piano caratteriale (grazie al certosino lavoro mentale del tecnico e alla personalità dei nuovi arrivati), il Benevento sembra non aver cancellato i problemi di equilibrio emersi drammaticamente la scorsa stagione.

Inzaghi, al pari del suo predecessore Bucchi, predilige il pressing alto. Quando gli avversari riconquistano il pallone i suoi giocatori, anzichè gli avversari, devono guardare il pallone nel tentativo di riconquistarlo subito, impedendo lo sviluppo del gioco, l’uscita palla al piede dalla difesa. Quest’impostazione richiede ovviamente un baricentro molto alto e diventa rischioso quando gli avversari riescono a superare il primo pressing poichè costringe a difendere a campo aperto. Il rischio ovviamente aumenta quando i meccanismi difensivi non sono perfettamente oleati e soprattutto quando gli esterni di centrocampo sono delle ali piuttosto che dei giocatori capaci di coprire tutta la fascia e in grado di accentrarsi quando il gioco si sviluppa sulla fascia opposta. In fondo il problema dell’equilibrio è in gran parte racchiuso in questo aspetto, oltre che nella velocità dei centrocampisti e difensori centrali.

Di qui i timori di molti tifosi alla vigilia della gara di venerdì sera a Pisa che, com’è noto, darà il via ufficialmente al campionato di Serie B. La domanda ricorrente è questa: i calciatori attualmente in rosa sono in grado di attuare questa tattica? Oppure ci si chiede: non è forse il caso di inserire giocatori meno offensivi nel ruolo di esterni di centrocampo in modo da garantire un maggiore supporto difensivo ai due playmaker?

Il futuro del Benevento di Pippo Inzaghi ruota dunque tutto attorno a questo aspetto, quello dell’equilibrio, anche perchè una falsa partenza farebbe inevitabilmente riaffiorare gli spettri della passata stagione e rischierebbe di cancellare quanto di buono fatto sinora. Super Pippo ne è consapevole e per questo motivo sta valutando attentamente tutti gli aspetti assieme ai componenti del suo staff. Pisa rappresenta il primo bivio della stagione e non è quindi più tempo di esperimenti.