Il Mattino: il Benevento è sulle tracce dell’ex Palermo Andrea Rispoli

Secondo l’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, il Beneventolavora sempre ad una mezzala under (con il classe ’97 Jacopo Segre, fresco di rinnovo fino al 2022 col Toro, particolarmente attenzionato: su di lui anche Cremonese e Pescara) e ad una punta under (nel mirino continua ad esserci Stephy Mavididi della Juve, nato nel 1998) per completare il parco attaccanti che, per adesso, vede in organico Coda, Armenteros, Sau e Insigne e che verrebbe in questo modo innestato con un giovane di belle speranze che può ricoprire più ruoli sul fronte offensivo“.

E sempre Il Mattino, inoltre, svela soprattutto un altro possibile obiettivo del Benevento: “Si segue poi un terzino per rinfoltire il roster dei laterali bassi che per adesso è formato unicamente da Maggio, Letizia e Gyamfi (tutti e tre peraltro in scadenza al 30 giugno prossimo). Il sogno è Andrea Rispoli del Palermo, uno dei pochi ex rosanero che, nonostante abbia ottenuto lo svincolo d’ufficio, non si è ancora accasato da nessuna parte. Rispoli è in Sicilia ad allenarsi da solo e di recente ha dichiarato di aspettare la chiamata giusta e di essere alla ricerca di un «progetto serio e sano». In pratica, quello che gli ha illustrato il suo amico ed ex compagno alla Samp Pasquale Foggia. Correva l’anno 2012 e dopo aver conquistato il sesto posto in B, quella squadra, in cui militavano anche Massimo Volta e Andrea Costa, centrò la promozione in A ai playoff. Rispoli, che compirà 31 anni il prossimo 29 settembre, ha preso un po’ di tempo per dare la priorità alla massima serie, dove finora ha incassato solo un timido interessamento da parte della Spal che non è sfociato in nulla di concreto. Ma se non dovesse arrivare la fatidica opportunità, non disdegnerebbe il trasferimento nel Sannio, visto che gli consentirebbe anche di avvicinarsi a casa (è originario, come Coda, di Cava de’ Tirreni, anche se neppure un mese fa ha sposato una siciliana)“.

A due mesi dalla disfatta con il Cittadella è già un altro Benevento

Sono trascorsi appena due mesi da quella dolorosa serata di fine maggio, dall’harakiri interno con il Cittadella che decretò la fine dei sogni di promozione del Benevento, eppure sembra trascorso un secolo.

Il tanto contestato tecnico Cristian Bucchi ora allena l’Empoli, una delle principali antagoniste del Benevento nella corsa alla Serie A. Al suo posto è arrivato un Pippo Inzaghi affamato di rivincite e desideroso di cancellare l’amara esperienza di Bologna.

In poco più di un mese Super Pippo è già entrato nei cuori della torcida giallorossa e i primi test, seppure da prendere con le molle perchè è pur sempre calcio estivo, hanno comunque ridato entusiamo a un ambiente profondamente deluso dall’inattesa eliminazione ai play off dello scorso maggio.

Nel frattempo sono approdati nel Sannio dei veri e propri top player per la serie cadetta: Oliver Kragl, Marco Sau e Pasquale Schiattarella. Tre acquisti a costo zero che vanno ad aggiungersi al riscatto di Lorenzo Montipò e Roberto Insigne, costati complessivamente 2 milioni e mezzo, ovvero la metà di quanto ha speso l’Empoli per il solo centravanti Mancuso.

Un vero e proprio capolavoro targato Pasquale Foggia, il giovane diesse su cui un anno e mezzo fa scommise coraggiosamente il presidente Oreste Vigorito. L’ex funambolo di Lazio e Cagliari ha operato in maniera chirurgica per colmare le lacune emerse nella passata stagione, a partire da quei limiti caratteriali su cui era naufragata l’opera di ricostruzione messa in atto da mister Bucchi.

Già la scelta di Inzaghi, un tecnico che notoriamente trasmette grande carica ai suoi calciatori, ha lasciato intuire le intenzioni di Foggia (e ovviamente del presidente Vigorito) di voler puntare su calciatori esperti e soprattutto di grande personalità. La prima perla è stato l’acquisto di Oliver Kragl, un vero trascinatore e soprattutto un calciatore in grado, grazie alla straordinaria potenza del suo sinistro, di scardinare i fortini difensivi delle squadre avversarie contro cui troppe volte lo scorso anno il Benevento era naufragato.

Poi è arrivato l’attaccante Marco Sau, un vero e proprio lusso per la categoria se, come accaduto con Caldirola, dovesse ritrovare nel Sannio lo smalto dei tempi d’oro. Attaccante rapido e bravo nell’attaccare la profondità, proprio come richiede il gioco di Pippo Inzaghi, il calciatore sardo rappresenta tra l’altro la spalla ideale per il vice capocannoniere dello scorso campionato Massimo Coda.

Infine è arrivato l’esperto e collaudato Pasquale Schiattarella, probabilmente il colpo più importante di questa schioppettante campagna acquisti estiva. Calciatore di grande personalità e soprattutto dotato di una straordinaria carica agonistica, l’ex Spal è il leader che mancava lo scorso anno al Benevento. L’uomo in grado di trascinare i compagni nei momenti di difficoltà, insomma quello che Manuel Iori ha rappresentato per il Cittadella lo scorso anno. Senza dimenticare, poi, la duttilità tattica dell’atleta di Mugnano, capace d’interpretare tutti i ruoli del centrocampo.

Insomma, due mesi dopo la disfatta del Ciro Vigorito, il Benevento si presenta notevolmente rinforzato al cospetto del Cittadella in quella che rappresenta la prima sfida della stagione contro una squadra di Serie B. Una ghiotta occasione, dunque, per voltare metaforicamente pagina e guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

Il Benevento ha ufficializzato l’arrivo del centrocampista Pasquale Schiattarella

Ufficiliazzato dal Benevento Calcio l’arrivo del centrocampista Paquale Schiattarella recentemente svincolatosi dalla Spal.

Di seguito il comunicato diffuso dalla società giallorossa: “Il Benevento Calcio comunica di aver perfezionato, in data odierna, l’accordo con il calciatore Pasquale Schiattarella. Il centrocampista napoletano ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2022. Pasquale Schiattarella, campano di Mugnano di Napoli, approda in giallorosso andando a rinforzare ulteriormente la linea mediana. Classe ’87, ha collezionato nella sua lunga carriera 374 presenze e 20 goal. Nelle ultime tre stagioni, con la maglia della Spal ha totalizzato 98 presenze, 4 goal e 15 assist. Tre le promozioni conquistate: la prima dalla Serie C alla B con l’Ancona (2007/08) e le restanti due dalla cadetteria alla massima serie con Livorno (2012/13) e Spal (2016/17)“.

Tuttosport: il Toro vira su Viviano e abbandona la pista Montipò

Lorenzo Montipò è uscito dai radar del Torino che, comè noto, è alla ricerca di un portiere di scorta e inizialmente aveva pensato proprio al portiere del Benevento e della Nazionale Under 21 come vice Sirigu.

Secondo l’edizione odierna di Tuttosport, infatti, “nel corso della settimana entrante il Toro avrebbe intenzione di reperire il secondo portiere: individuato in Emiliano Viviano. Reduce da un prestito semestrale alla Spal (17 le presenze, 25 i gol subiti con la squadra di Semplici), il numero 1 di Fiesole è di proprietà dello Sporting Lisbona, club con il quale non è mai sceso in campo. La voglia di tornare in Italia, per un giocatore che ai tempi del Bologna aveva pure guadagnato uno spazio in azzurro condito da 6 partite disputate con 3 reti al passivo è tanta. Le verifiche effettuate con l’entourage del calciatore non parlano di una chiusura dell’operazione in tempi brevi, ma confermano l’idea maturata in seno al Toro su Viviano, il quale con lo Sporting ha un contratto in essere con scadenza nel 2020. I granata verserebbero ai lusitani un milione di euro. E un milione netto è pure l’ingaggio del 33enne. Nella Spal il toscano ha dimostrato di essere un portiere ancora affidabile, per quanto sarebbe da valutare il suo livello di attenzione a fronte di un impiego saltuario. In granata, ovviamente, il posto di portiere titolare è occupato da Sirigu, con Viviano che nelle gerarchie di Mazzarri andrebbe a posizionarsi tra l’azzurro e Rosati (vicino all’ingresso in campo giovedì scorso, visto il leggero infortunio poi rientrato occorso al numero 39 del Toro). Tutto questo mentre non va dimenticata la possibilità Paleari, classe ‘92 del Cittadella sempre valutato dai granata“.

Gazzetta: Sau torna al Sud (dove ha fatto meglio) e rivuole la A col Benevento

Il ricordo di due stagioni straordinarie lo ha riportato dove ha fatto meglio, al Sud. Marco Sau ne aveva fatti 20 a Foggia in C nel torneo 2010-2011 e 21 alla Juve Stabia in B nella stagione successiva prima di tornare a Cagliari, nella sua Sardegna (è di Tonara, nel cuore dell’isola), dove è rimasto sette anni. Ma è
lì al Sud che Pattolino, da prima o da seconda punta, ma una notevole propensione a giocare la palla e a pensare con i piedi, ha prodotto il meglio del meglio. E la chiamata di Benevento (contratto fino al
giugno 2021, che diventa triennale in caso di promozione in uno dei due anni), l’idea ditrovarsi un allenatore come Pippo Inzaghi che ha sempre ammirato quando giocava, ma soprattutto la voglia di essere di nuovo protagonista gli ha fatto tornare l’entusiasmo. E allora Benvenuto al Sud, Marco“.

A scriverlo è oggi la Gazzetta dello Sport in un articolo firmato da Francesco Velluzzi che aggiunge: “A quasi 32 anni (li compie il prossimo 3 novembre) Sau vuol dimostrare di poter dare ancora tanto dopo una stagione deludente e caratterizzata anche da alcune vicende che lo hanno segnato. Prima tra tutte
la morte dell’amico del cuore Davide Astori (ha continuato a tenere un rapporto molto intimo con la famiglia), poi la brutta storia del fratello al centro di una vicenda giudiziaria, quindi la delusione dal calcio, la sua vita. Per un ragazzo sensibile e introverso come lui sono state botte tremende. A Cagliari, nonostante la stima pubblica di Maran, si è dovuto accontentare delle briciole. Un solo gol, decisivo e indimenticabile in casa contro la Roma, quello che ha dato il pareggio nel recupero con la squadra in
nove, 14 gettoni e soli 553 minuti. Inevitabile il cambio a gennaio, anche perché la società sarda voleva voltar pagina, tagliando i giocatori di lungo corso con contratti in scadenza, ma soprattutto per dare
una svolta alla carriera dopo sei stagioni e mezzo in rossoblù, caratterizzate da 45 gol in 193 presenze tra A e B. Svolta che non è arrivata perché con Marco Giampaolo nei cinque mesi alla Sampdoria Pattolino ha giocato soltanto 50 minuti, subentrando cinque volte, chiuso dai prodigi di Fabio Quagliarella e dall’affollamento nel reparto offensivo. Così, a luglio, senza contratto, il suo agente Patrick Bastianelli ha vagliato le varie possibilità e quella del Benevento è la giusta occasione per il rilancio. Squadra forte, società solida, la voglia di tornare in A. Quella che ha dentro anche Marco che, si è messo a disposizione di Inzaghi nel ritiro di Moena“.

Alla scoperta di Pasquale Schiattarella, la mezzala trasformata in playmaker da Semplici

E’, dunque, programmato per lunedì l’annuncio ufficiale dell’arrivo del centrocampista Pasquale Schiattarella al Benevento. Al momento, infatti, la Federazione ancora non ha ancora provveduto a ratificare la rescissione del calciatore di Mugnano con la Spal e, conseguentemente, non si può depositare il nuovo contratto biennale stipulato con la società giallorossa. Un ritardo, quindi, esclusivamente di carattere burocratico, anche perchè l’accordo economico tra la società giallorossa e il calciatore è cosa fatta da almeno un paio di settimane.

Schiattarella è un calciatore dotato di una buona accelerazione e, grazie a questa caratteristica, ha ricoperto tutti i ruoli della fascia destra: da mezzala a terzino e persino in qualche occasione esterno d’attacco. Poi quest’anno la trasformazione da mezzala a playmaker che probabilmente gli ha allungherà la carriera: “Devo ringraziare mister Semplici per il nuovo ruolo davanti alla difesa – spiegò il calciatore in un’intervista al Corriere dello Sport dello scorso ottobre – Mi trovo bene in questo ruolo, mi ha allungato la carriera. Mi diverto e cerco di migliorarmi ogni giorno, soprattutto cercavo una possibilità come questa, il mister me l’ha data”.

Il ruolo disegnatogli da mister Pippo Inzaghi sarà probabilmente propio quello di interno di centrocampo, accanto al talentuoso Nicolas Viola. Inzaghi ama pressare alto, sulla trequarti, e conseguentemente chiede ai suoi centrocampisti di salire in pressione sui portatori di palla avversari . In queste prime amichevoli il ruolo disegnato per Schiattarella è stato dunque affidato al dinamico Tello.

Guardando le statistiche elaborate dal sito WhoScored.com, si nota subito che nelle 28 partite disputate disputate quest’anno con la maglia della Spal è stato ammonito ben 10 volte, quasi un’ammonizione ogni 3 partite. Ammonizioni per lo più rimediate in fase di pressing o per falli tattici. Secondo WhoScored, inoltre, Schiattarella subisce anche molti falli, è bravo bravo nel fare passaggi filtranti e soprattutto nel giocare la palla sulla corsa dei compagni.

In pratica, il giocatore ideale da inserire accanto a Viola nel 4-4-2 disegnato da SuperPippo in queste prime uscite stagionali. E probabilmente anche l’acquisto più importante dal punto di vista tattico, perchè Schiattarella è in grado di interpretare bene anche il ruolo di esterno nel centrocampo a 3 o quello di mezzala nel 4-3-1-2.

C’è, infine, un’altra caratteristica che contraddistingue il centrocampista di Mugnano: la forte personalità. Una caratteristica non da poco se si pensa che lo scorso anno la squadra aveva denotato grossi limiti proprio dal punto di vista caratteriale. Il suo arrivo, assieme a quelli di calciatori altrettanto esperti come Oliver Kragl e Marco Sau, sicuramente migliorerà il Benevento anche sul piano della personalità. Un dettaglio non da poco per una squadra che, ricordiamolo, lo scorso anno è stata comunque sempre nelle prime posizioni della classifica.