Corriere dello Sport: “Benevento equilibrato e solido come si addice a una vera grande”

Equilibrata e solida come si addice a una vera grande, propositiva e spietata come deve essere sino in fondo una vincente predestinata: la Strega rompe gli indugi e getta la maschera“.

A scriverlo è oggi sul Corriere dello Sport l’inviato Tullio Calzone che aggiunge:

“Il derby vinto d’imperio all’Arechi davanti a 18 mila tifosi costretti ad applaudirla, è servito. La squadra di Pippo Inzaghi ha confermato di essere consapevole della propria forza, ma anche di aver sbriciolato quei dubbi che avevano accompagnato qualche critica dopo il debutto esterno a Pisa e affievolito gli elogi per la travolgente vittoria sul Cittadella”.

Secondo il Corriere dello Sport, dunque, la Strega è destinata
quanto prima a diventare la vera formazione da battere del campionato.

“La Strega, d’altronde, è stata immaginata per competere ai massimi livelli dallo stesso presidente Oreste Vigorito, il facoltoso imprenditore dell’eolico che non ha badato a spese per rinforzare la squadra non solo nell’organico. Anche nell’organizzazione interna: staff tecnico e staff medico-sanitario all’avanguardia con professionisti di assoluta affidabilità e un lusso per la categoria e tecniche mutuate dall’estero. Al direttore sportivo Pasquale Foggia è stato poi dato mandato di ritoccare l’organico in tutti i reparti con elementi di categoria superiore. Hetemaj è stata l’intuizione dell’ultimo giorno di mercato che, per quanto fatto già vedere al debutto nel derby, si rivelerà un elemento prezioso non solo perché abituato a lottare con ardore e umiltà per vincere. Chiedere ai centrocampisti salernitani per averne una prova certificata. Sornione e micidiale anche Marco Sau, l’altro colpo estivo dei sanniti, rivelatosi cecchino infallibile all’Arechi“.

L’ultimo passaggio è infine dedicato a Nicolas Viola, autore della prima rete del Benevento e indiscusso leader del centrocampo giallorosso.

Sacrificato e torturato da qualche fastidio fisico nella scorsa stagione con Bucchi in panchina e Nocerino a centrocampo, l’eroe assoluto della magica notte salernitana è stato Nicolas Viola. L’ex talento della Reggina di Lillo Foti ha trascinato i compagni, non solo con un gol cercato con insistenza e caparbietà e di ottima fattura. Anche ridimensionando gli avversari, costruendo giocate propositive senza interruzione di continuità e soluzioni da campione a cui, francamente, sta strettissima la Serie B. E’ stato soprattutto lui il volto di un Benevento che ha pensato principalmente a vincere e a imporsi con una mentalità da grande, consapevole della missione da compiere. Tornare a competere per la A. Una destinazione non scontata e tutt’altro che semplice da raggiungere. Ma la Strega e i suoi tifosi non pensano ad altro e dopo il derby si è capito chiaramente che ora si può“.

Micai ‘spinge’ il Benevento al terzo posto

Il Benevento batte la Salernitana di misura grazie ad un clamoroso autogol del portiere Micai e si proietta provvisoriamente al terzo posto della classifica di Serie B. Pur stringendo i denti nelle battute finali, la squadra di Bucchi porta quindi a casa i tre punti, abbatte un tabù che durava da ben 43 anni e finalmente mostra quel carattere necessario per affontare al meglio la cadetteria.

Primo tempo equilibrato

Nel primo tempo la Strega si è limitata a controllare la partita provando a sbloccarla solo nei minuti finali. Stesso canovaccio nei minuti iniziali della ripresa, fino all’autorete del portiere della Salernitana. Da quel momento il Benevento si è limitato a controllare la partita provando a sorprendere la squadra di Gregucci con rapide ripartenze. Insigne è diventato una spina nel fianco della difesa granata e Coda ha sprecato una facile occasione per chiudere la partita. Nei minuti di recupero il Benevento ha controllato le folate dei padroni di casa e stringendo i denti ha portato a casa la vittoria nel derby.

L’esordio di Caldirola

Da registrare il positivo esordio di Luca Caldirola che, assieme a Volta e Antei, ha formato una vera e propria diga davanti a Montipò, oltre che il ritorno in campo di Nicolas Viola nei minuti finali della gara. Accanto al solito estro di Roberto Insigne, c’è stata la positiva prestazione di Christian Buonaiuto, ma soprattutto è stata la squadra nella sua interezza a mostrare grande compattezza e carattere. Quegli ingredienti che erano mancati nella prima fase della stagione e che, come si diceva all’inizio, sono indispensabili per aspirare a un ruolo da protagonista nel campionato di Serie B.

 

La carica della torcida giallorossa

Saranno circa 1.800 i tifosi che accompagneranno il Benevento nella delicata trasferta di Salerno, l’anticipo della 23° giornata del campionato di Serie B in programma questa sera alle 21 all’Arechi. I tagliandi del settore ospiti, e non solo, saranno in vendita anche oggi sul sito del circuito TicketOne e presso il bar Pingero di Salerno (via San Leonardo 51), poichè la gara non è stata classificata a rischio dall’Osservatorio sulle manifestazione sportive e conseguentemente la vendita è senza restrizioni.

Un vero e proprio esodo di massa, dunque, per seguire un derby che si preannuncia all’ultimo sangue, anche alla luce del blitz effettuato ieri pomeriggio dai tifosi granata durante la seduta di rifinitura per caricare ulteriormente la squadra.

Le parole di Bucchi

Il tecnico dei sanniti Cristian Bucchi è consapevole delle difficoltà: “La Salernitana sa di giocarsi qualcosa di importante. Si tratta di una squadra molto brava nelle ripartenze perché hanno giocatori con gamba che sanno attaccare gli spazi. Preferiscono stare ad aspettare per colpire in velocità. Noi dobbiamo essere bravi nel palleggio, nella fisicità e nell’intensità per imporre il nostro gioco. E soprattutto mettere tanta qualità, perché sarà proprio questa a fare la differenza“. L’obiettivo dichiarato è quello di uscire imbattuti dall’Arechi: “Fare risultato ci proietterebbe in una posizione di classifica ottimale e sarebbe determinante per il prosieguo“.

Le novità, rispetto alla formazione schierata inizialmente contro il Venezia, potrebbero essere due. In difesa resta il dubbio sull’utilizzo di Di Chiara, reduce da un leggero affaticamento all’anca. Se non dovesse farcela, Bucchi dovrà scegliere tra il nuovo arrivato Caldirola o l’ex di turno Tuia. A centrocampo, invece, confermatissimo Crisetig, saranno Bandinelli, Tello, Del Pinto e Buonaiuto a contendersi le restanti due maglie. Confermatissimo in avanti ‘Robertinho’ Insigne, che spera di prolungare il momento magico che sta vivendo nelle ultime settimane.

Le scelte di Gregucci

Il tecnico della Salernitana Angelo Gregucci, dal canto suo, sembra orientato a confermare il 3-4-2-1 con Jallow punta centrale. Il dubbio che si porterà dietro fino all’ultimo secondo è in mediana dove Minala appare leggermente in vantaggio su Di Gennaro. Chi invece ci sarà di sicuro è l’ex giallorosso Walter Lopez.
L’esterno uruguayano ritroverà i colori di una città ed una maglia che gli hanno dato tantissimo e che gli sono rimasti nel cuore, anche se tutto ciò, al momento del fischio d’inizio, passerà in secondo piano.

L’arbitro e il precedente di Palermo

Desta, infine, qualche timore la scelta di affidare la direzione della gara a Eugenio Abbattista di Molfetta che, quest’anno, ha già arbitrato i sanniti nella trasferta di Palermo consentendo ai rosanero di praticare un gioco fin troppo ‘muscolare’. Bancario, 36 anni, Abbattista è alla sua settima stagione nella Can di serie B. Vanta 9 presenze in A e 113 in B ed ha arbitrato l’ultima volta la Salernitana in occasione dello 0-0 con il Palermo dello scorso 25 agosto.

 

Leggi il “match preview” di Salernitana-Benevento.

 

All’Arechi per sfatare un altro tabù

L’ultimo successo del Benevento in casa della Salernitana risale a 43 anni fa, 2-1 in Serie C con le reti di Bertuccioli e Penzo. Era il 2 maggio 1976. Da allora solo pareggi e tante sconfitte per il giallorossi, tra cui quella per 2-0 nella stagione 2014/2015 che permise alla Salernitana di scavalcare la Strega e vincere, poi, il campionato di Lega Pro.

L’Arechi, però, non è più il fortino di inizio stagione. Nelle ultime quattro gare interne la Salernitana ha, infatti, incassato ben tre sconfitte ad opera di Brescia, Pescara e Lecce.

Un dato, quest’ultimo, che fa quindi ben sperare i tifosi della Strega, memori anche del fatto che, all’andata, il Benevento ha già  sfatato un altro tabù, poichè non vinceva in casa contro i granata da ben 33 anni, ovvero dal 10 novembre 1985.

A Salerno qualcuno ha assistito ad un altro campionato

La strategia è chiara: far leva sulla rivalità calcistica per conquistare qualche click in più e probabilmente distogliere l’attenzione dei tifosi dalla campagna acquisti operata dai dirigenti della Salernitana, ritenuta dalla maggioranza non all’altezza delle aspettative della vigilia. Ma definire la squadra sannita Beneventus e scrivere che “quest’anno i giallorossi hanno usufruito di un buon numero di rigori a favore, una costante anche nelle stagioni passate e in categorie inferiori” e che “alcune decisioni arbitrali, nell’arco della stagione, spesso sono state indirettamente favorevoli ai ragazzi di Bucchi“, come ha fatto in queste ore il sito Ferraiuolo.it, appare quanto meno ardito e denota comunque una scarsa conoscenza delle vicende calcistiche sannite.

Gli errori arbitrali a danni del Benevento

In realtà, al di là degli espisodi registratisi domenica scorsa contro il Venezia (discutibili ma tutt’altro che scandalosi), la stagione del Benevento è stata invece costellata da numerose decisioni arbitrali sfaveroveli, soprattutto negli scontri diretti per l’alta classifica. Basti pensare, ad esempio, al gol in netto fuorigioco segnato dal Verona al Ciro Vigorito, al rigore ai danni di Improta non concesso contro il Brescia o a quello non concesso nei minuti finali a Lecce per un fallo di mani di un calciatore salentino in piena area di rigore. Episodi, tra l’altro, accettati senza scatenare polemiche dalla dirigenza del Benevento, a differenza di quanto fatto invece domenica scorsa dalla società lagunare. Ma lo stile, parafrasando il coraggio di manzoniana memoria, se una società non ce l’ha, mica può darselo…

Per qualche click in più

In ogni caso è un peccato che a Salerno qualcuno utilizzi questo stratagemma per caricare l’ambiente in vista dell’atteso derby di venerdì sera allo stadio Arechi, soprattutto alla luce dei buoni rapporti e della sana rivalità sportiva esistente tra le due tifoserie. Il calcio ha bisogno di altri atteggiamenti per superare il difficile momento che sta attraversando, piuttosto che di chi getta benzina sul fuoco pur di conquistare qualche click in più.