Il Benevento può perdere Lorenzo Montipò nei play off

Il caso Palermo rischia di complicare maledettamente i piani della Lega di Serie B che, com’è noto, questo pomeriggio dovrà fissare le date definitive dei play off per l’accesso alla Serie A.

La scelta è, infatti, molto complicata perchè da un lato occorrerà evitare la sovrapposizione con le gare di Serie A poichè, a causa della mancanza di un numero sufficiente di arbitri, la Can di Serie B dovrà inevitabilmente chiedere aiuto alla Can di Serie A per gestire la tecnologia del Var; dall’altro bisognerà tener conto anche degli impegni delle Nazionali e degli Europei Under 21 che potrebbero costringere la Lega di Serie B a fissare la finale play off entro e non oltre il 2 giugno per non penalizzare le squadre che hanno in rosa giocatori nel giro delle Nazionali.

Il Benevento, ad esempio, potrebbe essere costretto a rinunciare al portiere Lorenzo Montipò se quest’ultimo dovesse vincere la concorrenza con Simone Scuffet ed essere convocato dal ct dell’Under 21 Di Biagio per gli Europei in programma quest’anno in Italia e a San Marino.

Il precedente del Bari

Un problema non di poco conto, quindi, soprattutto se il caso Palermo dovesse costringere la Lega a far slittare le date dei play off, così come accadde lo scorso anno per l’analoga situazione in cui venne a trovarsi il Bari.

L’eventuale slittamento della finale, tra l’altro, finirebbe per penalizzare anche i piani della squadra vincitrice dei play off, costretta a programmare in ritardo la nuova stagione. Un aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche dal presidente del Frosinone Maurizio Stipe, nella lunga intervista rilasciata nei giorni scorsi al quotidiano Il Mattino.

 

Il sogno di ‘Saracinesca’ Montipò alla vigilia del 23esimo compleanno

La respinta in tuffo in pieno recupero sul pericoloso colpo di testa di Diaw è solo l’ultimo miracolo compiuto in questa stagione da Lorenzo ‘Saracinesca’ Montipò, il giovane portiere lanciato da Bucchi nella trasferta di Carpi per sostituire Christian Puggioni (che fino ad allora aveva subito 12 gol in 9 partite con una media di 1,33 gol a partita).

Da quel giorno, infatti, l’estremo difensore proveniente dal Novara ha inanellato una serie di ottime prestazioni ed è diventato uno dei punti di forza della squadra. Nelle 13 gare sin qui disputate Montipò ha subito appena 9 gol (una media di 0,69 reti a partita) ed è rimasto imbattuttto in ben sette occasioni (contro Palermo, Cosenza, Crotone, Padova, Venezia, Salernitana e Cittadella). L’ultima rete subita risale alla trasferta di Lecce. Da allora sono quasi 290 i minuti di imbattibilità sin qui accumulati.

L’Europeo Under 21

Niente male per un portiere che, a causa del mancato utilizzo, a inizio stagione stava rischiando di uscire fuori dal giro dell’Under 21 di Gigi Di Biagio mentre ora, a suon di prestazioni eccellenti, può nuovamente coltivare un sogno che ha da tempo: poter giocare l’Europeo che si terrà a giugno in Italia con la maglia della Nazionale. Un motivo in più per dare il suo contributo nella corsa alla Serie A del Benevento.

La fiducia di Bucchi

Nonostante la giovane età, ‘SaracinescaMontipò ha sin dall’inizio mostrato grande sicurezza tra i pali ma soprattutto ha dimostrato di possedere quell’autorevolezza nel guidare i compagni di reparto che, com’è noto, rappresenta una delle maggiori doti di un portiere. Fondamentale, da questo punto di vista, è stata sicuramente la fiducia accordatagli dal tecnico.

Come ha recentemente raccontato alla rivista B Magazine, “il martedì precedente la partita con il Carpi, mister Bucchi è venuto da me e mi ha detto che al termine dell’allenamento mi avrebbe parlato. E’ stato molto rassicurante:Lorenzo, giochi tu. Hai la mia fiducia, stai tranquillo che non devi dimostrare niente a nessuno… Se sei qui è perché ti abbiamo voluto, io ti ho seguito durante la stagione scorsa, quindi anche se dovessi commettere un errore non ci sarebbero problemi”.

La Serie A

Dopodomani l’ex Novara compirà 23 anni e probabilmente, al momento di spegnere le candeline, esprimerà lo stesso desiderio di tanti tifosi giallorossi: conquistare la Serie A. Anche perchè conquistarla con la maglia della Strega avrebbe un sapore diverso e lui ne è consapevole. Come ha, infatti, spiegato sempre nell’intervista concessa alla rivista ufficiale della Lega cadetta, vestire la maglia del Beneventosignifica giocare nella squadra che ha avuto più pubblico di tutti nel girone di andata, significa sentire l’amore di una città che sostiene la propria squadra“.

Amore che ‘SaracinescaMontipò sta finora contraccambiando a suon di prestazioni. Manca solo l’ultimo tassello per ritagliasi definitivamente un posto accanto a Ghigo Gori e Alessio Cragno, i portieri delle due ultime promozioni, nel cuore della torcida sannita e di sicuro ce la metterà tutta per poterlo conquistare.

Caldirola-Antei, si ricompone la coppia centrale dell’Under 21 di Ciro Ferrara

Con l’arrivo di Luca Caldirola si ricompone la coppia centrale dell’Under 21 allenata da Ciro Ferrara del biennio 2011-2012. Accanto a Caldiroli in quella formazione c’era spesso anche Luca Antei e chissà che i due non ripetano gli eccellenti risultati di quella formazione che, ad esempio, inaspettatamente sotto di un gol a Vaduz il 6 ottobre 2011, capovolse il risultato e strapazzò per 7-2 il Liechtenstein con una tripletta di Manolo Gabbiadini, una doppietta dell’esordiente Lorenzo Insigne, e con i gol di Fausto Rossi e Alessandro Florenzi (alla loro prima realizzazione in azzurro). L’Under 21 scese in campo con Pinsoglio in porta, Santon, Antei, Caldirola, Crescenzi in difesa,  Florenzi, Rossi, Marrone, Insigne a centrocampo, e Borini e Gabbiadini in attacco.

I due furono schierati al centro della difesa anche nel successivo incontro con la Turchia, vinto a Rieti dall’Italia per 2-0 con un gol per tempo: il primo, al 45’, un tiro di Saponara a cercare l’angolino; il secondo al 5’ della ripresa con Destro che spiazzò tutti con la punta del piede. Era l’11 ottobre 2011.

La staffetta a Edimburgo

E come dimenticare, poi, l’1-4 contro la Scozia ad Edimburgo del 25 aprile 2012. Largamente rimaneggiata a causa delle numerose assenze dettate dai ritmi del campionato, l’Under (che giocò con il lutto al braccio in memoria di Morosini) scese in campo con il 4-3-3: Colombi in porta, in difesa Donati, Caldirola, Capuano e Crescenzi, a centrocampo, Rossi, Verratti e Florenzi, in attacco l’esordiente Sansone, Immobile e Insigne. Nella ripresa entrò Luca Antei che sostituì proprio Luca Caldirola al centro della difesa. Ricordi che sicuramente riaffioraranno quando Antei e Caldirola si ritroveranno nello spogliatoio del Benevento.

 

Luca Caldirola, il leader che trasmette tranquillità alla difesa

Luca Caldirola, difensore centrale di piede mancino che il 1° febbraio compirà 28 anni, dopo  Samuel Armenteros (rientrato dal prestito annuale al Portland Timbers) e Lorenzo Crisetig, sarà il terzo acquisto del Benevento nel mercato invernale.  La trattativa è  in dirittura d’arrivo e per chiuderla manca solo la risoluzione del contratto con il Werder Brema. Contratto che, com’è noto, scadrà a giugno.

Cresciuto nel vivaio dell’Inter, squadra nella quale ha anche esordito in Champions League a 20 anni, Caldirola vanta ben 29 presenze nell’Under 21 (di cui è stato anche capitano) ed è settimo nella graduatoria dei giocatori che hanno indossato la casacca azzurra.

L’esperienza in Bundesliga

Trasferitosi in Bundesliga nel 2013, nell’attuale stagione non è mai sceso in campo in conseguenza dei postumi di un infortunio al malleolo che lo ha fatto scivolare ai margini della rosa del Werder Brema. La sua ultima partita ufficiale risale al 19 settembre 2017.

In un’intervista a Bild (uno dei maggiori quotidiani tedeschi) dello scorso 25 ottobre l’atleta lombardo spiegò che si allenava con la formazione Under 23 del Werder Brena in modo da farsi trovare pronto in caso di trasferimento nel mercato di gennaio.

Le caratteristiche

Caldirola, che era inseguito anche dal Chievo Verona e dal Brescia, è molto forte dal punto di vista fisico (grazie al suo metro e ottantanove di altezza) e, all’occorrenza, sa fungere anche da terzino di fascia sinistra. Bravo nel gioco aereo e nella lettura dell’azione, va talvolta in difficoltà nell’uno contro uno al cospetto di avversari rapidi e brevilinei, ma compensa comunque questa lacuna con un buon senso della posizione. La sua dote migliore, sin dai tempi in cui giocava nell’Under 21, è senza alcun dubbio la tranquillità con cui scende in campo e guida i compagni di reparto.