Il Palermo verso la penalizzazione, si riapre la corsa alla promozione diretta?

Tutto in una notte. La sfida in programma questa sera allo stadio di Via del Mare tra il Lecce e la capolista Brescia potrebbe emettere il primo verdetto della stagione nella corsa alla promozione diretta in Serie A. La squadra di Corini ha tre punti di vantaggio sul Lecce e una gara in più da giocare, se  andasse a +6 potrebbe al massimo essere raggiunta dai giallorossi, che però sarebbero in svantaggio negli scontri diretti. Ma anche la squadra di Liverani è artefice del proprio destino. Per effetto del pareggio del Palermo, il Lecce sarebbe promosso se vincesse i restanti tre incontri con Brescia, Padova e Spezia. Il Benevento è, dunque, alla finestra.

Un’eventuale vittoria del Brescia potrebbe, infatti, riaprire anche il discorso della promozione diretta, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo a Palermo dove, al di là della crisi tecnica che nemmeno l’avvento di Delio Rossi è riuscita a risolvere, incombe ora il rischio penalizzazione e commissariamento.

L’aspetto giudiziario

Venerdì prossimo, infatti, si terrà un’udienza presso la quinta sezione civile del Tribunale palermitano in merito alla procedura avviata dalla Procura Federale della Figc, che richiede dei provvedimenti nei confronti degli amministratori del club rosanero e dunque la loro revoca, con l’ipotesi del commissariamento per irregolarità gestionali. Come riportato ieri dal Giornale di Sicilia, “l’avvocato Stanghellini, legale della società, ha richiesto il rinvio dell’udienza di 15 giorni, ma sarà il Tribunale a decidere se concedere o meno questa proroga. Poco più di un mese fa, il procuratore federale Pecoraro ha incontrato i pm palermitani avanzando il sospetto di gravi irregolarità gestionali, proprio come fatto un anno prima col Cesena, per il quale è fu avviata una procedura ex art. 2409 del codice civile per richiedere la nomina di un commissario. Lo stesso Pecoraro nei mesi scorsi ha interrogato Giammarva e ha richiesto (senza successo) di poter ascoltare Zamparini, agli arresti domiciliari per l’inchiesta che lo vede accusato di riciclaggio, autoriciclaggio e falso in bilancio”.

Sia l’imprenditore friulano che il commercialista palermitano, inoltre, nei prossimi giorni dovrebbero essere oggetto di deferimento da parte della Procura Federale per le indagini condotte sui bilanci del Palermo Calcio relativi agli anni 2016, 2017 e 2018, con il club siciliano che sarebbe coinvolto per responsabilità diretta. Sempre secondo quanto riferito ieri dal Giornale di Sicilia e dalla Gazzetta dello Sport, tale deferimento al Tribunale Federale, in caso di accoglimento, potrebbe portare ad una seria penalizzazione nella classifica del torneo cadetto. La decisione potrebbe essere assunta il 10 maggio, ovvero il giorno prima del termine del campionato, e quindi la penalizzazione andrebbe applicata all’attuale campionato.

La cessione del club

Il club rosanero si trova dunque tra due fuochi sul fronte giudiziario e per questo motivo intende concludere in tempi brevissimi l’iter per la cessione definitiva delle quote dalla De Angeli (divenuta proprietaria dopo l’uscita di scena di Sport Capital Group) ad Arkus Network. Ma anche su quest’operazione, come sulle precedenti, incombono però molte ombre.

L’azionista di maggioranza risulterebbe essere infatti Stefano Pistilli, il quale detiene ben l’89,59% delle quote di Arkus tramite la Gepro Investments Partners Limited, una compagnia londinese della quale è entrato a far parte lo scorso 18 ottobre. Pistilli, sempre secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, è però un personaggio molto discusso a causa dei forti legami e concreti con l’estrema destra italiana ed europea. Di qui, quindi, i timori della Federcalcio che vuole vederci chiaro perchè in ballo c’è la stessa credibilità del sistema calcio italiano su cui potrebbero inevitabilmente accendersi i riflettori dei media europei.

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