Spezia – Benevento: Viola imperioso, Gaich splende, ma un super Gyasi porta i liguri al pareggio

Viola: leader, si impone per lucidità e velocità di pensiero. Non lesina in fase di copertura, è ovunque senza cedere mai. Nell’azione del gol serve di prima una palla recuperata. Metà del gol è suo. Molto della superiorità dei giallorossi dipende da lui.

Gaich: alla prima da titolare, alla prima occasione limpida spiazza due difensori e trafigge il portiere avversario sul suo palo, con una finta da grande attaccante. Se confermasse quanto visto sin qui potrebbe essere la svolta per il poco prolifico attacco sannita.

Gyasi: è il più brillante dell’attacco spezzino. Suggella la prestazione con un filtrante buca la difesa sannita occasione del gol che lascia apertissima la combutta per restare in A.

Maggiore: il suo innesto stravolge l’inerzia della partita. Disarciona il controllo sannita della partita, mettendo il centrocampo sotto il suo protettorato.

 

Ricci: sovrastato da Viola, Ionita e Hetemaj, si smarrisce. Non costruisce e non copre. Disastroso.

Nzola: il temuto centrale d’attacco dei liguri è confuso ed evanescente. Divora un gol clamoroso a inizio match. Più che riscattarsi si demoralizza. Non riesce mai a tenere una palla né a essere pericoloso.

Moncini: entra per sostituire Gaich ma lo sa solo il tabellino. Mai utile a trattenere un pallone o a far salire la squadra. men che meno si sacrifica in copertura. Distratto per essere eufemistici.

Tello: schierato forse per necessità nel nuovo efficace assetto ideato da Inzaghi. Ha perso dimestichezza col campo e appare smarrito.

 

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