Salernitana, Cittadella e Foggia: occhio al trittico della verità

Il Benevento, dopo la vittoriosa trasferta di Venezia, si appresta ad affrontare un insidioso trittico di gare: dapprima il derby con la Salernitana nell’anticipo di venerdì prossimo (sempre che il campionato non venga momentaneamente sospeso); poi la trasferta in casa del Cittadella nel turno infrasettimanale di martedì; infine la sfida casalinga con il Foggia di domenica 30 settembre. Tre gare in soli nove giorni che sicuramente rappresenteranno un importante banco di prova per comprendere le reali potenzialità della squadra allenata da mister Bucchi.

Il primo tempo della gara con il Venezia è sicuramente un ottimo punto di partenza poiché ha innanzitutto evidenziato il valore e lo strepitoso stato di forma di Filippo Bandinelli, autore di una splendida doppietta. Nelle prossime gare sarà, quindi, difficile tenerlo fuori dall’undici iniziale, viste anche le condizioni di forma non ottimali di Antonio Nocerino. Ma l’esplosione del centrocampista di proprietà del Sassuolo rappresenta un’arma in più anche per far rifiatare lo stesso Nicolas Viola, con conseguente spostamento al centro di Nocerino. Ruolo che, quest’ultimo, ha già ricoperto ai tempi del Piacenza e della Juventus. Le altre note liete della vittoriosa trasferta di Venezia sono rappresentate dall’imperiosa prestazione del centrale difensivo Massimo Volta, che sicuramente non ha fatto rimpiangere l’ex capitano Fabio Lucioni, e dalla ritrovata sicurezza e affidabilità del portiere Christian Puggioni, autore di un paio di parate decisive.

Decisamente positiva, nonostante un paio di pericolose “distrazioni” difensive, anche la prova del rientrante Gaetano Letizia, la cui presenza ha pesato molto sulla ritrovata capacità di costruzione del gioco da parte della difesa. Una soluzione, quest’ultima, che era mancata nella gara con il Lecce e che a Venezia, invece, ha consentito alla Strega di sopperire alla non brillante prestazione del pur sempre prezioso Nicolas Viola.  Da segnalare, infine, il grande apporto in termini di sacrificio dato da Massimo Coda, sempre più a suo agio nei movimenti assegnatigli da mister Bucchi per favorire l’inserimento degli esterni d’attacco e dei centrocampisti.

Sicuramente non all’altezza del suo valore, invece, la prestazione di Christian Maggio che, pur dando un apporto importante in chiave offensiva, ha però commesso alcuni gravi errori in fase difensiva, a partire da quello che ha determinato la concessione del rigore a favore del Venezia e che ha rischiato di lasciare il Benevento in dieci uomini. Da bocciare anche l’approccio mentale dei giallorossi nell’ultima mezz’ora di gioco che, per certi versi, ha ricordato l’atteggiamento remissivo tenuto dal Benevento nel primo tempo con il Lecce.

Si tratta di un aspetto su cui il tecnico dei giallorossi dovrà applicarsi molto in questi giorni, così come dovrà lavorare intensamente sulla fase difensiva perché la Strega in due gare ha incassato ben 5 reti. Una media certamente non consona a una squadra che lotta per le prime posizioni e su cui ha sicuramente inciso anche l’indisponibilità degli infortunati Andrea Costa e Alessandro Tuia.  Il francese Jean-Claude Billong, comunque, non se l’è cavata male a Venezia. Sicuramente ha grossi margini di miglioramento, data la giovane età, ma è innegabile che in questo momento il Benevento non può permettersi peccati d’inesperienza o distrazioni difensive come quella che si è registrata in occasione del primo gol di Geijo.

Venerdì prossimo, va ricordato, al centro dell’attacco della Salernitana ci sarà il possente Milan Djuirc, che già due anni fa, quando vestiva la maglia del Cesena, tenne a lungo in scacco la difesa giallorossa al Ciro Vigorito, segnando anche il gol del momentaneo vantaggio dei romagnoli. Senza dimenticare, poi, la pericolosità nell’uno contro uno di Lamin Jallow, la freccia del Gambia che sabato scorso, quando è entrato in campo nella ripresa, ha letteralmente tramortito il Padova con le sue rapide ripartenze.

Il derby con la Salernitana e le successive gare con Cittadella e Foggia saranno dunque un’importante occasione per verificare i progressi effettuati sul piano della tenuta difensiva e mentale dalla squadra allenata da Bucchi e comprendere le reali potenzialità della squadra.

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