Lucioni: “Non torno sui motivi dell’addio al Benevento, il tempo sarà galantuomo”

Fabio Lucioni torna a parlare della sua esperienza a Benevento e del suo rapporto con mister De Zerbi in un‘intervista concessa a Francesco Calvi del sito GianlucaDiMarzio.com.

Lo Zio si sofferma soprattutto sulla lunga squalifica per doping: “Non è stato semplice, ho vissuto momenti bui. Quando mi sono arrivate le notifiche prima della sospensiva e poi della squalifica ho sofferto tanto, ma la mia famiglia mi ha sempre aiutato a difendere la mia innocenza e ad affrontare il brutto momento. Ho imparato a guardare l’aspetto positivo dell’accaduto, ovvero che mi è stata inflitta la minor pena possibile che si possa prevedere in casi del genere. Il rammarico rimane, comunque. Ero all’esordio in Serie A e, quando mi è stato permesso di rientrare temporaneamente in campo, con i miei compagni abbiamo ottenuto 7 punti in 3 partite. Chissà, magari le cose sarebbero potute andare diversamente…”“.

Il rapporto con De Zerbi

Un altro rammarico è legato al rapporto con il tecnico Roberto De Zerbi, che lo voleva sin dai tempi del Palermo: “Mi riservava complimenti sin da quando eravamo avversari e quando è arrivato a Benevento sono riuscito a costruire con lui un bel rapporto sia dal punto di vista umano che professionale. In campo, per colpa della squalifica, è riuscito a vedermi poco. Altrimenti, magari in estate mi avrebbe pure fatto uno squillo…”.

Il trasferimento a Lecce

In compenso quest’estate è arrivata la chiamata di Saverio Sticchi Damiani: “E’ stata la chiamata del presidente del Lecce. Perché io, fino a quel momento, conoscevo soltanto lavvocato Sticchi Damiani, che mi aveva assistito davanti al TNA. Fino al giorno in cui è nata la trattativa, l’ipotesi di un mio trasferimento a Lecce non si era neppure posta”.

Un addio clamoroso e sofferto su cui l’ex capitano della Strega preferisce non alimentare ulteriori polemiche, nonostante non gli siano piaciute alcune recenti dichiarazioni del presidente Vigorito: “Non torno sui motivi del mio addio al Benevento perché sono certo che, a tal proposito, il tempo sarà galantuomo. Fatto sta che, nel giro di poche ore dalla prima chiamata del presidente, mi sono ritrovato a Lecce“.

Il sogno di tornare in Serie A

Non manca, infine, il riferimento al Benevento di Baroni che due anni fa, al pari del Lecce, era una neopromossa e alla fine sorprese tutti vincendo i play off: “La spensieratezza è la stessa che c’era nello spogliatoio due anni fa, ma adesso dobbiamo cominciare a consolidare la classifica, continuando a crescere sempre di più in vista del girone di ritorno. Se vinci due partite sei in vetta, se le perdi sei fuori dai playoff. Quest’anno il campionato è molto più breve…”.

Nonostante le difficoltà, lo Zio ci crede fermamente perchè il sogno in fondo è lo stesso dei tifosi beneventani: tornare nuovamente in Serie A.

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Mentre Bucchi rimane in bilico, Baroni vola a Leeds per studiare Bielsa

Nonostante il presidente Oreste Vigorito gli abbia rinnovato la fiducia anche dopo la brutta sconfitta di La Spezia, e soprattutto dopo la terza partita di fila senza vittorie, la posizione di Cristian Bucchi è tutt’altro che salda. Come riferisce il sito di Gianluca Di Marzio, “nelle prossime gare contro Perugia e Palermo serviranno punti e ottime prestazioni”.

Per Alfredo Pedullà i nomi più accreditati per un’eventuale sostituzione sono al momento: Massimo Drago, Walter Novellino, Serse Cosmi e Delio Rossi.

La pista Baroni è poco praticabile

Anche Pedullà ritiene poco praticabile la pista di un possibile ritorno di Marco Baroni alla guida del Benevento, “visto che le parti non si sono lasciate bene”. Il riferimento è ovviamente al mancato rispetto, da parte di Baroni, della parola data al presidente Vigorito al momento dellla firma del rinnovo biennale.

E domenica sera lo stesso Pedullà è tornato sull’argomento, spiegando che “il protagonista della storica promozione ha scelto un viaggio di aggiornamento professionale. Da domani sarà a Leeds per studiare e approfondire i metodi di Bielsa, un bel modo di tenersi sul pezzo in attesa di un ritorno in panchina”. Che difficilmente, però, sarà quella del Benevento.

 

Il Benevento a La Spezia con il rebus infortunati

Incassata in settimana la fiducia del presidente Oreste Vigorito, alla vigilia dell’insidiosa trasferta di domani a La Spezia il vero problema per Cristian Bucchi è quello di sapere su quali giocatori potrà effettivamente contare.

Scontata l’assenza degli infortunati Tuia, Bukata, Maggio, Improta, Costa e Del Pinto, del convalescente Antei e dello squalificato Tello, l’attenzione del tecnico romano è tutta rivolta in queste ore alla possibilità di recuperare Letizia, Asencio e Nocerino. I primi due dovrebbero essere arruolabili, mentre appare più problematico l’utilizzo del centrocampista ex Milan e Juventus, dalla cui presenza dipenderà anche l’assetto tattico da utilizzare.

Il nodo centrocampo

Al momento, infatti, i centrocampisti di ruolo a disposizione di Bucchi sono solo tre: Viola, Bandinelli e il giovane Volpicelli che, però, fin qui non è stato mai utilizzato. Il tecnico romano è stato addirittura costretto ad aggregare alla prima squadra anche il difensore Marco Cuccurullo della Primavera che, all’occorrenza, può essere utilizzato anche in mediana.

In assenza di Nocerino, quindi, è difficile ipotizzare un ritorno al consueto 4-3-3 a meno che Bucchi non opti per l’arretramento del debuttante Goddard o di Buonauito a centrocampo (soluzione, quest’ultima, già attuata ai tempi del Perugia) o decida di utilizzare Volpicelli.

L’utilizzo di quest’ultimo dal primo minuto potrebbe anche consentire la conferma del 3-5-2 utilizzato a Carpi, con l’arretramento di Di Chiara nel terzetto dei centrali difensivi, accanto a Volta e Billong, e l’utilizzo di Gyamfy e Letizia sulle fasce laterali. Appare, comunque, più probabile che Bucchi, potendo contare su due soli centrocampisti di ruolo e non volendo rischiare dal primo minuto Letizia, Asencio e Nocerino, alla fine opti addirittura per un inedito e spregiudicato 4-2-3-1 con Ricci, Insigne e Buonaiuto alle spalle del bomber Coda.

Insomma, la formazione da schierare contro lo Spezia di Pasquale Marino dipenderà è appesa all’ultimo responso dello staff medico. Un problema di non poco conto per una squadra che deve assolutamente vincere per riavvicinarsi al vertice della classifica.

 

 

Ecco perché Baroni non tornerà sulla panchina del Benevento

Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, è stato chiaro: Cristian Bucchi non si tocca. Il patron giallorosso lo ha ribadito a chiare lettere nel corso della trasmissione Ottogol, condotta da Antonio Martone su Ottochannel: Bucchi? Due anni fa nei play off ha dato una lezione di calcio al Benevento di Baroni. Prima di prenderlo abbiamo parlato con sei allenatori. Onestamente cambiare le carte in tavola significa non fare un progetto”.

Aggiungendo subito dopo: “Ho sempre detto che avrei messo in piedi una squadra con un programma triennale, in modo da andare in Serie A per non tornare nuovamente indietro. Se vengo promosso voglio fare l’Europa League e non prendere mazzate perché ne provo vergogna”.

Parole chiare che, dunque, spengono sul nascere ogni ipotesi di sostituzione del tecnico. Si andrà avanti con Bucchi nella speranza che, già a partire dalla trasferta di La Spezia di domenica prossima, la squadra dia segni di ripresa, nonostante le numerose assenze.

L’Hellas Verona e Baroni

Nelle stesse ore anche l’Hellas Verona ha deciso di confermare la fiducia all’ex campione del mondo Fabio Grosso. E’ sfumata così anche la possibilità di scrollarsi di dosso l’esoso stipendio di mister Marco Baroni che, ricordiamolo, ha un contratto biennale da 700.000,00 euro netti a stagione che scadrà a giugno 2019.

E’ quasi da escludere, comunque, un suo possibile ritorno alla guida del Benevento poiché i rapporti tra il presidente Vigorito e l’allenatore sono rimasti fermi ad un messaggio d’auguri risalente allo scorso Natale.

L’accordo disatteso

Da allora non ci sono stati più contatti, anche perché il patron giallorosso si aspettava le dimissioni di Baroni. Pare, infatti, che ci fosse un accordo verbale in tal senso. Di qui le scarsissime possibilità di un suo ritorno alla guida del Benevento che una parte, sia pure minoritaria, della tifoseria aveva auspicato nei scorsi giorni sui social.

Stasera si saprà la scelta del presidente Vigorito su Bucchi

Ventiquattr’ore non sono state sufficienti a sbollire la rabbia dei tifosi giallorossi dopo il beffardo finale di Carpi. E non poteva essere diversamente, perché l’harakiri del Cabassi è solo l’ultimo tassello di una serie di prestazioni poco convincenti che hanno caratterizzato l’avvio di stagione del Benevento.

Il patron giallorosso sarà a Ottogol

Il patron della Strega, Oreste Vigorito, conosce bene le dinamiche del tifo e per questo ha deciso di partecipare stasera alla trasmissione Ottogol condotta da Antonio Martone (ore 21 su OttoChannel – canale 696 del digitale terrestre e online all’indirizzo www.ottochannel.tv) e di parlare direttamente al popolo giallorosso.

E’ ovvio immaginare che la trasmissione ruoterà tutta attorno a colui che in queste ore è irrimediabilmente finito sul banco degli imputati, ovvero il tecnico Cristian Bucchi.

Sarà interessante, quindi, capire quale sarà la posizione che il presidente assumerà nei confronti del tecnico romano, apparso nell’ultima settimana particolarmente nervoso e addirittura, per certi versi, persino rassegnato nelle interviste post-partita di Carpi.

Seguirà la strada tracciata dal tecnico romano, che ha sostanzialmente scaricato sui giocatori le responsabilità del crollo mentale nei minuti finali del Cabassi, o proverà a scuotere l’allenatore (e di conseguenza la squadra) con una sorta di ultimatum?

Al di là della strategia che il presidente Vigorito adotterà questa sera, alcune considerazioni vanno sicuramente fatte per evidenziare la difficoltà del momento.

Le difficoltà delle altre favorite

Innanzitutto, va ricordato che il campionato di Serie B ha finora stravolto tutti i pronostici della vigilia. Le quattro squadre che venivano collocate nella griglia delle favorite (Palermo, Verona, Benevento e Crotone) hanno fin qui tutte stentato. Il Palermo ha esonerato il tecnico Tedino e richiamato Stellone in panchina dopo appena cinque giornate di campionato, il Crotone ha sostituito Stroppa con Oddo dopo nove giornate e il tecnico dell’Hellas Verona, Fabio Grosso, è in queste ore a forte rischio esonero.

Detto ciò, va poi evidenziato che se il cambio operato dal presidente Zamparini ha fin qui prodotto i risultati sperati altrettanto non si può dire nel caso del Crotone, che continua a stentare. I cambi in corsa non sempre sono la panacea di tutti i mali e talvolta possono addirittura aggravare la crisi. Lo sa bene il presidente Vigorito che, proprio un anno e mezzo fa, resistette alla tentazione di esonerare Baroni e alla fine fu “premiato” dalla vittoria nei play off.

Le possibili alternative

L’ultima considerazione da fare riguarda, infine, l’individuazione del possibile sostituto di Bucchi, perché i migliori tecnici disponibili sul mercato si sono quasi tutti già accasati tant’è vero che il nome più ricorrente per la sostituzione di Grosso è quello dell’ex tecnico del Benevento, Marco Baroni. Una scelta che, tra l’altro, consentirebbe al Benevento di sgravarsi di un pesante ingaggio ma che potrebbe, anche rivelarsi beffarda qualore l’ex difensore del Napoli riuscisse poi a centrare l’obiettivo della promozione con l’Hellas Verona.

Occorre, quindi, mettere da parte l’emotività e valutare  attentamente la situazione. Un errore o un eventuale ritardo in questa delicata fase del campionato rischia di compromettere l’intera stagione. E di questo il presidente Vigorito è ben cosciente. Di qui l’interesse e la curiosità dei tifosi per quanto dirà questa sera nel corso della trasmissione che andrà in onda sulle frequenze di Ottochannel.

 

Carpi-Benevento, una sfida che evoca bei ricordi nei tifosi sanniti

La sfida tra Carpi e Benevento, in programma questo pomeriggio alle ore 15 presso lo stadio Cabassi, evoca bei ricordi nei tifosi sanniti perché due stagioni fa la Strega conquistò la storica promozione in Serie A nella doppia finale paly off proprio contro la squadra allenata da Fabrizio Castori.

A distanza di un anno e mezzo lo scenario è completamente cambiato: il Carpi naviga nelle parti basse della classifica ed è stato costretto a richiamare il tecnico di San Severino Marche per allontanare lo spettro di una possibile retrocessione mentre il Benevento, nonostante i pronostici della vigilia, al pari di Verona, Palermo e Crotone sta stentando parecchio in questa prima fase della stagione.

La prima volta di Montipò

La sconfitta interna patita contro l’Ascoli ha, tra l’altro, determinato grossi malumori nella tifoseria sannita e sul banco degli imputati sono finiti sia il portiere Christian Puggioni, non esente da colpe in occasione dei due gol realizzati dai marchigiani, che lo stesso tecnico Cristian Bucchi.

Di qui la scelta annunciata dall’allenatore di schierare tra i pali Lorenzo Montipò, il portiere della Nazionale Under 21 arrivato in prestito dal Novara la scorsa estate e fin qui mai impiegato in gare ufficiali.

La probabile formazione

In difesa, permanendo l’indisponibilità di capitan Maggio, è probabile lo spostamento a destra dell’ex di turno Letizia (al posto di Gyamfi) con il ritorno di Di Chiara sulla fascia sinistra mentre al centro, accanto a Volta, dovrebbe esserci nuovamente Billong. A contendersi i tre posti disponibili a centrocampo saranno Viola, Bandinelli, Tello e Nocerino (con i primi tre favoriti) mentre in attacco, assieme al bomber Coda (3 gol, un palo e un assist nelle ultime 3 partite) dovrebbero scendere in campo inizialmente Insigne e Buonaiuto, con Asencio e Ricci pronti a subentrare a partita in corsa.

Il tecnico del Carpi Castori dovrà fare a meno degli attaccanti Mokulu, fermato per un turno dal giudice sportivo, e Piu, ancora alle prese con i postumi di un intervento chirurgico, ma recupererà l’ex bomber del Cittadella Arrighini.