Il Benevento è alla ricerca di un terzino e valuta anche l’acquisto di un altro centrale difensivo

Luci ed ombre sulla prima. Il Benevento dispensa qualche dubbio sul suo reale valore, quantunque al debutto siano tanti i meccanismi da oliare per tutti. A Pisa i giallorossi avrebbero anche potuto vincere, ma avrebbero dovuto capitalizzare al massimo le poche occasioni costruite con un cinismo che per il momento pochi le riconoscono. Alla fine ha rischiato di perdere per quel maldestro intervento di Del Pinto su Marconi. Per fortuna ci ha messo una pezza Lorenzo Montipò, proprio uno dei più criticati dopo qualche amnesia in Coppa Italia che aveva fatto il paio con l’erroraccio nei play off lo scorso maggio con il Cittadella“.

A scriverlo è oggi il Corriere dello Sport. Franco Santo ricorda anche che Inzaghi avrebbe voluto che all’Arena i suoi comandassero il gioco con continuità, ma che la squadra non ha trovato le contromisure idonee alla tattica del Pisa.

Il Benevento si è spesso incartato, non riuscendo a innescare quasi mai i suoi esterni, che sono stati un po’ l’ago della bilancia nel gioco della strega. L’impressione è che abbia influito la condizione non ottimale di molti, certo è che col gioco che vuole Inzaghi (giocare con due centrocampisti centrali e quattro elementi offensivi) i movimenti devono essere continui e rapidi, tutto il contrario di ciò che è accaduto a Pisa“.

Il Corriere sottolinea, infine, che il Benevento necessiterebbe di un intervento sul mercato per arricchire la batteria degli esterni bassi. E a tal proposito riporta le dichiarazioni dello stesso tecnico Inzaghi:

E’ vero, di un terzino potremmo aver bisogno, perchè è uscito Di Chiara e stiamo valutando Rillo, che comunque è giovanissimo: vediamo quello che può accadere, se c’è un elemento che ci dà affidabilità ed è bravo e è in linea con i nostri parametri, possiamo prenderlo“.

A tal proposito Luigi Trusio su il Mattino ricorda che un profilo che piace al Benevento è quello di Tommaso D’Orazio del Cosenza:

Attualmente è fermo per i postumi di un intervento al naso, ma nel giro di una quindicina di giorni tornerà disponibile. Il Cosenza lo libererebbe facilmente perché in quel ruolo è coperto con Legittimo e cerca un under come alternativa. Il Benevento ha preso informazioni qualche tempo fa, poi non si è più fatto avanti. Ma dovrebbe tornare a farsi sotto in questi ultimi giorni“.

Sempre secondo il quotidiano napoletano, infine, il direttore sportivo Pasquale Foggia starebbe valutando anche la possibilità di acuistare un altro centrale difensivo:

Non può essere un caso se gli assenti della prima gara a Pisa sono gli stessi che nella scorsa stagione hanno saltato più della metà delle gare complessive disputate dal Benevento (solo 17 presenze per Antei, 16 per Maggio, appena 6 per Tuia, inclusi spezzoni e ingressi a partita in corso). Nel caso di Antei dovrebbe trattarsi di scelta tecnica (Inzaghi ha blindato gli allenamenti e in conferenza pre-gara si è trincerato dietro un generico «stanno tutti bene»), ma Maggio e Tuia sono di nuovo alle prese con problemi fisici, come già accaduto la scorsa stagione. Il rischio è di trovarsi in difficoltà in difesa dal punto di vista numerico, per cui non si esclude un clamoroso ritorno sul mercato per un difensore“.

Corriere dello Sport: “Sarebbe un errore fatale pensare che andare in A sia un fatto scontato”

E’ da valutare mezzo vuoto o mezzo pieno il bicchiere di Pippo Inzaghi? A chiederselo oggi sul Corriere dello Sport è Tullio Calzone che aggiunge:

“Il pareggio in casa del Pisa, in realtà, ha evidenziato una filosofia e una visione calcistica già nota nel caso del giovane tecnico passato per Milan, Venezia e Bologna con alterne fortune. La Strega all’Arena ha tenuto sul piano difensivo contro una spigolosa avversaria che ha fatto della fisicità la sua arma migliore. Ma è stata necessaria una prodezza di Montipò al 94’ per evitare una sconfitta, francamente, immeritata dopo le occasioni nitide sciupate da Coda. Il dubbio però rimane: se sei più forte, tanto più forte da nutrire ambizioni da A, perché correre il rischio di perdere per giunta nei minuti finali? Inzaghi fa bene a prendersi il buono della gara inaugurale e a indicare le criticità di un Benevento allestito per vincere e che può solo crescere e migliorare anche per soddisfare le attese di una piazza reduce dalla delusione dell’ultimo torneo. Ma sarebbe un errore fatale pensare che andare in A sia un fatto scontato”.

Montipò a Pisa evita la sconfitta ma restano i dubbi sulla completezza della rosa

Ci sono episodi che possono cambiare il corso di una stagione e il rigore parato ieri da Lorenzo Montipò nei minuti finali della gara di Pisa sicuramente rende la situazione meno difficile per il tecnico Pippo Inzaghi. E’ facile immaginare, infatti, cosa avrebbe potuto rappresentare per l’ambiente giallorosso l’eventuale seconda sconfitta consecutiva in una gara ufficiale. Al di là del risultato, comunque positivo perchè a Pisa molte squadre faticheranno contro la fisicità e corsa dei nerazzurri di D’Angelo, restano alcuni aspetti su cui riflettere.

Il Benevento ha sicuramente faticato meno rispetto al passato nell’affrontare il 3-5-2 adottato nel secondo tempo dai toscani. La squadra è apparsa complessivamente migliorata anche dal punto di vista temperamentale rispetto alla scorsa stagione. Ha sofferto solo nei minuti finali quando ha denotato una condizione fisica non ancora ottimale (vedi i crampi di Schiattarella). Sau, ad esempio, nonostante uno stato di forma ancora lontano dalla sufficienza, ha lasciato comunque intuire l’importanza che potrà avere nel corso della stagione come spalla di Coda nei fraseggi al limite dell’area, così come Schiattarella ha confermato di essere quel leader che è mancato lo scorso anno nei momenti decisivi.

La formula del doppio play, però, al momento non offre le opportune garanzie in fase di copertura e ieri Inzaghi con molto pragmatismo ha rinunciato al quarto attaccante per dare maggiore densità al centrocampo impiegando Tello come finta ala. Sicuramente è da valutare, quindi, in questi ultimi giorni di mercato la possibilità di acquistare un altro centrocampista di corsa e sostanza.

Allo stesso modo bisogna valutare anche l’eventuale acquisto di un terzino affidabile. Gyamfy anche ieri è apparsa incerto e poco propositivo in fase di costruzione. Maggio per età e ricorrenti problematiche fisiche necessita di un adeguato sostituto, così come occorre individuare un’alternativa a Letizia a sinistra in attesa che il promettente Rillo maturi. Ideale sarebbe, quindi, l’acquisto un laterale difensivo in grado di disimpegnarsi su entrambe le fasce.

L’ultimo dubbio riguarda poi il pacchetto di centrali difensivi. Caldirola resta una garanzia assoluta per la categoria, Volta un’ottima alternativa, ma manca un centrale difensivo veloce in grado di contrastare le ripartenze a campo aperto. Una necessità rafforzata dalla fragilità fisica di Antei e Tuia (ieri nemmeno convocato), sempre alle prese con problemi muscolari.

Insomma, a poco più di una settimana dalla chiusura del mercato, e soprattutto alla luce di quanto visto finora, occorre fare una seria riflessione sulla necessità di rafforzare una rosa che al momento appare ancora incompleta in alcuni ruoli.

 

Calcio, tv e polemiche che ignorano che siamo nell’era dell’on demand

Lunedì sera parte la nuova stagione televisiva. Tante le novità, a partire dal passaggio del giornalista Antonio Martone a Lab Tv (dove condurrà la nuova trasmissione FreeSport) per finire all’arrivo a Ottochannel 696 Tv di Valter De Maggio (direttore di Radio Kiss Kiss Napoli e collaboratore della redazione sportiva di Mediaset) che condurrà la nuova edizione di Ottogol. Sempre lunedì sera, inoltre, andrà in onda anche la trasmissione BreakSport condotta da Alfredo Salzano sulle frequenze di Tv7.

Insomma, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta per quanti vorranno seguire le trasmissioni dedicate al Benevento Calcio. Ma proprio questa contemporaneità ha causato nelle scorse ore varie discussioni e polemiche sui social da parte di tanti tifosi. Un confronto serrato, quasi da stadio (tipo le discussioni sugli “occasionali” o sui “doppiofedisti”), che però nella sostanza è viziato da un dato niente affatto trascurabile: siamo nell’era di Internet e dei social media e un numero sempre più cospicuo di persone si sta abituando all’on demand, ovvero alla nuova frontiera  del “consumo televisivo”.

L’era dei videoregistratori è ormai lontana anni luce perchè in qualsiasi momento oggi è possibile guardare attraverso smart tv, smartphone e pc un programma che non si è potuto seguire. Inoltre, è normale che i programmi di commento calcistico vadano in onda contemporaneamente perche le tv, non dimentichiamolo, sono dei prodotti commerciali e la sfida si gioca sull’audience e sulla capacità d’attrazione degli sponsor. Capita anche a livello nazionale (basti pensare, ad esempio, ai dopo partita in contenporanea su Sky, Mediaset e Rai), perchè dunque scandalizzarsi se accade anche a Benevento?

E poi c’è un dato che viene completamente trascurato in queste discussioni: la concorrenza è uno stimolo a far bene e determina un miglioramento complessivo dell’offerta televisiva. Ancora meglio se poi dovessero essere introdotte delle novità sui format che facciano avvicinare maggiormente le trasmissioni locali agli standard di quelle nazionali e regionali. Insomma, il tifoso ha tutto da guadagnare.

In ogni caso ben vengano anche le contrapposizioni “sanguigne” sul tema della contemporaneità perchè in fondo il calcio si nutre soprattutto di passioni e senza quest’ultime non sarebbe lo sport più bello e diffuso sul pianeta.

La griglia di partenza della Gazzetta: “Empoli in pole, ma il Benevento è lì”

Prende il via domani sera a Pisa il campionato di Serie B ed è quindi tempo di griglie di partenza. Sulla Gazzetta dello Sport c’è stamani un articolo dell’esperto Nicola Binda dedicato alle favorite del campionato cadetto e dei tre gironi di Serie C. Ecco quanto scrive la rosea:

Riflettori sull’Empoli, che dopo la retrocessione ha venduto molto bene e si è rinforzato di conseguenza. Ma la candidatura degli uomini di Bucchi non è netta rispetto alle rivali. Il Benevento è lì, Cremonese e Frosinone attendono gli ultimi innesti e saranno comunque da vertice. Ma siccome a queste latitudini di certezze ce ne sono sempre ben poche, il plotone di outsider è bello vasto, con tecnici di qualità che saranno un valore aggiunto. Vogliamo dimenticare il Cittadella, arrivato a 20’ dalla A la stagione scorsa? Assolutamente no. Ci sono Crotone e Pescara in buona evidenza, squadre fresche e con la dovuta calibratura per la B. Perugia e Spezia sono ancora da ultimare sul mercato ma in zona playoff ci staranno ancora. Non dispiace il nuovo Ascoli, che potrebbe essere la vera rivelazione con Paolo Zanetti. Insieme, ovvio, a una neopromossa: stuzzicano Pisa, Entella e Pordenone“.