La carica della torcida giallorossa

Saranno circa 1.800 i tifosi che accompagneranno il Benevento nella delicata trasferta di Salerno, l’anticipo della 23° giornata del campionato di Serie B in programma questa sera alle 21 all’Arechi. I tagliandi del settore ospiti, e non solo, saranno in vendita anche oggi sul sito del circuito TicketOne e presso il bar Pingero di Salerno (via San Leonardo 51), poichè la gara non è stata classificata a rischio dall’Osservatorio sulle manifestazione sportive e conseguentemente la vendita è senza restrizioni.

Un vero e proprio esodo di massa, dunque, per seguire un derby che si preannuncia all’ultimo sangue, anche alla luce del blitz effettuato ieri pomeriggio dai tifosi granata durante la seduta di rifinitura per caricare ulteriormente la squadra.

Le parole di Bucchi

Il tecnico dei sanniti Cristian Bucchi è consapevole delle difficoltà: “La Salernitana sa di giocarsi qualcosa di importante. Si tratta di una squadra molto brava nelle ripartenze perché hanno giocatori con gamba che sanno attaccare gli spazi. Preferiscono stare ad aspettare per colpire in velocità. Noi dobbiamo essere bravi nel palleggio, nella fisicità e nell’intensità per imporre il nostro gioco. E soprattutto mettere tanta qualità, perché sarà proprio questa a fare la differenza“. L’obiettivo dichiarato è quello di uscire imbattuti dall’Arechi: “Fare risultato ci proietterebbe in una posizione di classifica ottimale e sarebbe determinante per il prosieguo“.

Le novità, rispetto alla formazione schierata inizialmente contro il Venezia, potrebbero essere due. In difesa resta il dubbio sull’utilizzo di Di Chiara, reduce da un leggero affaticamento all’anca. Se non dovesse farcela, Bucchi dovrà scegliere tra il nuovo arrivato Caldirola o l’ex di turno Tuia. A centrocampo, invece, confermatissimo Crisetig, saranno Bandinelli, Tello, Del Pinto e Buonaiuto a contendersi le restanti due maglie. Confermatissimo in avanti ‘Robertinho’ Insigne, che spera di prolungare il momento magico che sta vivendo nelle ultime settimane.

Le scelte di Gregucci

Il tecnico della Salernitana Angelo Gregucci, dal canto suo, sembra orientato a confermare il 3-4-2-1 con Jallow punta centrale. Il dubbio che si porterà dietro fino all’ultimo secondo è in mediana dove Minala appare leggermente in vantaggio su Di Gennaro. Chi invece ci sarà di sicuro è l’ex giallorosso Walter Lopez.
L’esterno uruguayano ritroverà i colori di una città ed una maglia che gli hanno dato tantissimo e che gli sono rimasti nel cuore, anche se tutto ciò, al momento del fischio d’inizio, passerà in secondo piano.

L’arbitro e il precedente di Palermo

Desta, infine, qualche timore la scelta di affidare la direzione della gara a Eugenio Abbattista di Molfetta che, quest’anno, ha già arbitrato i sanniti nella trasferta di Palermo consentendo ai rosanero di praticare un gioco fin troppo ‘muscolare’. Bancario, 36 anni, Abbattista è alla sua settima stagione nella Can di serie B. Vanta 9 presenze in A e 113 in B ed ha arbitrato l’ultima volta la Salernitana in occasione dello 0-0 con il Palermo dello scorso 25 agosto.

 

Leggi il “match preview” di Salernitana-Benevento.

 

Il week end da favola dei fratelli Insigne

Il suo sogno, come ha confessato ai microfoni di Dazn, è quello di giocare nel Napoli accanto a Lorenzo. Ma guai a fare raffronti con il fratello maggiore, perché Roberto Insigne ha capito che finalmente è giunto il momento di scrollarsi di dosso ogni paragone: “È fastidiosa questa cosa, io gioco col Benevento e lui col Napoli, ma mi chiedono sempre di lui, del Napoli, dello scudetto, della Juve. Per me è il più forte della Serie A, il paragone con me non va bene”.

La doppietta con il Venezia

Domenica scorsa è stato il vero mattatore della vittoria dei sanniti per 3-0 contro il Venezia di Walter Zenga: due reti, una delle quali di testa, una punizione sventata miracolosamente in angolo dal portiere dei lagunari Vicario e, infine, l’assist millimetrico a Bandinelli nell’azione che ha decretato il rigore a favore dei sanniti trasformato da Coda. Una prestazione da incorniciare, insomma, che Robertinho Insigne ha dedicato alla moglie Elisabetta e alla figlia Patrizia, la sua principessa.

Stavolta, giocando d’anticipo, è stato proprio lui a tirare scherzosamente in ballo il fratello: “Sul colpo di testa posso sfidare Lorenzo perché sono più alto”. E’ giù una fragorosa risata, quasi a voler esorcizzare un paragone divenuto ormai ingombrante.

La trasformazione

Dopo un impatto non particolarmente esaltante, Roberto Insigne era finito ai margini della squadra, complici anche un infortunio e il passaggio al 3-5-2 operato dal tecnico Cristian Bucchi, che non prevedeva l’utilizzo degli esterni d’attacco. Ma Robertinho non si è perso d’animo e, appena il tecnico lo ha rimesso in campo nel nuovo ruolo di seconda punta, ha definitivamente svoltato: dapprima lo splendido gol su punizione a San Siro contro l’Inter negli ottavi di finale della Tim Cup, poi lo splendido assist a Coda nella trasferta di Lecce (1-1) ed, infine, la doppietta contro il Venezia.

Lo stesso Bucchi, nel dopopartita, ha confessato che la sua presenza in campo è ormai imprescindibile per il Benevento, mentre il direttore sportivo Pasquale Foggia, che ha sempre creduto in lui, è addirittura corso in campo ad abbracciarlo, dopo la seconda rete. Felice per l’exploit del compagno di squadra anche la numerosa colonia di napoletani presente nel Benevento: dal capitano Gaetano Letizia a Riccardo Improta, dai giovanissimi Giovanni Volpicelli e Marco Cuccurullo al partenopeo d’adozione Cristian Maggio.

Week end indimenticabile

La doppietta messa a segno da Robertinho contro la formazione allenata da Zenga ha oltretutto suggellato un week end indimenticabile per la famiglia Insigne: il giorno prima, infatti, il fratello maggiore Antonio aveva segnato con la maglia del Villa Literno nel campionato di Eccellenza, mentre Lorenzo il Magnifico contro la Sampdoria aveva finalmente interrotto un digiuno che durava da circa tre mesi. Mancava solo lui all’appello. Un motivo in più, quindi, per rispondere ‘presente’ e conquistare definitivamente il cuore dei tifosi del Benevento.

(tratto dal Corriere del Mezzogiorno)

Magico Insigne, il Benevento schianta il Venezia

E’ lui l’eroe della giornata: due gol, uno dei quali addirittura di testa, e l’assist che ha innescato l’azione del rigore. Roberto Insigne, come ha ribadito anche il tecnico Cristian Bucchi nel dopogara, è oggi una presenza imprescindibile per il Benevento. Un giocatore che, assimilati in pochissimo tempo i movimenti da punta centrale, è diventato fondamentale nella manovra d’attacco della Strega grazie alla sua imprevedibilità e capacità di creare la superiorità numerica. Quella imprevedibilità che Bucchi ha cercato di migliorare anche attraverso l’inserimento a centrocampo di Cristian Buonaiuto, le cui incursioni tra le linee hanno costretto spesso il Venezia a far uscire un difensore e conseguentemente ad allargare le maglie della difesa.

Buona prova di Crisetig

Da segnalare, inoltre, la buona prestazione del nuovo arrivato Lorenzo Crisetig che, seppure ancora non al top della forma fisica (è stato costretto ad uscire per crampi), ha comunque confermato di essere un ottimo geometra del centrocampo e di saper dare un importante contributo anche in termini difensivi: è stato suo, infatti, il recupero che ha innescato l’azione del primo gol di Roberto Insigne. Notevole, inoltre, è stata anche la rapidità di pensiero mostrata in alcuni frangenti di gioco. Un aspetto, quest’ultimo, che potrebbe rappresentare una micidiale arma in più per il futuro, soprattutto nell’ottica perseguita da tecnico giallorosso di dare meno riferimenti possibili agli avversari.

Antei sempre più leader

Ulteriori progressi sono stati, infine evidenziati dal sempre più convincente Luca Antei, ovvero quel leader del reparto difensivo che mancava alla squadra dopo la partenza di Fabio Lucioni. L’ex Sassuolo è apparso molto più deciso nei contrasti rispetto al passato e ha confermato le sue notevoli doti tecniche quando è stato chiamato ad uscire palla al piede dalla sua area di rigore.

Benevento sempre più quadrato

In definitiva, sicuramente non è stato un Benevento bellissimo dal punto di vista estetico, soprattutto nella prima metà della gara, ma certamente ha confermato i progressi sul piano della quadratura complessiva, dimostrando di essersi definitivamente calato nella mentalità della Serie B. Il Venezia, d’altronde, lo si sapeva che era un avversario ostico, pronto ad approfittare del minimo errore. Eppure, il Benevento nel corso dei novanta minuti ha concesso una sola occasione da gol agli avversari, a causa dell’unico svarione commesso dai difensori in fase di uscita. Un dato che conferma la maggiore intesa e quadratura dei meccanismi difensivi.

Svalcato il Verona in classifica

Insomma, quella ottenuta oggi al Ciro Vigorito contro il Venezia di Walter Zenga è una vittoria importante, perchè conferma la crescita complessiva della squadra e soprattutto consente alla Strega di scavalcare il Verona, di riagguantare la 5° posizione in classifica e avvicinarsi a Pescara e Brescia, impegnate questa sera nello scontro diretto in programma allo stadio Adriatico.

 

Avanti Viola alla riscossa

Nicolas Viola è sulla strada del completo recupero. Il talentuoso centrocampista giallorrosso, infatti, ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo e ha anche disputato la partitella finale a ranghi ridotti. Cristian Bucchi, riferiscono le cronache, lo schierato come mezzala accanto a Buonaiuto e Del Pinto, mentre dall’altra parte il nuovo arrivato Lorenzo Crisetig è stato schierato davanti alla difesa con Tello e Bandinelli sui lati.

Un’indicazione utile, dunque, perchè è servita a comprendere che il tecnico giallorosso non ha del tutto accantonato l’idea di schierare Viola nel ruolo di mezzala. Soluzione che, del resto, ha già provato in occasione della gara interna con l’Ascoli e che con l’arrivo di Crisetig l’allenatore sannita certamente riproporrà, appena Viola sarà pienamente recuperato, anche per fugare eventuali dubbi circa una presunta incompatibilità tra i due calciatori.

La presunta incompatibilità con Sandro

Un pò come accadde lo scorso anno, dopo l’arrivo del brasiliano Sandro nella finestra di mercato di gennaio. Anche allora si pensò ad una possibile incompatibilità tra i due centrocampisti, ma il tecnico De Zerbi fugò ogni dubbio e li schierò entrambi nella gara interna con il Crotone adottando un coraggioso 4-2-3-1. E fu premiato, perchè andarono entrambi a rete (3-2 per il Benevento il risultato finale) e soprattutto disputarono un’ottima partita. Da quel momento in poi ci fu il cambio di marcia da parte di Viola che, sgravato da compiti di prima impostazione, diede un grande apporto qualitativo in mezzo al campo inanellando, tra l’altro, una serie di ottime prestazioni.

Un cambio di marcia che Bucchi spera di ottenere anche quest’anno con l’arrivo di Crisetig, perchè Viola può rappresentare quell’arma in più che probabilmente è mancata al Benevento nella prima parte della stagione. Resta solo da capire come utilizzarlo al meglio senza alterare l’equilibrio tattico raggiunto dopo il passaggio al 3-5-2. Ed è proprio questa la strada imboccata dal tecnico, come dimostra l’indicazione emersa ieri al campo Avellola. Insomma, avanti Viola alla riscossa.

Il Benevento si è finalmente calato nella mentalità della serie cadetta

A dispetto della classifica, il Padova non era avversario facile da affrontare in questo momento. E in Serie B, si sa, le partite non sono mai scontate. Nonostante ciò, il Benevento è sceso in campo pienamente consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato e, a parte i cinque minuti finali, ha giocato con la giusta mentalità, grazie anche al centrocampo da combattimento schierato da Bucchi, che ha preferito dirottare Buonaiuto in attacco per avvalersi della muscolarità di Bandinelli.

La cattiveria agonistica

E’ sicuramente questo, assieme alla confermata solidità difensiva, il dato più importante emerso dalla partita di ieri sera. Il Benevento ha finalmente tirato fuori quella cattiveria agonistica che serve per affrontare il campionato cadetto. E lo ha fatto nel momento in cui ha perso quei giocatori che, grazie alla loro esperienza, avrebbero dovuto guidare i più giovani, e cioè Nocerino, Puggioni e Maggio.

I nuovi leader: Letizia e Del Pinto

Il nuovo leader del Benevento è diventato Gaetano Letizia, a cui giustamente Bucchi ha affidato la fascia di capitano. Un guerriero indomito che, pur commettendo qualche banale errore nel corso dei novanta minuti, non si arrende mai e finisce per trasmettere anche ai compagni la sua enorme grinta e voglia di vincere. Un altro elemento determinante, nelle ultime due partite, è stato poi Lorenzo Del Pinto che, oltre a garantire equilibrio e maggiore copertura difensiva, ha via via assunto le vesti di leader del centrocampo, sempre pronto a guidare i compagni di reparto, a urlare e sbracciarsi

L’assetto tattico

Da sottolineare, infine, l’importanza tattica assunta da Riccardo Improta che, pur non esprimendosi sempre al top, sta garantendo, al pari di Letizia sulla fascia destra, ampiezza alle manovre d’attacco e notevole copertura difensiva. Insomma, la coraggiosa scelta di Cristian Bucchi di passare dal dogmatico 4-3-3 iniziale al più prudente 3-5-2 inizia a produrre effetti importanti e qualche operazione in entrata, soprattutto in attacco, potrebbe ulteriormente migliorare una squadra che, finalmente, si è calata nella mentalità della serie cadetta.

 

 

Nocerino al passo d’addio, Vigorito pronto alla svolta

Voltare pagina al più presto. E’ questo l’imperativo categorico che il presidente del Benevento Oreste Vigorito ha rivolto ai suoi collaboratori, a partire dal tecnico Cristian Bucchi, nei numerosi e lunghi colloqui avuti nei giorni successivi al tonfo interno con il Verona e ha ribadito con fermezza anche dopo la non proprio esaltante prestazione sull’acquitrino di Cosenza.

Il primo a farne le spese è Antonio Nocerino, l’ex giocatore di Milan e Juventus accasatosi la scorsa estate al Benevento dopo l’esperienza oltreoceano all’Orlando City di Kakà. Il trentatreenne centrocampista napoletano, secondo quanto riferito ieri pomeriggio dai siti Calciomercato.com e GianlucaDiMarzio.com , in giornata potrebbe incontrare il presidente Vigorito per rescindere il contratto e tornare nella Major League Soccer.

La panchina di Cosenza

Alla base della decisione, secondo i due siti, ci si sarebbero dei motivi personali ma, in realtà, ad indurre all’addio l’ex giocatore della Nazionale dovrebbe essere stato il suo progressivo accantonamento, complice anche l’infortunio occorsogli. Domenica scorsa, ad esempio, Nocerino è rimasto malinconicamente seduto in panchina, nonostante l’assenza di Viola.

Bucchi ha preferito adattare Bandinelli nel ruolo di play e utilizzare, a partita in corso, il rientrante Del Pinto e non l’ex calciatore rossonero. Una scelta che probabilmente ha fatto comprendere all’ex pupillo di Massimiliano Allegri di essere giunto al capolinea della sua avventura sannita.

Una svolta importante, dunque, perché Nocerino, secondo le intenzioni estive di Pasquale Foggia, avrebbe dovuto rappresentare, assieme a Maggio e Puggioni, uno dei perni fondamentali della squadra, soprattutto dal punto di vista della leadership. E, invece, alla prova dei fatti, ha fallito finendo progressivamente ai margini della squadra. Una sorte toccata prima di lui anche a Puggioni, scavalcato nelle gerarchie interne della squadra da un sempre più convincente Montipò.

Lo stesso discorso, per certi versi, vale anche per capitan Maggio che, prima dell’infortunio, ha alternato buone prestazioni ad altre meno esaltanti e al momento non rappresenta certamente il giocatore indispensabile che si riteneva potesse essere la scorsa estate.

La pattuglia dei napoletani

Un altro giocatore finito ai margini della squadra nelle ultime settimane, nonostante abbia recuperato dall’infortunio occorsogli in precedenza, è l’esterno d’attacco Roberto Insigne, schierato per l’ultima volta titolare in occasione della sconfitta esterna con lo Spezia dello scorso 18 novembre.

Anche lui, al pari di Nocerino, a gennaio potrebbe finire in lista di sbarco assottigliando ulteriormente la nutrita pattuglia di calciatori napoletani in forza al Benevento che, attualmente, ha trovato nel generosissimo e volitivo Gaetano Letizia il suo nuovo leader. Non a caso Bucchi gli ha recentemente affidato anche la fascia di capitano.

I dubbi su Antei

E tra i giocatori finiti sotto esame, in vista del mercato di gennaio, c’è infine anche il claudicante Antei. Non è casuale, infatti, che una delle firme di punta di Ottopagine (gruppo editoriale Vigorito), Sonia Lantella, abbia scritto ieri che “gennaio è alle porte e con questo mese glaciale ci sarà anche il mercato di riparazione. Capire ora se Antei è effettivamente un giocatore recuperato è  indispensabile”.

Insomma, il mercato di riparazione incombe e il presidente Vigorito, particolarmente deluso dal rendimento altalenante della squadra, è pronto a fare una vera e propria rivoluzione.

A rischio anche Bucchi

Lo stesso Bucchi, nonostante l’assenza di valide alternative e il perdurante sostegno del patron giallorosso, risulta essere sotto esame. Una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte nelle ultime sette partite non rappresentano certamente un ruolino di marcia esaltante e degno di una squadra che punta a risalire in Serie A.  Ulteriori passi falsi, e soprattutto altre prestazioni come quella di Cosenza,  potrebbero mettere a rischio anche la sua panchina.

La riapertura del mercato è vicina, il tempo dell’attesa è finito e d’ora innanzi è assolutamente vietato sbagliare.