Quando Samuel Armenteros fu acquistato dal Benevento, due estati fa, furono in molti a pensare che la società sannita avesse fatto un colpaccio. Il calciatore di origini cubane, fresco d’esordio con la maglia della Nazionale svedese (debutto con rete alla Norvegia), era infatti reduce da una stagione esaltante nell’Eredivisie, avendo messo a segno ben 19 gol in 29 partite con la maglia dell’Heracles Almelo.
L’esplosione nell’Eredivisie
Un bottino niente male per un calciatore transitato attraverso squadre prestigiose come l’Anderlecht e il Feyenoord, ma esploso definitivamente solo a 27 anni proprio nelle fila dell’Heracles.
Armenteros, però, deluse in parte le aspettative, complice anche il naufragio generale della squadra, e a febbraio, dopo aver disputato appena 9 partite segnando anche una rete al Sassuolo, fu mandato in prestito (con diritto di riscatto) al Portland Timbers nella Major League Soccer.
Il gol alla Berkamp in MLS
L’esordio in MLS fu folgorante, condito anche da una rete alla Denis Berkamp esaltata da tutti i media internazionali, ma poi subentrò un periodo di appannamento, complice anche un infortunio muscolare e un anno e mezzo di attività agonistica senza soste.
E così Armenteros, finito il prestito, è tornato in questi giorni a Benevento, dove il caso ha voluto che ad allenare la squadra giallorossa ci fosse proprio Cristian Bucchi, ovvero il tecnico che allenava il Sassuolo nell’unica gara in cui l’attaccante svedese mise a segno una rete con la maglia del Benevento.
Strane coincidenze, di quelle che a volte possono cambiare la storia, perchè Bucchi, memore di quella prestazione, ha chiesto alla società di averlo in prova per qualche settimana, prima di decidere se venderlo o meno. La sua eventuale conferma, tra l’altro, non precluderebbe neanche l’arrivo di Fabio Ceravolo. Il Benevento ha infatti bisogno del maggior numero possibile di bocche di fuoco in attacco.
La compatibilità con Ceravolo
Del resto il Palermo, che guida saldamente la classifica, ne ha ben quattro (Nestorovski, Puscas, Moreo ed Embalo) e anche il nuovo modulo adottato dalla Strega (il 3-5-2) richiede la presenza di quattro attaccanti in rosa. Attualmente il Benevento ne ha, però, solo due, Coda e Asencio, oltre agli adattabili Insigne, Buonaiuto e Ricci. Di qui la possibilità di coesistenza in rosa per Coda, Armenteros e Ceravolo con conseguente sacrificio di uno tra Asencio, Insigne e Ricci (probabilmente il meno adattabile dei tre al ruolo di punta).
Una ghiotta occasione, dunque, da sfruttare al meglio per l’attaccante svedese che, come Billong, potrebbe riabilitarsi agli occhi dei tifosi tifosi giallorossi a suon di prestazioni positive.