Come ricorda oggi Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport,
“nessuno scappa, il gruppo è folto e in fermento, la capolista è cambiata un’altra volta e in tanti si candidano per diventare la prossima“.
Il campionato di Serie B, dopo sei giornate, conferma le previsioni della vigilia e si preannuncia molto incerto perchè – come sottolinea sempre la rosea –
“se nessuno scappa e la classifica resta corta, chi è in ritardo riesce a non perdere le distanze.
A partire dal Frosinone di Alessandro Nesta, fermato sabato scorso allo Stirpe dal Cosenza, o dal Chievo Verona, costretto al pareggio interno del sempre più sorprendente Pordenone.
In ogni caso l’ultimo turno ha evidenziato l’ottimo stato di forma dell’Empoli che, grazie alla netta vittoria per 3-0 sul Perugia e allo stop dell’Ascoli a Cremona, si è portato momentaneamente in testa alla classifica. Un segnale importante perchè dimostra che l’Empoli non ha finora patito quella “sindrome da retrocessione” che sta invece condizionando l’avvio di campionato di Frosinone e Chievo Verona. La formazione allenata da Cristian Bucchi è parsa sinora molto equilibrata e solida in difesa. Al resto ci hanno poi pensato il ritrovato Leonardo Mancuso e il sorprendente Davide Frattesi, che finora hanno complessivamente messo a segno 6 reti.
Da sottolineare, al di là del risultato (3-0), anche l’ottima prestazione del Crotone a Pescara. La squadra allenata da Giovanni Stroppa ha lettteralmente strapazzato il Delfino consentendosi anche il lusso di lasciare inizialmente in panchina i vari Vido, Zanellato, Maxi Lopez e Mustacchio.
Non da meno anche la Salernitana, che ha sbancato Livorno nei minuti finali, e la Cremonese che, ieri sera, è riuscita a battere il lanciatissimo Ascoli neutralizzando con facilità il trio delle meraviglie dei marchigiani (Ninkovic, Da Cruz e Ardemagni). Una prestazione nettamente convincente che ha cancellato lo stentato inzio della formazione di Rastelli e confermato il valore della rosa grigiorossa.
Alla luce del risultato di ieri sera allo Zini aumenta dunque il rammarico per lo stop interno del Benevento contro l’Entella perchè in caso di vittoria (peraltro meritatissima per quanto si è visto in campo) la squadra di Pippo Inzaghi sarebbe oggi nuovamente in testa alla classifica assieme all’Empoli.
A questo punto, però, è inutile continuare a piangere sul latte versato. Sabato il Benevento è atteso dalla difficile trasferta di La Spezia contro un avversario che è reduce da due sconfitte consecutive e che quindi ha assoluta necessità di riscattarsi. Lo scorso anno i liguri castigarono la Strega sia all’Alberto Picco che al Ciro Vigorito, cancellando in questo modo il ricordo delle 3 sconfitte patite ad opera dei sanniti nel campionato 2016-2017.
E chissà che il prossimo turno non possa riportare nuovamente il Benevento in testa alla classifica. L’Empoli dovrà infatti recarsi a Udine contro il Pordenone, una squadra che in casa finora ha raccolto due vittorie e un pareggio (proprio contro il Benevento), mentre la Salernitana (secondo in classifica) ospiterà un Frosinone apparso in netta ripresa contro il Cosenza e desideroso di riportarsi nelle zone alte.
Un motivo in più, dunque, per puntare al bottino pieno, cancellare i limiti fin qui emersi in fase di finalizzazione e soprattutto confermare che il Benevento di Pippo Inzaghi, a differenza dello scorso anno, non ha paura di volare in testa alla classifica.