Beppe Iachini smentisce i contatti, ma riserva parole intrise di miele al Benevento

Più che una secca smentita, l’intervista rilasciata oggi da Beppe Iachini al Sannio Quotidiano sembra quasi una sorta di dichiarazione d’amore nei confronti del Benevento e del suo patron Oreste Vigorito: “Ormai si tratta di una piazza di assoluto spessore che ha voglia di calcio a certi livelli, il tutto anche grazie alla proprietà che ha sempre fatto grandi sforzi per poter arrivare in alto e per portare la piazza ai massimi livelli”.

Parole intrise di miele, insomma, che fanno da contraltare alla smentita: “Non ho avuto al momento alcun contatto con la società del Benevento e non so se ci sarà in futuro. Ho ricevuto alcune chiamate da squadre di Serie A e sto valutando un po’ di situazioni che potrebbero venirsi a creare. Aspetto anche di ascoltare un progetto, vediamo però cosa ne salterà fuori. È ovvio, però, che se dovesse capitare un’occasione importante anche in Serie B la prenderò comunque in considerazione. La Serie A me la sono conquistata vincendo quattro campionati in cadetteria ma è chiaro che valuterò ogni tipo di situazione, come è giusto che sia nel nostro lavoro“.

L’artefice delle promozioni in Serie A di Chievo (2008), Brescia (2010), Sampdoria (2012) e Palermo (2014) smentisce, dunque, le voci che sono circolate in queste ore a proposito di una possibile trattativa in atto con la Strega ma lascia comunque uno spiraglio aperto.

Sicuramente non ha dalla sua la spettacolarità del gioco praticato dalle squadre sinora allenate o quella giovane età che sembrerebbe essere uno dei requisiti richiesti dalla società nel casting in atto in queste ore, ma ha comunque il vantaggio di conoscere le difficoltà a cui vanno incontro sia le squadre che lottano per conquistare la Serie A che quelle che lottano per non retrocedere in Serie B. Elemento non trascurabile, quest’ultimo, per una società come il Benevento che nella massima serie vuole approdarci per rimanerci il più a lungo possibile.

Non è, infine, da sottovalutare nemmeno il fatto che Iachini è gia subentrato a Bucchi lo scorso anno a Sassuolo e, quindi, rispetto ad altri tecnici ha il vantaggio di conoscere le metodologie di lavoro del predecessore e anche gli eventuali correttivi da apportare.

Insomma, quella di Iachini resta una delle ipotesi più accreditate per la successione a Bucchi, nonostante la distanza siderale da quell’estetica dezerbiana che pure resta uno dei parametri più importanti nella scelta del nuovo allenatore.

Rispondi