Nell’ultima parte della stagione sarà un Benevento sbarazzino e votato maggiormente all’attacco rispetto al recente passato. Il tecnico Cristian Bucchi è stato chiaro in durante la conferenza stampa di questa mattina: “Nella parte centrale del campionato siamo diventati pratici con il passaggio al 3-5-2. Adesso nello sprint finale occorre tornare a essere come nella prima parte del campionato: voglio vedere una squadra che si difende attaccando. Voglio che scenda in campo un gruppo forte mentalmente e che abbia voglia di dominare la partita“.
A partire dal secondo tempo di Ascoli si è passati, dunque, alla terza fase della stagione: quella in cui dovranno emergere le indubbie qualità tecniche di una rosa costruita con tante pedine intercambiabili e, quindi, in grado di offrire più soluzioni, anche in partita in corsa, per segnare un gol in più dell’avversario e provare in questo modo a riagguantare quella promozione diretta che, dopo le tre sconfitte consecutive, sembrava ormai definitivamente svanita.
Insomma, la speranza è l’ultima a morire e in ogni caso, anche nella malaugurata ipotesi che la promozione diretta dovesse sfuggire, c’è comunque la necessità di arrivare il più in alto possibile per sfruttare il fattore campo e disputare una partita in meno nei play off.
I dubbi sul modulo da adottare
Domani, nell’insidiosa trasferta di Perugia, il tecnico giallorosso dovrà rinunciare a Gaetano Letizia, che non si è del tutto ripreso dall’inforutnio subito nella trasferta in terra marchigiana, ma potrà contare invece su Bandinelli. Bucchi non ha, invece, fornito indicazioni sul modulo che adotterà al Curi, anche perchè è ancora leggermente indeciso. In linea di massima dovrebbe essere il nuovo 4-3-1-2 utilizzato dapprima ad Ascoli e poi nella parte iniziale della gara casalinga contro il Carpi.
Un modulo che, grazie anche alla buona vena dello scalpitante Ricci, ha consentito di occupare gli spazi tra il centrocampo e l’attacco a due punte rendendo la manovra del Benevento finalmente più pericolosa, e non più legata solo alle palle buttate in avanti nella speranza che le punte inventassero qualcosa. Resta in piedi, però, anche l’ipotesi del 4-4-2 adottato a partita in corso contro la formazione allenata da Castori.
Una soluzione tattica, quest’ultima, che ha consentito di sfruttare al meglio le caratteristiche di Nicolas Viola, indubbiamente l’uomo di maggior classe della formazione sannita. Da sempre maggiormente a suo agio in un centrocampo a 2, il regista calabrese ha pottuto soprattutto sfruttare la grande intesa con il ritrovato Del Pinto. Un calciatore che, nonostante qualche limite tecnico, assicura sempre grande sapienza tattica, grinta e personalità. Doti sicuramente importanti per una squadra chiamata ad attaccare. Di qui probabilmente il dubbio che accompagnerà Bucchi sino a domani, e forse anche nel corso della stessa gara, allorquando il cambio di modulo potrebbe rappresentare l’arma in pù del Benevento per battere il Perugia di Alessandro Nesta.