Il Benevento riprende a volare, ma è nuovamente penalizzato da un arbitraggio scadente

Il Benevento, nonostante le tante assenze per squalifica o infortuni (e un secondo tempo disputato in inferiorità numerica), ha dunque espugnato anche il San Vito Marulla e ripreso la marcia trionfale verso la Serie A. Come scrive oggi Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport,

“l’aereo del Benevento vola sempre più in alto. E dal finestrino la capolista prova a guardare cosa c’è di sotto, ma vede soltanto le nuvole”.

Al termine dell’incontro il tecnico giallorosso Pippo Inzaghi,  visibilmente contrariato per l’arbitraggio di Marco Serra (espulsione di Volta, ammonizione di Schiattarella in diffida ed altre discutibili decisioni), ha preferito glissare e non rispondere alle domande dei giornalisti. Resta comunque il dato che nel girone di ritorno il Benevento è stato spesso penalizzato da arbitraggi quanto meno discutibili, a dispetto dell’italica sudditanza dei fischietti nei confronti delle big (e la Strega indiscutibilmente lo è in questo campionato di Serie B).

Il problema comunque non riguarda solo il Benevento (basti pensare al gol fantasma di Ricci in CosenzaEmpoli o al gigantesco errore dell’arbitro Giuia in Napoli-Lecce), ma investe la qualità degli arbitri italiani, decisamente scadente, e la conduzione di stampo dittatoriale del presidente dell’AIA Marcello Nicchi che, ancora una volta, ha cambiato le regole pur di essere rieletto al vertice dell’associazione arbitrale (quarto mandato!!!). Un pò come succede nelle varie dittature sparse per il globo.

Significative in questo senso sono state le recenti dichiarazioni rilasciate  dall’ex arbitro Robert Anthony Boggi:

A Nicchi nessuno dice mai niente con tutti i guai che fa. Non dimentichiamo mai che è stato il sorteggiatore delle palline con Bergamo e Pairetto. La colpa non è sua, è stato un grandissimo, ha fatto passare un sistema dittatoriale, senza che nessuno gli dicesse niente: è un fenomeno, tutti quelli che si mettono contro di lui devono andarsene. Io persi le elezioni, la gente aveva paura anche di mettere firme e appoggiarmi. C’è il rischio di una nuova Calciopoli“.

Pronta è arrivata la risposta del conducator Nicchi che ha deciso di querelare Boggi e tirare avanti dritto nell’espletamento del quarto mandato consecutivo. Un mandato che, come i precedenti, sarà all’insegna del rinnovamento. Del resto Nicchi è notoriamente un ottimo talent scout, oltre che un insuperabile veggente: il 21 marzo 2017, quindi con un anno e mezzo di anticipo, già sapeva che Antonio Giuia avrebbe arbitrato in Serie A

I risultati di questa ascesa annunciata si sono visti ieri allo stadio San Paolo, c’è poco altro da aggiungere. Nel frattempo nella categoria Elite Uefa (quella dei fischietti che potranno arbitrare gli Europei) è rimasto il solo Orsato, in Category 1 ci sono solo Massa e Guida (totale presenze quest’anno in Champions Legue: una…), mentre gli altri 7 arbitri italiani sono relegati in Category 2, ovvero quella di partenza per le nazioni calcisticamente importanti.

Insomma un vero e proprio disastro….

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