Il Benevento gioca con la fame addosso, vuole gustarsi ogni vittoria fino alla fine

La forza della Strega può essere racchiusa nelle parole pronunciate nel post gara da Attilio Tesser, il tecnico a cui tra l’altro Pippo Inzaghi segnò l’ultimo gol prima di ritirarsi: “Il Benevento gioca con la fame addosso, vuole sempre vincere “. Caratteristica che, com’è noto, rappresentava il marchio di fabbrica di Super Pippo anche quando indossava gli scarpini da gioco. Era sempre l’ultimo a mollare e la fame di gol si trasformava in ferocia agonistica.

Come ha scritto oggi Tullio Calzone sul Corriere dello Sport,

contro questa Strega non ce n’è per nessuno. Bisogna farsene una ragione. Ha il fuoco dentro e travolge con la sua passione irrefrenabile ogni avversario che incrocia in questa stagione, un ponte perfetto verso il futuro“.

Un futuro da scrivere ricordando anche il passato, quello della lunga rincorsa alla promozione in Serie B. E il simbolo di quegli anni è stato proprio lui, Carmelo Imbriani, il capitano giallorosso scomparso sette anni fa. Ieri, come ha ricordato ancora Calzone,

“il suo sorriso dolce, indelebile nella mente di quanti hanno avuto la fortuna di imbattersi nella sua straordinaria umanità, aleggiava sugli spalti del “Ciro Vigorito”. Eretto non a caso a eroe per sempre del Benevento che è stato e che verrà”.

Un Benevento che stavolta sul palcoscenico della Serie A non ci arriverà da cenerentola, attraverso la lotteria del play off, ma da protagonista assoluto di una stagione che resterà per sempre scolpita negli almanacchi della Serie B. Nel frattempo la torcida giallorossa si gode ogni momento di questa entusiasmante annata perchè, come ha ricordato oggi Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport,

“se è vero che l’attesa del piacere può essere meglio del piacere stesso, il Benevento se la vuole gustare fino in fondo”.

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