Numeri impietosi per il Benevento nel 2021 ma guai a fasciarsi la testa prima del tempo perchè al momento nulla è compromesso

I numeri sono impietosi, è inutile girarci attorno: il Benevento nelle 10 gare complessivamente disputate nel 2021 ha ottenuto solo 7 punti (al pari del Cagliari e meglio solo di Parma e Crotone che di punti ne hanno conquistati 3), ha vinto una sola partita (a Cagliari il 6 gennaio) rimediando 5 sconfitte e 4 pareggi e, infine, ha il terzo peggior attacco (solo 8 gol all’attivo) e la seconda peggior difesa della massima serie (22 gol al passivo). Senza dimenticare, inoltre, che la Strega non segna da 3 gare e nelle ultime 2 ha effettuato un solo tiro in porta nell’arco dei 90 minuti dando l’impressione di assoluta impotenza e sterilità offensiva sia con il Napoli al Diego Armando Maradona che con il Verona al Ciro Vigorito, oltre che una sensazione di scarsa freschezza atletica.

Una situazione, dunque, per certi versi simile a quella in cui la compagine allenata da Pippo Inzaghi si ritrovò alla vigilia della trasferta di Firenze, che poi inaugurò un filotto straordinario proiettando la Strega addirittura nella parte sinistra della classifica e determinando irrealistici sogni di gloria in una parte della tifoseria. Allora servì qualche accorgimento tattico e l’innesto di forze fresche (Hetemaj, Barba e Improta su tutti) per raddrizzare la barra, stavolta probabilmente servirà qualche ulteriore accorgimento tattico, oltre al lavoro sulla testa dei giocatori (metodica quest’ultima in cui SuperPippo ha dimostrato di eccellere) per riportare il Benevento sui giusti binari ed evitare un pericoloso deragliamento.

Il primo passo è stato saggiamente compiuto dalla società affidando ai due leader della squadra, Schiattarella e Glik, il compito di affrontare il fuoco di sbarramento dei giornalisti dopo la sconfitta interna con il Verona. E proprio da Schiattarella e Glik sono venute fuori importanti “perle di saggezza” che dovrebbero far riflettere anche quella parte della tifoseria ormai votata al pessimismo più cupo.

Innanzitutto il centrocampista di Mugnano ha giustamente ricordato che anche le altre squadre studiano meticolosamente gli avversari. Affermazione che tradotta in soldoni significa dobbiamo cambiare qualcosa anche nel nostro modo di stare in campo. Contro il Verona, ad esempio, a un certo punto Inzaghi ha provato anche un inedito 3-4-2-1 rinunciando al dogmatico centrocampo a 3 che pure ha dato ottimi risultati sia lo scorso anno in Serie B che quest’anno in Serie A. La difesa a 3 e Il centrocampo a 4 con gli esterni di gamba a tutta fascia è un marchio di fabbrica dell’Atalanta di Gasperini e del Verona di Juric ed è stato adottato, ad esempio, anche da Fonseca alla Roma.

Potrebbe essere una soluzione, come pure l’eventuale utilizzo del doppio centravanti, in modo da occupare l’ampiezza con esterni di gamba come Depaoli e Improta (in assenza di Letizia) e dare maggiore peso e fisicità nella parte centrale dell’attacco, dove il solo Lapadula per caratteristiche fisiche spesso non riesce a far salire la squadra quando il pressing avversario costringe i difensori al rinvio in avanti.

Si tratta di un’ipotesi ovviamente e ce ne potrebbero essere altre per variare uno spartito che ormai gli avversari hanno imparato a menadito. Conoscendo la meticolosità di Inzaghi e del suo eccellente staff, sicuramente qualcosa si starà facendo ma occorre avere pazienza perchè il tour de force di questi giorni non consente di lavorare sul campo in vista dell’importante match di La Spezia di domani pomeriggio.

Di qui la necessità di concentrarsi in queste ore sulla testa dei giocatori e il primo segnale in questo senso lo hanno dato proprio Schiattarella e Glik (mettendoci la faccia)  che hanno ricordato ai tifosi (e ovviamente agli stessi compagni) che il Benevento non può essersi improvvisamente trasformato in una squadra di brocchi.

Noi calciatori più esperti cerchiamo di togliere il peso su quei ragazzi che affrontano questa situazione per la prima volta” ha spiegato il vice capitano della nazionale polacca, mentre dal regista ex Spal e Livorno è venuto fuori un appello importante all’ambiente: “Distruggere in questo momento non serve a nulla, dobbiamo pensare in maniera positiva“.

Lo scontro diretto con lo Spezia rappresenta sicuramente uno snodo importante per la stagione del Benevento, non v’è dubbio, ma va anche ricordato che, dopo la trasferta in terra ligure, ci sarà un ciclo di partite complessivamente alla portata dei ragazzi di Inzaghi. L’importante sarà affrontare le prossime partite con la minore pressione ambientale possibile perchè, al momento, nulla è compromesso e non bisogna quindi fasciarsi la testa prima del tempo.

Al “Diego Armando Maradona” rientreranno Letizia, Tuia e Dabo, ma Inzaghi dovrà fare a meno di Glik (squalificato), Improta e Iago Falque

Oggi, dopo 50 giorni di assenza, Gaetano Letizia finalmente si riaggregherà al gruppo. Il terzino partenopeo spera di poter disputare almeno uno scampolo di partita nello stadio della sua città, in quello che per lui è sempre stato il luogo sacro delle esibizioni del Pibe de Oro. Toccherà al tecnico del Benevento Pippo Inzaghi decidere, anche alla luce di quanto farà vedere l’esterno di Scampia nel corso degli allenamenti settimanali, l’eventuale utilizzo di Frecciarossa sin dal primo minuto contro il Napoli.

Sono pronti a rientrare nei ranghi anche il difensore Alessandro Tuia, che ha smaltito l’intossicazione alimentarre che – secondo quanto riporta oggi il Mattino – gli ha provocato una forte costipazione addomimnale, e il centrocampista Bryan Dabo, escluso dai convocati per la partita con la Roma per motivi disciplinari.

Nulla da fare, invece per Riccardo Improta e Iago Falque: il tuttocampista napoletano dovrà restare ancora fermo ai box per una decina di giorni a causa di un risentimento muscolare, mentre il galiziano (che ha manifestato sui social la sua amarezza per l’ennesimo stop della stagione) avrà bisogno di due o tre settimane (dunque niente Verona e Spezia) per smaltire una lesione delle fibre muscolari emersa dopo l’esame a cui si è sottoposto nelle scorse ore.

Niente da fare infine anche per Kamil Glik, appiedato dal giudice sportvo per una giornata a seguito dell’espulsione per doppia ammonizione rimediata contro la Roma. Tra l’altro in vice capitano della Nazionale polacca resta in diffida e sarà dunque costretto nuovamente a fermarsi per un turno al prossimo cartellino giallo.

Kamil Glik è il leader della classifica dei salvataggi in Serie A

Kamil Glik è l’uomo dei recuperi miracolosi. Come riferisce oggi il Mattino, il polacco con 119 interventi è infatti il leader della speciale classfica dei salvataggi effettuati in Serie A (cosiddetti “clearances“, ovvero le situazione di gioco potenzialmente pericolose) stilata dal sito FBref.com.

Il difensore del Benevento precede Takehiro Tomiyasu (114) e Danilo (106), entrambi calciatori del Bologna, Godin del Cagliari (90), Acerbi della Lazio (89), Ibanez della Roma (86) e Kjaer e Romagnoli del Milan (82).