Verona al bivio, Spezia ‘decapitato’ e Palermo disperato

Tre avversarie del Benevento sono in queste ore alle prese con  problemi che rischiano di avere grosse ripercussioni sul loro futuro. Si tratta di Hellas Verona, Spezia e Palermo. Ma andiamo con ordine.

Hellas Verona

Fabio Grosso per il momento resta alla guida dell’Hellas Verona, nonostante il deludente pareggio interno con il Crotone di domenica scorsa, ma Serse Cosmi è già sull’uscio avendo raggiunto un’intesa di massima con il presidente Maurizio Sensi e il direttore sportivo Tony D’Amico. Sarà quindi decisivo, come spiegato senza mezzi termini in un comunicato ufficiale diffuso dalla stessa società gialloblu, l’incontro di domenica prossima a La Spezia. O dentro o fuori.

Spezia

E proprio la società ligure, reduce da 9 risultati utili consecutivi (l’ultima sconfitta risale alla trasferta di Ascoli del 1° dicembre), è improvvisamente piombata nel caos rimanendo in un sol colpo senza presidente e amministratore delegato. Per Stefano Chisoli e Luigi Micheli, la procura della Repubblica ha infatti disposto la misura cautelare dell’interdizione per un anno; stesso provvedimento per Giovanni Plotegher, presidente della società dilettantistica spezzina Valdivara Cinque Terre. Secondo gli inquirenti, i tre avrebbero organizzato un vero e proprio sistema finalizzato a far giungere e poi permanere in Italia calciatori nigeriani promettenti, selezionati all’Accademia di Abuja, violando le disposizioni in materia di immigrazione clandestina. Insomma, un vero e proprio tsumani per lo Spezia che, ora, si ritrova senza vertice societario.

Palermo

Molte nubi si addensano, com’è noto, anche sul Palermo, alle prese con una vera e propria corsa contro il tempo per evitare la penalizzazione di due punti da parte del Covisoc. Il termine ultimo per il pagamento degli stipendi relativi al bimestre dicembre-gennaio è infatti fissato per il 16 febbraio ma, dopo il “disimpegno” degli inglesi, né la York Capital, il gruppo americano interessato all’acquisizione del club, né Carisma, la holding italiana che si è fatta avanti nelle ultime ore, sembrano avere fretta. Ecco allora spuntare una terza ipotesi che avrebbe del clamoroso, ovvero quella interna. A ipotizzarla è stato l’ad Facile: “Entro oggi dovremo prendere una decisione per il bene del club. Stiamo valutando anche una soluzione interna, ovvero di poter risolvere il tutto noi senza cedere la società. Parlerò con gli azionisti e vedremo cosa fare”. Una situazione disperata, dunque. Intanto venerdì sera allo stadio Renzo Barbera arriva la capolista Brescia per un incontro che può valere un’intera stagione….

 

Mistero Caldirola, Benevento pronto a fiondarsi su Pazzini o Di Carmine

S’infittisce il mistero Caldirola. Il calciatore attualmente in forza al Werder Brema dovrà, infatti, sottoporsi ad un supplemento di visite mediche. Ad annunciarlo, ieri sera, nel corso della trasmissione Ottogol è stato il giornalista Antonio Martone.

Il ritardo nell’ufficializzazione dell’acquisto

Di qui il ritardo nell’ufficializzazione dell’acquisto da parte della società di via Santa Colomba che, prima di chiudere la trattativa, vuole vederci chiaro, anche alla luce dell’esperienza fatta negli ultimi mesi con Tuia e Bukata, arrivati a Benevento in non perfette condizioni fisiche e per questo motivo mai utilizzati durante il girone d’andata.

L’ex capitano dell’Under 21, com’è noto, è da molti mesi lontano dai campi di gioco anche in conseguenza di un infortunio al malleolo e del successivo accantonamento da parte dei tecnico del Werder Brema. Non è da escludere, quindi, che a questo punto la trattativa possa definitivamente saltare. Per questo motivo il Benevento continua seguire il difensore centrale del Frosinone Krajnc che, però, appare destinato a rimanere in Ciociaria per espressa volontà del tecnico Baroni.

L’Hellas Verona su Ceravolo

Sempre sul fronte del mercato, la novità dell’ultima ora è l’interessamento del Benevento per gli attaccanti dell’Hellas Verona Giampaolo Pazzini e Samuel Di Carmine. Secondo l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, la società veneta ha deciso di puntare su Fabio Ceravolo, inizialmente seguito anche dalla compagine sannita.

L’acquisto dell’attaccante di proprietà del Parma comporterebbe, quindi, la cessione di uno degli attaccanti attualmente a disposizione del tecnico Fabio Grosso e i maggiori indiziati a partire sono proprio Pazzini o Di Carmine (che, va ricordato, è stato già allenato da Bucchi al Perugia). Di qui, sempre secondo Di Marzio, l’attenzione del Benevento, pronto ad approfittare della situazione per mettere a segno un colpo last minute di spessore.

Il Benevento e l’Hellas Verona accomunati dallo stesso destino

Se Atene piange, Sparta non ride. Le due superfavorite del campionato di Serie B di calcio, Benevento ed Hellas Verona, hanno improvvisamente rallentato la marcia rimediando entrambe due sconfitte consecutive. Un doppio passo falso che alla luce del nuovo format a 19 squadre, e del conseguente minor numero di partite da disputare, rischia di pesare parecchio sull’economia del campionato perché, come sottolinea anche Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, quest’anno chi sbaglia ha meno tempo di recuperare rispetto al passato.

A finire sul banco degli imputati in queste ore sono stati soprattutto i due tecnici, Fabio Grosso e Cristian Bucchi, le cui scelte hanno destato più di una perplessità tra i supporter scaligeri e sanniti.

Le critiche a Pazzini e Nocerino

A Grosso viene soprattutto rimproverato il mancato utilizzo di Samuel Di Carmine, il cui rientro era stato preannunciato dallo stesso tecnico alla vigilia della gara con il Lecce, e il fatto di aver puntato invece su uno spento Giampaolo Pazzini, apparso ancora lontano da una condizione atletica accettabile.

In pratica la stessa critica mossa che viene mossa a Bucchi dai tifosi sanniti relativamente alla scelta di puntare ancora su Antonio Nocerino che, in questo avvio di stagione, ancor più dell’altro vecio Christian Maggio ha palesato grossi limiti dal punto di vista atletico.

L’analisi di Grosso e Bucchi

Problemi comuni, quindi, ma analisi diverse da parte dei due allenatori. Se per Grosso l’obiettivo è quello di migliorare la lettura delle gare da parte dei suoi giocatori, per Bucchi il problema maggiore è rappresentato invece dall’atteggiamento mentale della squadra e dalla mancanza di quella cattiveria agonistica che nel campionato cadetto, com’è noto, fa la differenza.

La pausa del campionato consentirà ora ai due tecnici di lavorare per migliorare questi aspetti. Un lavoro particolarmente delicato, anche perché d’ora innanzi per il Benevento e per l’Hellas Verona sarà assolutamente vietato sbagliare.