Inzaghi recupera Barba in vista del match con la Roma, Letizia invece è ancora fermo ai box

Inzaghi può tirare un sospiro di solliveo. Federico Barba sta bene ed è arruolabile per il posticipo serale di domenica con la Roma“. A scriverlo è oggi Luigi Trusio sul Mattino che aggiunge: “Il jolly difensivo ex Vallodolid ieri ha ripreso ad allenarsi insieme al resto dei compagni senza forzare“.

Il dolore alla gamba sinistra, conseguenza della botta rimediata nella trasferta di Bologna, è infatti quasi del tutto svanito. “La parte colpita era abbastanza delicata – prosegue il quotidiano napoletano – ma per fortuna non ci sono state conseguenze al punto che il cauto ottimismo si è trasformato in certezza“.

Ancora fermo ai box, invece, Gaetano Letizia che, come era ampiamente previsto, salterà anche la gara con la Roma. Per lui infatti ieri ancora lavoro in palestra. Se ne riparlerà dunque la settimana prossima, quando il terzino di Scampia potrebbe rientrare in gruppo ed essere convocato per la trasferta di Napoli.

Hetemaj, Barba e Improta hanno trasformato il Benevento: da peggiore a migliore difesa della Serie A

20 gol subiti dopo 7 giornate (e peggior difesa della Serie A), un solo gol subito nelle ultime 3 partite (con 2 clean sheet esterni consecutivi e la miglior difesa degli ultimi tre turni di campionato). E’ racchiusa in questi numeri la svolta del Benevento dopo il clamoroso ko interno subito ad opera dello Spezia, il quarto consecutivo in campionato.

Una svolta iniziata a Firenze e coincisa con il passaggio a un assetto tattico più prudente e l’ingresso in pianta stabile tra i titolari di tre giocatori rivelatisi determinanti: Perparim Hetemaj, Federico Barba e Riccardo Improta.

Il centrocampista finnico-kossovaro, a dispetto dell’età (compirà 34 anni il 12 dicembre), è tuttora un motorino inesauribile, una vera e propria diga davanti alla difesa. All’inizio Inzaghi lo aveva utilizzato poco per dare spazio ai nuovi arrivati Artur Ionita e Bryan Dabo, un concentrato di muscoli, corsa e soprattutto stazza fisica. Una sorta di casting per comprendere meglio le caratteristiche e l’adattabilità dei due nuovi acquisti, vista la mancanza di amichevoli estive in questa tribolata stagione pandemica.

Per il difensore ex Chievo, Sporting Gijón, Empoli, Real Valladolid e Stoccarda la prima parte della stagione è stata pesantemente condizionata dai problemi muscolari. La sosta per le Nazionali è stata una sorta di toccasana e il suo ritorno tra gli arruolabili è stato determinante per registrare i meccanismi difensivi, anche in virtù della sua poliedricità (potendo il calciatore romano ricoprire indifferentemente sia il ruolo di esterno che quello di centrale).

Ma la vera sorpresa delle ultime giornate è rappresentata dall’esplosione di Riccardo Improta, il tuttocampista per eccellenza che molti (a torto) ritenevano non all’altezza della Serie A. E invece proprio il calciatore di Pozzuoli, grazie alla felice intuizione di SuperPippo, è diventato un elemento cardine del centrocampo del Benevento per la sua capacità di imprimere improvvise accelerazioni nella fase offensiva e di effettuare veloci recuperi e raddoppi di marcatura nelle transizioni difensive. In pratica un jolly instancabile.

Tre giocatori della vecchia guardia, insomma, che hanno consentito alla squadra giallorossa di ritrovare quella pragmaticità, compattezza e impenetrabilità difensiva che, lo scorso anno, avevano contraddistinto la storica cavalcata della Strega in Serie B.

Ingressi importanti che, assieme alla migliore condizione fisica dei nuovi acquisti Glik, Ionita e Lapadula e al ritorno a un assetto tattico più prudente, consentono ora al Benevento di guardare al futuro con crescente ottimismo.