Dopo la sosta in arrivo la carica degli ex giallorossi

La capolista Benevento alla ripresa del campionato dovrà affrontare Perugia, Pescara, Cremonese e Empoli nel giro di sedici giorni. Partite ostiche, dunque, contro squadre che, fatta forse eccezione per gli abruzzesi, puntano anch’esse alla promozione in Serie A.

Ma c’è anche un altro dato che renderà questo ciclo di incontri particole, e cioè la massiccia presenza di ex calciatori e tecnici della Strega nelle fila delle squadre avversarie.

Nel Perugia allenato da Massimo Oddo, che giocherà al Vigorito il 19 ottobre, ci sarà infatti l’attuale capocannoniere della Serie B Pietro Iemmello, calciatore ancora di proprietà della Strega ma non particolarmente amato dai tifosi sanniti. Assieme a lui torneranno al Ciro Vigorito anche l’esterno offensivo Cristian Buonaiuto e il terzino Gianluca Di Chiara.

Nel Pescara di Luciano Zauri, che il Benevento affronterà allo stadio Adriatico il 26 ottobre, ci saranno invece il centrocampista albanese Ledian Memushaj, il difensore Gennaro Scognamiglio e il centrocampista Alessandro Bruno.

Sarà poi la volta della Cremonese (30 ottobre) e dell’Empoli (3 novembre), sempre allo stadio Ciro Vigorito. In pratica un ritorno per i tecnici Marco Baroni, che ha appena sostituito Massimo Rastelli alla guida dei grigiorossi e che com’è noto condusse la Strega in Serie A nell’annata 2016/2017, e Cristian Bucchi, che ha invece allenato la squadra sannita lo scorso anno.

Nelle fila della Cremonese si sarà poi il bomber della promozione Fabio Ceravolo, a cui il popolo giallorosso sicuramente riserverà un’accoglienza da brividi, mentre nell’Empoli ci saranno il centrocampista Filippo Bandinelli, che finirà di scontare la squalifica per 3 giornate comminatagli dal giudice sportivo proprio in tempo per partecipare alla trasferta sannita, e il portiere Alberto Brignoli, che con la maglia del Benevento segnò lo storico gol di testa che valse il primo punto in Serie A.

Insomma, avversari che, fatta eccezione per Fabio Ceravolo e Marco Baroni, non hanno lasciato un gran ricordo tra i supporter della Strega e che in alcuni casi potrebbero addirittura avere una gran voglia di fare uno sgambetto alla loro ex squadra.

Un motivo in più, dunque, per affrontare con la massima concentrazione le prossime partite e arginare al meglio la carica degli ex.

Alberto Brignoli e quel ricordo da conservare gelosamente sotto teca

I ricordi – diceva spesso Indro Montanelli – vanno messi sotto teca, appesi a una parete e guardati. E i tifosi del Benevento quel gol di testa al Milan in pieno recupero, la rete dello storico primo punto in Serie A della squadra sannita non la dimenticheranno mai.

Nemmeno lui, il protagonista, che a un anno di distanza da quel memorabile 3 dicembre 2017, ha voluto celebrare quel magico evento su Instagram : “Forse il mio gol non sarà stato il più bello o il più importante, ma di sicuro è entrato in maniera devastante nelle giornate di tutti noi. Quel giorno c’era chi piangeva di gioia, chi aveva gli occhi increduli, chi si guardava intorno per capire se tutto fosse vero. Chi si arrabbiava, chi chiamava l’amico per prenderlo in giro, o chi semplicemente si godeva il momento. Questo momento sarà per sempre mio, sarà per sempre nostro”.

La panchina

Alberto Brignoli, 27 anni, ora difende la porta del Palermo. Dopo quella prodezza, che lo ha consegnato per sempre alla storia assieme a Michelangelo Rampulla e Massimo Taibi (gli unici portieri che prima di lui avevano messo a segno una rete in Serie A), anche a causa dell’obbligo di riscatto in caso di salvezza dei sanniti e almeno 20 presenze in campionato, ha vissuto una curiosa parabola discendente, diventando riserva del nuovo arrivato Christian Puggioni con cui ha però condiviso l’amore per Genova, la città della fidanzata Camilla Banchero, conosciuta quand’era in prestito alla Sampdoria.

L’emozione dell’ex

Nel capoluogo siciliano Brignoli è tornato ad essere titolare inamovibile e, per un curioso gioco del destino, ha sfidato la sua ex squadra proprio alla vigilia del primo anniversario della storica prodezza realizzata contro il Milan. E quella contro il Benevento non poteva essere una partita come le altre perché, nonostante tutto, l’estremo difensore di San Paolo d’Argon nel capoluogo sannita ha lasciato un pezzo di cuore, come ha ricordato anche dopo la partita contro la sua ex squadra: Ero più agitato del solito, provavo una strana sensazione. A Benevento ho trascorso un anno particolare che mi ha lasciato tanto”. E soprattutto lo ha consegnato alla storia grazie a quella prodezza che sicuramente gli riapparirà davanti agli occhi quando sbucherà nuovamente dal sottopassaggio dello stadio Ciro Vigorito in occasione del match di ritorno.