Benevento a Pescara, Bucchi esorcizza la paura per gli ex

Archiviata la prima sconfitta stagionale ad opera del Foggia, il Benevento riprende oggi allo stadio Adriatico la rincorsa alla vetta della classifica. A turbare i sonni dei sanniti sono soprattutto i due ex Ledian Memushaj e Andrew Gravillon, oltre che il valore complessivo del Pescara, che nell’ultimo turno ha clamorosamente sprecato l’occasione per scavalcare la capolista Verona facendosi rimontare nei minuti finali dal Padova.

Le precedenti gare con gli ex

Il motivo è presto detto: le uniche gare in cui il Benevento non è riuscito a vincere quest’anno sono state quelle in cui nella squadra avversaria erano presenti calciatori che hanno vestito la casacca giallorossa. Tre di loro, Marco Mancosu e Filippo Falco del Lecce e Michele Camporese del Foggia hanno addirittura segnato. Insomma, una sorta di maledizione dell’ex.

Oggi, il centrocampista della nazionale albanese Memushaj e il giovane difensore cresciuto nel vivaio dell’Inter Gravillon di motivi per prendersi una clamorosa rivincita ne hanno più di uno: il primo, infatti, lo scorso anno ha vissuto quasi l’intera stagione da separato in casa; il secondo collezionò appena due presenze, prima di essere spedito a Pescara durante la sessione invernale del mercato.

I calci piazzati

Di qui la maggiore attenzione che Bucchi ha chiesto ai suoi calciatori, soprattutto sui calci piazzati, poiché il difensore di Guadalupa in questa stagione ha già messo a segno la rete del successo contro il Foggia e, nell’ultimo turno, si è procurato un rigore proprio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un’altra raccomandazione che sicuramente il tecnico romano farà ai suoi giocatori è quella di evitare di commettere falli al limite della propria area di rigore perché tra le fila del Pescara c’è uno specialista delle punizioni, l’uruguagio Gastón Brugman, autore di una splendida rete anche all’Euganeo.

La probabile formazione

Il Benevento inizialmente dovrebbe schierarsi a specchio (4-3-3), con Puggioni in porta e la coppia centrale composta da Volta e dal rientrante Billong (che appare in vantaggio su Antei per sostituire Costa, fermatosi ieri in allenamento). Sugli esterni ci saranno Maggio e Letizia (con Di Chiara possibile alternativa). A centrocampo, accanto al rientrante Tello, giocheranno Viola e uno tra Bandinelli, Del Pinto e Nocerino. I dubbi maggiori riguardano infine l’attacco, dove Coda, Improta, Ricci appaiono in vantaggio su Asencio, Insigne jr. e Bonaiuto.

 

(tratto dall’edizione cartacea del Corriere del Mezzogiorno)

Vincere a Pescara per abbattere un altro tabù

La trasferta di domani a Pescara rappresenta un importante banco di prova per la squadra diretta da mister Bucchi. Dal cosiddetto “trittico della verità” (Salernitana, Cittadella e Foggia in soli 9 giorni)) è emerso che il Benevento è già a buon punto nel suo percorso di crescita ma non è ancora in grado di gestire al meglio le gare quando lascia l’iniziativa agli avversari. Se con il Cittadella erano stati i prodigiosi interventi di Puggioni a salvare la Strega nel convulso finale, contro il Foggia sono state proprio le incertezze dell’estremo difensore a pesare maggiormente, soprattutto in occasione della rete del pareggio messa a segno su punizione dal tedesco Kragl.

Gli errori

Prim’ancora dell’incertezza del portiere c’è stato però l’ingenuo fallo commesso dai difensori al limite della propria area di rigore, che ha consentito al Foggia di battere una punizione da una posizione molto pericolosa. Allo stesso modo è stato un errore in disimpegno di Viola a innescare la ripartenza che ha consentito a Galano di mettere a segno la rete del ko. Di qui la necessità, sottolineata molte volte dallo stesso tecnico romano, di mantenere le giuste distanze tra i reparti e soprattutto di evitare pericolosi cali di concentrazione.

L’avversario

Domani il tecnico del Delfino Pillon dovrebbe schierarsi, almeno all’inizio, con il consueto 4-3-3 e, conseguentemente, sarà difficile che si vengano a creare quelle situazioni di inferiorità numerica nella zona nevralgica del campo che hanno messo in grossa difficoltà il Benevento contro il Foggia. Ma il Pescara ha fin qui dimostrato di saper variare con estrema disinvoltura il modulo di gioco a partita in corso, utilizzando spesso anche un compatto 4-5-1 in grado di sfruttare al meglio la dinamicità di Cristiano Del Grosso sulla fascia e le capacità realizzative del bomber Leonardo Mancuso, che finora ha messo a segno 4 reti in 6 gare e guida la classifica dei cannonieri della Serie B assieme a Donnarumma del Brescia e Palombi del Lecce. Senza dimenticare, infine, la pericolosità del capitano Gaston Brugman sui calci piazzati e dell’ex Andrew Gravillon sui calci d’angolo (ha  messo a segno il gol della vittoria contro il Foggia e si è procurato un rigore contro il Padova).

Proprio quest’ultimo, però, ha anche palesato qualche incertezza e rappresenta talvolta l’anello debole della difesa diretta da Hugo Campagnaro, che finora ha subito 6 reti in campionato e domani sarà ancora priva di Gennaro Scognamiglio, un altro ex dal dente avvelenato, alle prese con i postumi di un infortunio.

Il tabù

Da non trascurare, infine, due importanti dati statistici che confermano la difficoltà del match: il Pescara, assieme alla Cremonese, è l’unica squadra ancora imbattuta in Serie B e il Benevento non è mai riuscito a vincere nei precedenti scontri diretti con la squadra abruzzese (3 pareggi e 5 sconfitte).

Vincere a Pescara, quindi, significherebbe abbattere un altro tabù, dopo quello del lunghissimo digiuno di vittorie contro la Salernitana, e dimostrare che il passo falso contro il Foggia è stato solo un piccolo incidente di percorso.

 

 

 

Bucchi già al lavoro per correggere gli errori emersi contro il Foggia

Archiviata la gara con il Foggia, il Benevento ha ripreso ieri la preparazione in vista dell’insidiosa trasferta di sabato prossimo a Pescara. Molti gli aspetti che mister Bucchi dovrà valutare in questi giorni, a partire dal recupero psicologico dell’estremo difensore Christian Puggioni, le cui incertezze hanno pesato non poco sull’andamento complessivo della gara. Un improvviso ed inaspettato passo indietro rispetto alla gara di Cittadella, dove l’ex portiere della Sampdoria era invece risultato decisivo. A preoccupare maggiormente il tecnico giallorosso sono alcuni errori di valutazione sulle traiettorie alte. Un aspetto che, tra l’altro, era già emerso nella precedente gara casalinga con il Lecce (vedi la rete messa a segno da Fiamozzi). Di sicuro, però, Puggioni non è al momento in discussione, anche perché è uno dei leader della squadra e la sua esperienza rappresenta un’arma in più, soprattutto nei momenti di difficoltà.

Un altro aspetto su cui il tecnico romano dovrà lavorare è quello relativo alla posizione in campo di Antonio Nocerino, ancora una volta apparso in condizioni fisiche non ottimali. Contro il Foggia Bucchi lo ha utilizzato in una posizione leggermente più avanzata per contrastare Deli, la fonte di gioco dei rossoneri. Una scelta che però ha condizionato fortemente il rendimento di Viola e Bandinelli, trovatisi spesso in inferiorità numerica nella zona nevralgica del campo. Il mancato utilizzo del dinamico ed estroso Tello ha inoltre pesato non poco sulla fluidità e velocità di manovra della Strega. Di conseguenza il Benevento solo in pochissime occasioni è riuscito a scardinare il muro difensivo eretto da mister Grassadonia, il cui 3-5-2 è apparso molto più granitico e meno incerto di quello messo in campo dalla Salernitana. Nella prima frazione di gioco, inoltre, non ha funzionato al meglio la catena di destra, dove Maggio ha limitato gli inserimenti offensivi per dedicare maggiore attenzione alla marcatura di Kragl, uno degli elementi chiave della squadra avversaria.

Nel secondo tempo Bucchi ha tentato la carta dello spostamento a destra di Letizia, anche per costringere l’esterno tedesco del Foggia ad arretrare il suo raggio d’azione, ma la mossa ha aperto una grossa falla difensiva a causa degli evidenti limiti di Maggio nell’interpretare il ruolo di centrale nel nuovo assetto difensivo a 3. Di qui la necessità di recuperare al più presto gli infortunati Antei, Billong e Tuia in modo da rendere più efficace il cambio di modulo a partita in corsa, con l’inserimento di un centrale di ruolo accanto a Costa (tra i migliori in campo contro il Foggia) e Volta.

Data l’ampiezza e il valore della rosa, Bucchi dovrà quindi anche valutare la possibilità di utilizzare in certi momenti, in alternativa al collaudato 4-3-3,  anche il 3-5-2 (oltre agli sperimentati 3-4-3 e 3-4-1-2) in modo da restringere il campo di azione del poco dinamico Nocerino e sfruttare maggiormente la capacità di spinta di Maggio e Letizia (o Di Chiara), oltre che la forza d’urto di un’eventuale coppia formata da Coda e Asencio.

Insomma, le alternative a disposizione di Bucchi sono tante e sicuramente l’ex tecnico di Sassuolo e Perugia saprà individuare i correttivi mentali e tattici da adottare per rendere il Benevento sempre più competitivo.