L’amletico dubbio di Bucchi: Crisetig o Viola per scardinare il ‘bunker’ della Cremonese?

Alla vigilia della doppia trasferta di Livorno e Cremona in molti avevano sottovalutato un dato molto importante e cioè che, al di là della posizione in classifica, le due avversarie del Benevento avevano una caratteristica in comune: quella di subire pochissimi gol tra le mura amiche. Da una parte i labronici, che nelle precedenti 7 partite disputate al Picchi avevano infatti subito appena 2 reti, dall’altro i grigiorossi di Rastelli che allo stadio Zini quest’anno hanno incassato solo 5 gol in 13 partite.

Un rendimento che – come ricorda oggi Il Mattinonon ha eguali in cadetteria, addirittura la Cremonese è seconda in questa speciale classifica in Italia. Meglio ha fatto solo la Juve Stabia, che sta dominando il girone C di Serie C, con 3 gol subiti in casa. Cremonese che ha fatto meglio dell’Inter (al top in Serie A per numero di reti subite fra le mura amiche) e, su scala europea, è alla pari del Psg, con i francesi che al Parco dei Principi hanno incassato 5 gol in 14 gare“.

Il ritorno di Antei e Improta

Numeri importanti, dunque, che certamente non saranno sfuggiti al tecnico del Benevento Cristian Bucchi che domani, com’è noto, dovrà rinunciare agli squalificati Volta e Maggio. Assenze a cui l’allenatore probabilmente rimedierà inserendo il recuperato Antei al centro della difesa (accanto a Tuia e Caldirola) e il rientrante Improta sulle corsie laterali con conseguente spostamento di Letizia sulla fascia destra. Ma le novità, rispetto alla formazione scesa in campo a Livorno, potrebbero essere anche altre.

I dubbi a centrocampo

Bandinelli probabilmente ha bisogno di rifiatare e Tello ormai scalpita per riconquistare una maglia da titolare. Di qui il ballottaggio che Bucchi scioglierà solo domani pomeriggio. Ma al Picchi si è registrata anche la prova sottotono di Crisetig che, ricordiamolo, aveva giocato pochissimo nel Frosinone e che dal suo arrivo a gennaio non ha saltato nemmeno una partita. Viola, del resto, ha ormai del tutto riassorbito la botta alla caviglia rimediata a Palermo e si sta impegnando al massimo per riconquistare un posto da titolare. Il problema è, però, che Crisetig offre maggiori garanzie nel ruolo di play sia dal punto di vista dinamico che da quello più prettamente tattico.

Ed ecco allora affiorare un’altra possibilità di ballottaggio: quella tra Viola e l’apparentemente inamovibile Buonaiuto che, nelle ultime due partite, non ha convinto a pieno pur continuando a garantire quei movimenti ritenuti essenziali dal tecnico romano per scardinare le difese avversarie. Di qui l’idea schierare inizialmente l’atleta di Taurianova nel ruolo di mezz’ala sinistra e riservarsi la carta Buonaiuto a partita in corsa per provare a sorprendere gli uomini di Rastelli con i suoi tagli verso il centro.

Il modulo di gioco

Appare, invece, difficile l’ipotesi che Bucchi possa optare per il doppio play maker in un centrocampo a 4. La partita è troppo delicata, soprattutto dopo la sconfitta di Livorno e il contempoeraneo allungo delle dirette avversarie, per rinunciare a quel 3-5-2 che ha consentito al Benevento di trovare una maggiore solidità difensiva. Il momento è troppo delicato per sbagliare ancora e la Cremonese è un avversario molto ostico, a dispetto della classifica, per rischiare un cambio di modulo che, in caso di nuova sconfitta, potrebbe vanificare quanto di buono fatto negli ultimi mesi.

Restano 24 ore per decidere e, questo pomeriggio, la pressione delle dirette concorrenti potrebbe ulteriormente aumentare (ieri il Verona ha vinto a Perugia e scavalcato il Benevento in classifica). Di qui l’amletico dubbio che accompagnerà Bucchi fino a domani: Viola o Crisetig? Oppure schierarli entrambi?

Avanti Viola alla riscossa

Nicolas Viola è sulla strada del completo recupero. Il talentuoso centrocampista giallorrosso, infatti, ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo e ha anche disputato la partitella finale a ranghi ridotti. Cristian Bucchi, riferiscono le cronache, lo schierato come mezzala accanto a Buonaiuto e Del Pinto, mentre dall’altra parte il nuovo arrivato Lorenzo Crisetig è stato schierato davanti alla difesa con Tello e Bandinelli sui lati.

Un’indicazione utile, dunque, perchè è servita a comprendere che il tecnico giallorosso non ha del tutto accantonato l’idea di schierare Viola nel ruolo di mezzala. Soluzione che, del resto, ha già provato in occasione della gara interna con l’Ascoli e che con l’arrivo di Crisetig l’allenatore sannita certamente riproporrà, appena Viola sarà pienamente recuperato, anche per fugare eventuali dubbi circa una presunta incompatibilità tra i due calciatori.

La presunta incompatibilità con Sandro

Un pò come accadde lo scorso anno, dopo l’arrivo del brasiliano Sandro nella finestra di mercato di gennaio. Anche allora si pensò ad una possibile incompatibilità tra i due centrocampisti, ma il tecnico De Zerbi fugò ogni dubbio e li schierò entrambi nella gara interna con il Crotone adottando un coraggioso 4-2-3-1. E fu premiato, perchè andarono entrambi a rete (3-2 per il Benevento il risultato finale) e soprattutto disputarono un’ottima partita. Da quel momento in poi ci fu il cambio di marcia da parte di Viola che, sgravato da compiti di prima impostazione, diede un grande apporto qualitativo in mezzo al campo inanellando, tra l’altro, una serie di ottime prestazioni.

Un cambio di marcia che Bucchi spera di ottenere anche quest’anno con l’arrivo di Crisetig, perchè Viola può rappresentare quell’arma in più che probabilmente è mancata al Benevento nella prima parte della stagione. Resta solo da capire come utilizzarlo al meglio senza alterare l’equilibrio tattico raggiunto dopo il passaggio al 3-5-2. Ed è proprio questa la strada imboccata dal tecnico, come dimostra l’indicazione emersa ieri al campo Avellola. Insomma, avanti Viola alla riscossa.

Cosa cambia nel Benevento con l’arrivo di Crisetig

Il nuovo acquisto del Benevento Lorenzo Crisetig è centrocampista di piede mancino. Quando militava nella Primavera dell’Inter, Fulvio Pea lo impostò da regista in un centrocampo a tre, Stramaccioni e Bernazzani lo riconvertirono invece a interno di destra, nel 4-3-3, o a mediano nel 4-2-3-1. In pratica è un giocatore universale, anche se predilige maggiormente interpretare il ruolo di uomo d’ordine davanti alla difesa.

Ruolo, quest’ultimo, finora ricoperto nel Benevento da Nicolas Viola che, però, è assente dai campi di gioco dal lontano 30 novembre a causa dell’infortunio alla caviglia patito nella trasferta di Palermo. Anche ieri il centrocampista di Oppido Mamertina ha disertato l’allenamento e, al momento, non si conoscono ancora i tempi di recupero, nonostante la forte volontà del giocatore di tornare in campo.

E’ facile, quindi, prevedere che sarà proprio il neo acquisto Crisetig a guidare il centrocampo giallorosso contro il Venezia, anche perchè Bandinelli e Del Pinto sono stati adattati al ruolo di playmaker in conseguenza della contemporanea assenza di Viola e del suo alter ego Volpicelli (in verità mai seriamente preso in considerazione da Bucchi come possibile alternativa a Viola).

Tante opzioni a centrocampo

Resta, però, da capire come verrà utilizzato l’ex Frosinone quando rientrerà Viola, tenendo presente che il tecnico, a quel punto, avrà a disposizione tre calciatori mancini a centrocampo, e cioè CrisetigBandinelli e lo stesso Viola. E’ difficile pensare che il Benevento, nonostante l’adattabilità dell’ex Frosinone al ruolo di mezzala destra, possa schierare un centrocampo di soli mancini e lasciare fuori Tello e Del Pinto, che invece sono destri naturali.

Resta, inoltre, da capire chi tra Viola e Crisetig verrà utilizzato nel ruolo di regista, tenendo però presente che Bucchi ha già provato a utilizzare l’ex Novara e Reggina nel ruolo di mezzala sinistra nella gara interna con l’Ascoli, salvo poi desistere dal continuare l’esperimento.

Il dato positivo è in ogni caso rappresentato dal fatto che, d’ora innanzi, Viola non sarà più un intoccabile e dovrà lottare al pari di tutti gli altri compagni di squadra per conquistarsi un posto da titolare. Uno stimolo in più, dunque, per il centrocampista calabrese che, complice anche l’infortunio, finora non ha dato il contributo che tutti si aspettavano in termini di qualità e giocate vincenti. E un Viola determinato può senz’altro rappresentare un arma in più per i giallorossi nella difficile corsa verso la Serie A.

Pasquale Foggia svela la strategia di mercato del Benevento

Il Benevento non si svenerà per acquistare  Fabio Ceravolo. Il direttore sportivo Pasquale Foggia lo ha ribadito in un a lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino:Monitoriamo costantemente il mercato e siamo pronti a cogliere tutte le opportunità. Ma non acquistiamo calciatori per il gusto di spendere. Verrà chi serve al Benevento e, soprattutto, al giusto prezzo. Il club ha un bilancio virtuoso, con costi di gestione che rientrano nei parametri della Lega. Proseguiremo su questo solco tracciato in estate, anche se abbiamo alle spalle una proprietà solida che non lesina sforzi quando se ne ravvisa la necessità“.

La priorità è a centrocampo

L’ex calciatore della Lazio e del Cagliari, con trascorsi anche in Nazionale, non ha fatto ovviamente i nomi dei possibili acquisti ma ha chiarito che la prima casella da riempire è a centrocampo: “Stiamo lavorando per innesti mirati e ben individuati, senza stravolgimenti dell’organico, perché già la scorsa estate c’è stata una rivoluzione. Abbiamo qualche necessità tra difesa e centrocampo. Dobbiamo soprattutto  colmare il vuoto lasciato da Nocerino. Ma il mercato di gennaio è difficile e bisogna essere attenti alle occasioni che si prospettano“. Foggia ha, infine, seccamente smentito le voci su un possibile addio di Nicolas Viola: “Non c’è un solo calciatore in rosa che ha chiesto di andar via“.

 

 

Per un Nocerino che va c’è un Viola che resta

Ci sono giocatori che, loro malgrado, assurgono a simboli. Antonio Nocerino, un passato di tutto rispetto (tra Nazionale, Milan e Juventus) e un presente tutto da decifrare, assieme a Christian Maggio doveva rappresentare la classica ciliegina sulla torta, il tasso d’esperienza da aggiungere ad una rosa con tanti giovani.

E’, invece, sappiamo com’è andata. Complici anche alcuni problemi di natura fisica, Nocerino è progressivamente finito fuori da radar di mister Bucchi. E così, senza tanti clamori, ha chiesto di andar via e tornare dai familiari negli States. Ha, insomma, rinunciato a lottare.

Di contro, un calciatore tutt’ora ambito anche da squadre di Serie A, ha deciso di rimanere a Benevento, nonostante una prima parte di stagione non proprio esaltante e la consapevolezza che, d’ora innanzi, dovrà giocarsi il posto in squadra ogni settimana.

L’intervista a Ottopagine

Il Benevento e Nicolas Viola hanno deciso di uscire allo scoperto, attraverso un intervista rilasciata dal giocatore al sito del gruppo editoriale Vigorito, per porre fine alla ridda di voci che volevano il forte centrocampista in una fase di riflessione.

Ho fatto una scelta ben precisa – ha dichiarato Viola a Ottopagine – quando ho firmato il contratto con il Benevento. Sappiamo tutti che nel corso del mercato si dicono tante cose, ma onestamente non c’è nulla di vero. Ho sfruttato questa pausa natalizia per mettermi a posto dal posto di vista fisico e non vedo l’ora di rientrare il prima possibile. Sono pronto per giocare già dalla partita con l’Inter, poi sarà il mister a decidere se impiegarmi o meno. Nella mia testa c’è solo il Benevento”.

Un segnale importante, dunque. Viola non ha assolutamente intenzione di mollare, nonostante dall’estate ad oggi siano cambiate tante cose. Bucchi, d’ora innanzi, potrà contare su un giocatore che ha deciso di continuare a lottare, al contrario del pur blasonato Nocerino. Un calciatore che, ricordiamolo, è in grado di fare la differenza in qualsiasi momento.

Troppi errori e troppi giocatori in ombra (da Puggioni a Viola). Benevento, che succede?

La sconfitta interna rimediata contro l’Ascoli rappresenta un preoccupante campanello d’allarme per il Benevento, molto più dei precedenti ko rimediati contro Foggia e Pescara.

Ancora una volta, dopo un avvio promettente, la squadra di Bucchi è progressivamente calata lasciando l’iniziativa agli avversari, apparsi tutt’altro che irresistibili.

Gli errori individuali

A pesare sul risultato finale sono stati soprattutto i soliti errori individuali. Sulla prima rete si parte dall’errore di Letizia, che ha consentito a Laverone di crossare agevolmente dalla fascia, per finire all’errore di piazzamento di Billong, Gyamfy e Volta (costretto a intervenire in affanno) e alla mancata reattività di Puggioni nell’area di sua competenza.

Sulla seconda rete, invece, l’errore dell’estremo difensore giallorosso è stato ancora più evidente perché il suo frettoloso rinvio ha colto impreparati i compagni, posizionati male, e ha consentito a Ninkovic di tirare comodamente dal limite dell’area.

Un errore, quello di Puggioni, che ha poi finito per condizionare pesantemente il proseguo dell’incontro e che va ad aggiungersi a quelli già compiuti dall’estremo difensore sannita nelle gare interne con Lecce e Foggia.

Inoltre, il Benevento è apparso, ancora una volta, incapace di trovare una contromisura alle scelte tattiche adottate dagli allenatori avversari per impedire lo sviluppo del gioco sulle fasce. A nulla è valsa la scelta di Bucchi di abbassare Nocerino nel ruolo di play basso e di avanzare Viola per sottrarlo alle asfissianti marcature delle squadre avversarie.

Le difficoltà di Viola

Anche ieri, tra l’altro, Viola è apparso in evidente difficoltà e ha riportato alla mente il giocatore che nella prima parte dello scorso campionato di Serie A faticava non poco. Poi, l’arrivo di Sandro sgravò Viola dai compiti di prima impostazione e il giocatore disputò il resto della stagione a ottimi livelli, tanto da essere richiesto quest’estate da alcune squadre di Serie A.

Un altro dato negativo emerso ieri è quello relativo alla mancanza di ricambi a centrocampo in conseguenza dei problemi muscolari di Bandinelli e dell’infortunio patito da Del Pinto. Bukata fin qui non è stato mai arruolabile e, conseguentemente, i centrocampisti utilizzabili sono stati solo 5, vista l’inesperienza di Volpicelli. Troppo pochi per una formazione che attua il 4-3-3 come modulo base.

Le difficoltà sulle fasce

Tornando, inoltre, alla mancanza di sbocchi sulle fasce vanno sottolineate anche le prestazioni non all’altezza delle aspettative degli esterni d’attacco che, se si eccettua Insigne, hanno finora lasciato solo intravedere le loro potenzialità, così come è mancato il supporto degli esterni difensivi. Gyamfi, ad esempio, non se l’è cavata malissimo nella fase difensiva ma è stato assolutamente inadeguato dal punto di vista della costruzione. Lo stesso Maggio è fin qui apparso arrugginito, al pari dell’altro vecio Nocerino, e Letizia spesso si è intestardito nell’effettuare innocui cross dalla trequarti con il piede destro.

La prevedibilità del gioco

Insomma, sono ancora tanti i problemi che affliggono il Benevento in una fase della stagione in cui non sono più consentiti troppi passi falsi e a preoccupare è soprattutto la prevedibilità della squadra di Bucchi, incapace di trovare delle alternative ad un modulo di gioco ormai facilmente neutralizzabile dagli avversari.