Gazzetta: a centrocampo oltre a Brugman potrebbe arrivare anche Pinato

Secondo la Gazzetta dello Sport, oltre che a Gaston Brugman del Pescara, il Benevento starebbe tentando l’assalto anche a un pupillo del nuovo allenatore Pippo Inzaghi, e cioè il centrocampista Marco Pinato di proprietà del Sassuolo ma lo scorso anno in prestito al Venezia.

Sempre secondo la rosea, il Benevento avrebbe respinto un primo assalto della Cremonese per Massimo Coda ma non è da escludere un ripensamento nei prossimi giorni qualora la Strega dovesse acquistare il bomber del Brescia Alfredo Donnarumma.

Coda insegue l’ex compagno Donnarumma: “Voglio portare anch’io il Benevento in A”

Alfredo Donnarumma e Massimo Coda sabato prossimo si ritroveranno da avversari alla stadio Rigamonti di Brescia. Tre stagioni fa formavano la coppia d’attacco della Salernitana. Quest’anno, a 90 minuti dal termine della regular season, hanno segnato complessivamente 46 reti e sono rispettivamente il capocannoniere (25) e vice capocannoniere (21) della Serie B, mentre la Salernitana lotta disperatamente per evitare la beffa della retrocessione in Lega Pro.

La parentesi con il cavalluccio marino, però, fa parte del passato e il pensiero di entrambi è ora rivolto unicamente alla prossima Serie A, un campionato che Donnarumma spera di poter finalmente disputare, dopo aver trascinato il Brescia alla promozione, e che a Coda, come ricorda oggi il Corriere dello Sport, in passato non ha portato fortuna: “La prima volta a Parma finì con un infortunio e il fallimento della società, l’anno scorso a Benevento partimmo malissimo e giocai complessivamente poco. E’ anche per questo motivo che mi piacerebbe riprovarci

Per riuscirci c’è bisogno però dei suoi gol. Finora ne ha messo a segno 21, il suo record personale. Addirittura uno in più di quelli messi a segno da Fabio Ceravolo nella stagione 2016/2017, quella della promozione in Serie A del Benevento.

L’importanza della fiducia accordatagli da Bucchi

Un record che sabato prossimo potrebbe essere addirittura migliorato qualora Bucchi decidesse di rischiarlo (l’attaccante è in diffida e un eventuale cartellino giallo lo renderebbe indisponibile per la prima gara dei play off). Una vera e propria rinascita, insomma, nonostante alcune battute a vuoto e i tre rigori sbagliati, di cui uno maldestramente contro il Verona.

Una rinascita a cui ha contribuito tantissimo soprattutto la fiducia accordatagli dal tecnico Cristian Bucchi, come ha spiegato di recente lo stesso Coda in tv: “Direi che la sua fiducia è stata fondamentale in questo percorso di rinascita, ho potuto guardare sempre avanti ed è stata la mia forza“.

L’Hispanico (come lo hanno soprannominato i tifosi del Benevento rifacendosi al famoso personaggio del film “Il Gladiatore“), a dispetto dei 21 gol sinora realizzati, è però tutt’altro che appagato:  “Sarei davvero felice se con i miei gol riuscissi a portare il Benevento nella massima serie“. Ulteriori gol che, oltretutto, servirebbero anche a spazzare via definitivamente l’ombra di Fabio Ceravolo che di gol nei play off ne segnò uno.

Di sicuro, comunque, al termine della partita Coda saluterà l’ex compagno di squadra con una promessa beneaugurante per entrambi: “Speriamo di rivederci l’anno prossimo in Serie A“.

Palermo, attento ai colpi di… Coda! L’Ispanico punta al record personale

Un gol così probabilmente non lo segnerà mai in Serie B, ma il solo fatto di averci pensato fa di Massimo Coda uno dei bomber più cerebrali della categoria“. Inizia così l’ampio articolo a firma di Franco Santo che il Corriere dello Sport ha dedicato oggi al centravanti giallorosso in vista del big match con il Palermo in programma domenica sera al Ciro Vigorito.

L’articolo prende spunto dalla partitella con l’Under 16 disputata ieri pomeriggio all’antistadio Carmelo Imbriani. “Battere il calcio d’inizio  e guardare già la posizione del portiere – prosegue l’articolo – la dice lunga sulle attitudini realizzative dell’Ispanico: questione di una frazione di secondo, accorgersi che il portierino dell’Under 16 è troppo fuori dai pali e beffarlo con una parabola diabolica da 50 metri. Se la ride il bomber di Cava, fare gol regala sempre la stessa soddisfazione, anche se è solo nella partitella del giovedì. E, se il piede risponde appieno ai comandi che arrivano dal cervello, vuol dire che si è in un momento invidiabile dal punto di vista psicofisico“.

Insomma Massimo Coda, dopo il quindicesimo centro stagionale messo a segno sabato scorso contro il Perugia, è tornato a essere uno dei dei calciatori più pericolosi della Strega. Sgravato del peso psicologico di tirare i rigori, dopo averne fallito tre, e dalla  necessità di fare reparto da solo, grazie alla presenza del ritrovato Armenteros al suo fianco, l’Ispanico può ora provare a superare anche il record personale dei 18 gol  realizzati con il Nova Gorica nella massima divisione slovena.

Un obiettivo che, del resto, aveva candidamente confessato ai giornalisti sin dall’inizio della stagione, come ricorda anche Franco Santo: “Mi piacerebbe fare più gol delle mie precedenti stagioni. Con la squadra che ci ritroviamo credo di poterlo centrare“.

Ancora tre gol per eguagliare il record personale

Traguardo che, del resto, avrebbe già centrato se non fosse stato per quei tre maledetti rigori sbagliati nel corso della stagione. Errori che hanno riacceso lampi di contestazione da parte dei tifosi, delusi soprattutto da quel maldestro cucchiaio tirato frettolosamente contro il Verona quasi un girone fa. Un errore che ancora pesa come un macigno e che il bomber di Cava dei Tirreni vuole definitivamente cancellare a suon di gol in questo trepidante finale di campionato.

La promozione diretta è lì, ad un passo, ma per continuare a sperare occorre assolutamente vincere contro il Palermo. Massimo ne è consapevole e per questo sogna di mettere a segno il classico colpo di… Coda! Magari non bello come quello realizzato ieri nella partitella in famiglia, anche perchè Brignoli lo conosce e sa bene che non può consentirsi alcuna distrazione, ma sicuramente importante per spingere la Strega ancora più vicino alla vetta della classifica.

Bunker Livorno, solo 2 reti incassate nelle ultime 7 partite in casa

E’ il giorno di Livorno-Benevento, il posticipo che chiude la 27esima giornata del campionato di Serie B. Un torneo che nell’ultimo turno ha riservato una sorpresa importante, la sconfitta interna del Brescia ad opera del mai domo Cittadella, e la battuta d’arresto del Lecce, sconfitto in trasferta da un Palermo che comunque  fatica a “dimenticare” i guai societari che rischiano di vanificare quanto di buono sin qui fatto sul campo.

Insomma, la gara di questa sera dell’Armando Picchi rappresenta uno snodo importante per la Strega che vincendo scavalcherebbe nuovamente il Palermo e il Pescara e si porterebbe ad un solo punto dalla capolista Brescia che, com’è noto, tra due settimane dovrà osservare il turno di riposo.

Il ruolino di marcia interno dei labronici

La squadra allenata da Breda naviga nei bassifondi della classifica e per tirarsi fuori dalla zona calda ha bisogno di punti. Punti che devono essere conquistati soprattutto in casa, dove i labronici non perdono una partita dallo scorso 4 novembre (2-3 con il Perugia). Da allora 4 pareggi (Cittadella, Verona, Padova e Pescara) e 3 vittorie (Foggia, Cosenza e Venezia) ma soprattutto appena 2 reti incassate in 630 minuti.

Un dato, quest’ultimo, che certamente non sarà sfuggito al tecnico giallorosso Cristian Bucchi che stasera punta soprattutto sui guizzi del sempre più determinante ‘RobertinhoInsigne e sull’imprevedibilità del bomber Massimo Coda per scardinare la granitica difesa del Livorno. L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: la vetta della classifica è finalmente a un tiro di schioppo e il Benevento si ritrova con una condizione fisica e mentale invidiabile proprio nella fase più importante della stagione.

Un dato che induce all’ottimismo, tant’è vero che saranno circa 300 i sostenitori sanniti che questa sera affolleranno il settore riservato agli ospiti, nonostante il giorno feriale e la notevole distanza che separa il capoluogo labronico da quello sannita. Il momento è troppo importante per non essere lì a sostenere Letizia e compagni. Tutto il resto non conta, la Strega sopra ogni altra cosa, perchè un’eventuale vittoria farebbe passare in secondo piano la fatica, i costi e i disagi affrontati per seguire la propria squadra del cuore.

 

Massimo Coda al Corriere dello Sport: “Avanti così a testa bassa”

È la prima volta che stiamo lassù in classica, dobbiamo andare avanti così a testa bassa. Abbiamo due trasferte di la, in palio ci sono punti pesanti. E noi li vogliamo“. Parola di Massimo Coda che, intervistato da Ettore Intorcia sul Corriere dello Sport oggi in edicola, lancia la sfida a Brescia e Palermo e prova a raccontare cos’è cambiato nel Benevento negli ultimi tempi: “È cambiata la mentalità, innanzitutto. E siamo diventati molto più solidi rispetto all’inizio della stagione, quando facevamo anche tre gol a partita ma ne prendevamo magari altrettanti. Questo assetto tattico, il 3-5-2, ci permette di stare raccolti in pochi metri, il che rende più facile esprimere il nostro calcio. Siamo partiti sfruttando molto le individualità in attacco ma senza solidità. Ora possiamo vincere anche segnando un solo gol a partita. E in città c’è tanto entusiasmo“.

Bucchi e i nuovi arrivi di gennaio

Coda ha, poi, raccontato del suo rapporto con Cristian Bucchi ( “Mi ha dato tantissima ducia, pretende tanto da me e fa bene. Cerca di trasmettermi tutta la sua esperienza di attaccante in allenamento, io lo seguo. È eccezionale“) e del clima esistente all’interno della squadra (“Siamo tutti più sereni, i risultati
arrivando e si è creato davvero un bel clima nello spogliatoio, mancava da un pò. In estate la squadra è cambiata tanto, bisognava abituarsi alla nuova categoria e imparare a conoscersi. Alla ne i risultati aiutano a costruire il gruppo“). Un cenno, infine, anche agli acquisti di gennaio: “Crisetig e Caldirola sono ottime scelte e lo stanno dimostrando. Due bravissimi ragazzi, l’inserimento in gruppo è stato facilissimo“.

Volta e Coda fanno volare il Benevento, Pescara battuto per 2-1

Il Benevento batte 2-1 il Pescara, grazie ad un imperioso colpo di testa di Massimo Volta nel finale, e scavalca il Delfino in classifica al termine di una partita largamente dominata. Si tratta del decimo risultato utile consecutivo. Una vittoria che proietta la Strega al secondo posto per la concomitante sconfitta del Palermo a Crotone.

Il tecnico Bucchi, rispetto alla partita con il Foggia, inserisce il rientrante  Volta al posto di Costa al centro della difesa e Letizia al posto dello squalificato Improta sulla corsia sinistra. Confermato il terzetto di centrocampo composto da Cristeg, Bandinelli e Buonaiuto. Pillon, invece, inizialmente preferisce non rischia il rientrante Campagnaro e si affida all’esperienza di Scognamiglio, ex di turno al pari di Gravillon, Memushaj e il beneventano Alessandro Bruno.

Il primo tempo

Al 2° minuto ci prova subito Robertinho Insigne ad insidiare la porta difesa da Fiorillo ma il suo tiro termina sopra la traversa. Dopo una fase di sostanziale equilibrio, è ancora Insigne jr a provarci al 19° con un tiro a giro che finisce di poco a lato. Al 23° Ciofani tocca il pallone con la mano in piena area di rigore ma Coda spreca la favorevole occasione sbagliando il secondo rigore della stagione proprio nella porta dove aveva già sbagliato il penalty contro il Verona quello del famoso cucchiao. Al 43° è la volta di Letizia a provarci ma il suo tiro finisce nettamente a lato sulla sinistra di Fiorillo. Un minuto dopo è proprio Massimo Coda a riscattarsi: servito da Bandinelli, scaglia da fuori area un gran bolide che si infila sulla sinistra del portiere del Pescara. Si tratta della quattordicesima rete stagionale del bomber di Cava dei Tirreni. Il primo tempo si chiude senz’altri spunti di rilievo con il Benevento che mantiene il vantaggio per 1-0.

La ripresa

Nella ripresa la squadra sannita parte a razzo e al 49° minuto colpisce la traversa con Buonaiuto di testa su un cross dalla sinistra di Letizia. Al 57° il Pescara prova a riequilibrare la partita con Mancuso che, su assist di Brugman, lascia partire un tiro dall’interno dell’area di rigore ma Montipò para agevolmente. Al 59° Bucchi inserisce Viola al posto di Buonaiuto, sostituzione accolta con una vera e propria ovazione dai tifosi della Strega. Al 66° il Pescara agguanta rocambolescamente il pareggio con il bomber Mancuso che approfitta di un rimpallo in area e mette la palla alle spalle dell’incolpevole Montipò. Il Benevento però non demorde, si riporta in attacco e Coda di testa impegna severamente Fiorillo. Al 77° i padroni di casa mandano in campo Asencio al posto di Bandinelli nel tentativo di accresce la forza d’urto in avanti e all’80° colpiscono ancora un palo con un lampo di Coda. L’assedio, però, continua e all’85° è Massimo Volta, lasciato solo dai difensori abruzzesi, a riportare in vantaggio la Strega con un portentoso colpo di testa su un calcio d’angolo battuto magistralmente da Viola. E’ il gol che vale la vittoria e che consente ai sanniti di portarsi momentaneamente alle spalle della capolista Brescia.

Gli highlights