Tuttosport: Paleari o Montipò al Toro come vice Sirigu

Il mercato del Toro si muove anche in una precisa direzione: dare a Walter Mazzarri un vice Sirigu che garantisca totale affidabilità. L’identikit che rispecchia perfettamente la figura di Alberto Paleari, portiere del Cittadella reduce da una stagione strepitosa vissuta al Tombolato“.

A scriverlo è oggi Tuttosport che aggiunge: “Il club granata lavora per perfezionare l’operazione già da tempo, nonostante le ormai “storiche” distanze fra domanda e offerta. Inizialmente i veneti, per lasciare andare l’estremo difensore classe ’92 cresciuto nelle giovanili del Milan, chiedevano cinque milioni di euro. Poi la richiesta è scesa a tre, fino ad arrivare a due milioni e mezzo. Il tutto senza considerare l’inserimento di contropartite tecniche, per le quali il Cittadella non è mai stato particolarmente solleticato. Il Toro, in compenso, è arrivato ad offrire un milione e mezzo: al momento la fumata bianca diventando sempre più concreta. C’è ancora distanza, ma le parti si stanno avvicinando. E già entro fine settimana potrebbero esserci delle novità. Paleari resta il nome più caldo per la porta, ma attenzione anche alle alternative, visto che il Toro non vuole farsi cogliere impreparato nel caso in cui l’affare col Cittadella dovesse sfumare. Piace Marco Sportiello, per il quale l’Atalanta però chiede sei milioni di euro, richiesta ritenuta eccessiva da Bava, che lo vuole in prestito. Ed è tornata d’attualità anche la candidatura di Lorenzo Montipò, classe ’96. Il portiere del Benevento è considerato un grande talento del calcio italiano ed è stato anche titolare dell’Under 21. Il Toro lo valuta, a maggior ragione perché pare in procinto di lasciare il Sannio: ai giallorossi potrebbe finire Ivan Provedel, di proprietà dell’Empoli. La prima scelta, però, rimane Paleari“.

Tuttosport: il Toro vira su Viviano e abbandona la pista Montipò

Lorenzo Montipò è uscito dai radar del Torino che, comè noto, è alla ricerca di un portiere di scorta e inizialmente aveva pensato proprio al portiere del Benevento e della Nazionale Under 21 come vice Sirigu.

Secondo l’edizione odierna di Tuttosport, infatti, “nel corso della settimana entrante il Toro avrebbe intenzione di reperire il secondo portiere: individuato in Emiliano Viviano. Reduce da un prestito semestrale alla Spal (17 le presenze, 25 i gol subiti con la squadra di Semplici), il numero 1 di Fiesole è di proprietà dello Sporting Lisbona, club con il quale non è mai sceso in campo. La voglia di tornare in Italia, per un giocatore che ai tempi del Bologna aveva pure guadagnato uno spazio in azzurro condito da 6 partite disputate con 3 reti al passivo è tanta. Le verifiche effettuate con l’entourage del calciatore non parlano di una chiusura dell’operazione in tempi brevi, ma confermano l’idea maturata in seno al Toro su Viviano, il quale con lo Sporting ha un contratto in essere con scadenza nel 2020. I granata verserebbero ai lusitani un milione di euro. E un milione netto è pure l’ingaggio del 33enne. Nella Spal il toscano ha dimostrato di essere un portiere ancora affidabile, per quanto sarebbe da valutare il suo livello di attenzione a fronte di un impiego saltuario. In granata, ovviamente, il posto di portiere titolare è occupato da Sirigu, con Viviano che nelle gerarchie di Mazzarri andrebbe a posizionarsi tra l’azzurro e Rosati (vicino all’ingresso in campo giovedì scorso, visto il leggero infortunio poi rientrato occorso al numero 39 del Toro). Tutto questo mentre non va dimenticata la possibilità Paleari, classe ‘92 del Cittadella sempre valutato dai granata“.

Il Mattino: Schiattarella più vicino, Montipò nel mirino del Toro

Pasquale Schiattarella e Benevento sempre più vicini. La conferma arriva oggi dal quotidiano Il Mattino: “L’entourage della mezzala, che ha da tempo trovato l’intesa economica col Benevento, è ormai vicinissimo all’accordo con la Spal per la risoluzione del contratto. Se non ci dovessero essere ulteriori intoppi (visto che in ballo ci sarebbe anche una piccola buonuscita), entro la fine di questa settimana l’operazione subirà una concreta accelerata. Il Benevento è stato chiaro con Schiattarella: considerato che non ha la minima intenzione di versare un indennizzo al club estense per un calciatore in lista di sbarco, tocca direttamente a lui convincere la Spal a liberarlo senza nulla a pretendere. Schiattarella insieme al suo staff negli ultimi giorni si è adoperato proprio in questa direzione, ben sapendo che non rientra più nei piani tecnici del club ferrarese. Il giocatore ha difatti la ferma intenzione di trasferirsi a Benevento, anche per avvicinarsi a casa (è originario di Mugnano di Napoli) e per gestire più da vicino la “PS28 Academy”, la scuola calcio che porta il suo nome inaugurata ai primi di maggio nel quartiere partenopeo di Chiaiano. Per Schiattarella si tratterebbe di un ritorno visto che ha militato nel settore giovanile giallorosso nella stagione 2002/2003, prima di spiccare il volo verso una lunga e fulgida carriera che lo ha visto protagonista in A e B“.

Il quotidiano napoletano conferma, inoltre, l’interesse della società giallorossa per il giovane centrocampista Jacopo Segre del Torino, lo scorso anno 29 presenze e 3 reti a Venezia: “Nella chiacchierata per Segre – spiega Luigi Trusio – si è parlato anche di Lorenzo Montipò: per il Torino è uno dei candidati al ruolo di vice-Sirigu insieme a Paleari del Cittadella. Il Benevento ha fatto un investimento sul portiere rilevato dal Novara spendendo in tutto, tra prestito e riscatto, circa un milione. Per adesso non c’è stato ancora alcuno scatto in avanti da parte del club granata, ma se dovesse arrivare un’offerta importante (non esclusa come soluzione il prestito con obbligo di riscatto) il Benevento ci penserebbe eccome. Ma poi sarebbe costretto a trovarsi un nuovo portiere titolare, e in quel caso l’alternativa a Montipò sarebbe proprio quel Paleari in corsa per fare il dodicesimo al Toro, una vera e propria saracinesca nella semifinale playoff costata ai giallorossi la Serie A“.

Il Benevento può perdere Lorenzo Montipò nei play off

Il caso Palermo rischia di complicare maledettamente i piani della Lega di Serie B che, com’è noto, questo pomeriggio dovrà fissare le date definitive dei play off per l’accesso alla Serie A.

La scelta è, infatti, molto complicata perchè da un lato occorrerà evitare la sovrapposizione con le gare di Serie A poichè, a causa della mancanza di un numero sufficiente di arbitri, la Can di Serie B dovrà inevitabilmente chiedere aiuto alla Can di Serie A per gestire la tecnologia del Var; dall’altro bisognerà tener conto anche degli impegni delle Nazionali e degli Europei Under 21 che potrebbero costringere la Lega di Serie B a fissare la finale play off entro e non oltre il 2 giugno per non penalizzare le squadre che hanno in rosa giocatori nel giro delle Nazionali.

Il Benevento, ad esempio, potrebbe essere costretto a rinunciare al portiere Lorenzo Montipò se quest’ultimo dovesse vincere la concorrenza con Simone Scuffet ed essere convocato dal ct dell’Under 21 Di Biagio per gli Europei in programma quest’anno in Italia e a San Marino.

Il precedente del Bari

Un problema non di poco conto, quindi, soprattutto se il caso Palermo dovesse costringere la Lega a far slittare le date dei play off, così come accadde lo scorso anno per l’analoga situazione in cui venne a trovarsi il Bari.

L’eventuale slittamento della finale, tra l’altro, finirebbe per penalizzare anche i piani della squadra vincitrice dei play off, costretta a programmare in ritardo la nuova stagione. Un aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche dal presidente del Frosinone Maurizio Stipe, nella lunga intervista rilasciata nei giorni scorsi al quotidiano Il Mattino.

 

Il sogno di ‘Saracinesca’ Montipò alla vigilia del 23esimo compleanno

La respinta in tuffo in pieno recupero sul pericoloso colpo di testa di Diaw è solo l’ultimo miracolo compiuto in questa stagione da Lorenzo ‘Saracinesca’ Montipò, il giovane portiere lanciato da Bucchi nella trasferta di Carpi per sostituire Christian Puggioni (che fino ad allora aveva subito 12 gol in 9 partite con una media di 1,33 gol a partita).

Da quel giorno, infatti, l’estremo difensore proveniente dal Novara ha inanellato una serie di ottime prestazioni ed è diventato uno dei punti di forza della squadra. Nelle 13 gare sin qui disputate Montipò ha subito appena 9 gol (una media di 0,69 reti a partita) ed è rimasto imbattuttto in ben sette occasioni (contro Palermo, Cosenza, Crotone, Padova, Venezia, Salernitana e Cittadella). L’ultima rete subita risale alla trasferta di Lecce. Da allora sono quasi 290 i minuti di imbattibilità sin qui accumulati.

L’Europeo Under 21

Niente male per un portiere che, a causa del mancato utilizzo, a inizio stagione stava rischiando di uscire fuori dal giro dell’Under 21 di Gigi Di Biagio mentre ora, a suon di prestazioni eccellenti, può nuovamente coltivare un sogno che ha da tempo: poter giocare l’Europeo che si terrà a giugno in Italia con la maglia della Nazionale. Un motivo in più per dare il suo contributo nella corsa alla Serie A del Benevento.

La fiducia di Bucchi

Nonostante la giovane età, ‘SaracinescaMontipò ha sin dall’inizio mostrato grande sicurezza tra i pali ma soprattutto ha dimostrato di possedere quell’autorevolezza nel guidare i compagni di reparto che, com’è noto, rappresenta una delle maggiori doti di un portiere. Fondamentale, da questo punto di vista, è stata sicuramente la fiducia accordatagli dal tecnico.

Come ha recentemente raccontato alla rivista B Magazine, “il martedì precedente la partita con il Carpi, mister Bucchi è venuto da me e mi ha detto che al termine dell’allenamento mi avrebbe parlato. E’ stato molto rassicurante:Lorenzo, giochi tu. Hai la mia fiducia, stai tranquillo che non devi dimostrare niente a nessuno… Se sei qui è perché ti abbiamo voluto, io ti ho seguito durante la stagione scorsa, quindi anche se dovessi commettere un errore non ci sarebbero problemi”.

La Serie A

Dopodomani l’ex Novara compirà 23 anni e probabilmente, al momento di spegnere le candeline, esprimerà lo stesso desiderio di tanti tifosi giallorossi: conquistare la Serie A. Anche perchè conquistarla con la maglia della Strega avrebbe un sapore diverso e lui ne è consapevole. Come ha, infatti, spiegato sempre nell’intervista concessa alla rivista ufficiale della Lega cadetta, vestire la maglia del Beneventosignifica giocare nella squadra che ha avuto più pubblico di tutti nel girone di andata, significa sentire l’amore di una città che sostiene la propria squadra“.

Amore che ‘SaracinescaMontipò sta finora contraccambiando a suon di prestazioni. Manca solo l’ultimo tassello per ritagliasi definitivamente un posto accanto a Ghigo Gori e Alessio Cragno, i portieri delle due ultime promozioni, nel cuore della torcida sannita e di sicuro ce la metterà tutta per poterlo conquistare.

Dopo Nocerino, anche Puggioni verso l’addio al Benevento

Dopo Antonio Nocerino anche Christian Puggioni potrebbe chiedere di andare via da Benevento nel mercato di gennaio. L’ex portiere blucerchiato lo ha lasciato intendere in un’intervista rilasciata a Telenord in occasione della festa di Natale del settore giovanile della Sampdoria: “A gennaio avrò una settimana di vacanza per stare con la famiglia. Poi valuteremo la situazione, ci sono altre tre gare. Il Benevento ha preso la decisione di fare giocare un ragazzo più giovane, è comprensibile. A quel punto con tranquillità valuteremo le situazioni. Da parte mia c’è la tranquillità di aver sempre fatto molto bene, io ho la coscienza a posto”.

Parole chiare, seppure misurate, da cui traspare inequivocabilmente il malumore dell’estremo difensore che, ricordiamolo, assieme a Nocerino e Maggio avrebbe dovuto rappresentare l’arma in più del Benevento in termini di esperienza e leadership in un campionato difficile come quello di Serie B.

Anche lui, però, è stato risucchiato nel vortice di polemiche che ha accompagnato questa prima fase della stagione dei giallorossi e, dopo alcune prestazioni non proprio convincenti, è scivolato malinconicamente in panchina per far posto al sempre più convincente Lorenzo Montipò.

La famiglia

Una scelta difficile da accettare per un atleta che ha, tra l’altro, confessato di soffrire molto anche la lontananza da Genova, dove tutt’ora vivono la moglie e i figli: “E’ sempre piacevole riuscire ad incastrare gli impegni lavorativi con la famiglia. Oggi – ha spiegato nell’intervista concessa a Telenordsono qui in veste di papà per vedere i miei bimbi ripercorre un po’ quello che ho fatto io da bambino. Sono felice di poter stare con loro perché è tanto che non li vedo e in quest’occasione ancor di più”.

Ancora una volta, come nel caso di Antonio Nocerino, la via di fuga per lasciare Benevento è rappresentata dalla famiglia. Un argomento molto valido per convincere il presidente Oreste Vigorito a dare il via libera a un eventuale cessione.

L’ingaggio

L’ingaggio di Puggioni è abbastanza oneroso e la sua cessione potrebbe rappresentare un ulteriore risparmio per il Benevento che, tra l’altro, in queste ore si è già alleggerito anche del pesante ingaggio di Baroni ma, nello stesso tempo, rappresenta pure un grosso ostacolo per le società eventualmente interessate al suo acquisto. Un problema di non poco conto, quindi, che però potrebbe essere aggirato se Puggioni decidesse di limare le cifre pur di andare via da Benevento e riavvicinarsi alla famiglia.

Staremo a vedere. Il mercato di gennaio è alle porte e, come lo scorso anno, la Strega potrebbe radicalmente cambiare volto per provare a riagguantare l’agognata Serie A.