Fermate l’arbitro Rapuano, a Crotone l’ennesimo ‘disastro’

Antonio Rapuano, l’arbitro che diresse Benevento-Brescia, è nuovamente finito sul banco degli imputati. Lunedì sera ha, infatti, incredibilmente ignorato l’atterraggio di Spolli in piena area di rigore da parte del difensore del Pescara Scognamiglio. Un errore clamoroso che ha scatenato le veementi proteste dei pitagorici. “Credo che stasera si sia toccato il fondo. Al prossimo torto arbitrale ritiro la squadra“, ha dichiarato il presidente del Crotone Gianni Vrenna al termine della gara. “Ho parlato con l’arbitro – ha raccontato il patron dei calabresi in sala stampa – che si è giustificato dicendo che sul fallo subito da Spolli ha dato la regola del vantaggio. Sono rimasto basito visto che poi l’occasione da gol non si è concretizzata“.

L’errore in Benevento-Brescia

Non è la prima volta che il fischietto riminese d’origini sannite (la famiglia è originaria di San Salvatore Telesino) viene contestato quest’anno. Ne sa qualcosa anche il Benevento. Ecco cosa scrisse, ad esempio, Antonio Martone su Ottopagine.it dopo la gara: “Il clamoroso fallo da rigore su Improta a nove minuti dalla fine, con tanto di giallo per l’atleta della Strega è solo l’iceberg di un arbitraggio che contro il Brescia è stato di una faziosità irritante per tutti i novanta minuti“. Insomma, un vero e proprio disastro per un arbitro che quest’anno ha diretto complessivamente 8 partite del campionato di Serie B e distribuito ben 38 cartellini gialli, ovvero quasi 5 a partita. Un dato, quest’ultimo, che fa molto riflettere.

L’esordio in Serie A

Del resto, se il buongiorno si vede dal mattino, c’è da dire che già il suo esordio in Serie A dello scorso anno, in Torino-Sassuolo, non lasciava presagire nulla di buono. Ecco cosa scrisse il sito Toro.it a proposito della sua prestazione: “Battesimo nella massima serie al Grande Torino per l’arbitro Antonio Rapuano della sezione AIA di Rimini il quale finora aveva diretto complessivamente appena 32 partite in Serie B. Per l’esordio, come consuetudine, il designatore ha affidato al giovane arbitro una partita sulla carta semplice, con due squadre senza obiettivi ed in clima pressoché vacanziero. Ciononostante, pur non volendo, gli episodi particolari accadono e in questo caso l’arbitro, seppur inesperto, deve cercare di farsi trovare pronto: non sempre è stato così… Pur avendo l’attenuante dell’inesperienza, ha manifestato qualche lacuna nella direzione e nella gestione della gara“.

A questo punto, anche alla luce della pessima direzione di gara di Crotone, sarebbe il caso che il designatore Morganti fermasse il fischietto riminese per evitare che compia altri disastri.