Archiviata la delusione dello Zaccaria, ora bando alle ingenuità

Il pareggio rimediato ieri allo Zaccaria dal Benevento ha quasi il sapore amaro della  sconfitta perchè i sanniti, ricordiamolo, erano in vantaggio per 1-0 e soprattutto erano in superiorità numerica dalla fine del primo tempo. Detto ciò va anche chiarito che uscire indenni dallo stadio di Foggia di questi tempi non è impresa facile, soprattutto dal punto di vista “ambientale”. La carica trasmessa dal pubblico è stata determinante per i satanelli che sono riusciti a restare in partita proprio quando tutto sembrava compromesso. Quella stessa carica che ora i supporters sanniti sono chiamati a dare ai propri beniamini, a partire dalla gara di martedì prossimo contro il Pescara al Ciro Vigorito.

Resta dunque il rammarico per aver perso un’occasione d’oro per portarsi al secondo posto in coabitazione con il Palermo e soprattutto per aver sciupato tutto a causa di una serie di ingenuità che hanno servito su un piatto d’argento a Kragl  l’occasione per poter pareggiare la partita. Dapprima l’ingenuità di Improta, che ha commesso un fallo evitabilissimo, e poi la mancanza di ‘cazzimma‘ nel consentire allo stesso Kragl di piazzare il pallone in una posizione più favorevole e comunque diversa dal luogo dove era effettivamente avvenuto il fallo. Cosa avvenuta senza che nessuno protestasse o lo facesse notare all’arbitro. Un vero e proprio peccato mortale per una squadra affamata di vittorie.

Ecco, se proprio bisogna rivolgere un appunto agli uomini di Bucchi, è proprio questo: una squadra affamata non può concedersi questi errori. A questo punto della stagione ogni piccolo dettaglio può risultare fatale nella corsa alla promozione diretta. E’ questo l’aspetto mentale su cui il tecnico giallorosso è chiamato ora a lavorare per migliorare ulteriormente una squadra che appare comunque sempre più consapevole dei propri mezzi ma che, nello stesso tempo, non deve assolutamente ricadere in vecchi vizi pensando che questa superiorità da sola basti per vincere le partite. Occorre, quindi, ritrovare maggiore lucidità e freddezza sotto porta e soprattutto occorre evitare distrazioni e ingenuità che, come ieri a Foggia, possono costare punti preziosi. Il Pescara è un avversario tosto, da affrontare con la massima concentrazione e con un unico obiettivo: vincere per riconquistare il terzo posto e riprendere la corsa verso la vetta della classifica.

Il Benevento pareggia in superiorità numerica e manca l’aggancio al Palermo

Peccato. Un fallo ingenuo del pur generoso Improta consente a Kragl di pescare il solito jolly e al Foggia di pareggiare 1-1 una partita che sembrava ormai persa, dopo la rete del vantaggio di Coda. Il Benevento, in superiorità numerica per oltre un tempo, spreca così l’occasione per agganciare il Palermo al secondo posto in classifica e viene scavalcato al 3° posto dal Pescara, che oggi ha battuto il Padova per 2-0 e martedì sarà impegnato proprio al Vigorito.

Il primo tempo

Inizio macchiato dal lancio di oggetti da parte dei tifosi foggiani e dall’esplosione di petardi e accensione di fumogeni da parte dei supporter del Benevento, con due richiami ufficiali da parte dello speaker e la minaccia di stop dell’arbitro Marinelli. Dopo un avvio di gara ad appannaggio del Foggia, il Benevento prende piano piano l’iniziativa e al 29° Crisetig costringe Leali alla respinta di pugno con un bolide dal limite. Al 39° ci prova Improta che, dopo aver superato un paio di avversari in dribling, spara però al lato. Ma al 42° è il Foggia a sprecare l’occasione più ghiotta, una sorta di rigore in movimento, con Chiaretti su splendido assist di Deli. Al 44°, poi, la svolta della partita: Gerbo, atterrato in piena area da Caldirola con un intervento dubbio, reagisce scalciando poi Costa da terra. L’arbitro Marinelli di Tivoli non concede il penalty ed espelle Gerbo lasciando in dieci i satanelli.

Il secondo tempo

Nella ripresa il Benevento sfiora la rete di testa con Maggio su cross dalla sinistra di Improta ma la palla finisce sul palo esterno. Al 50° è Iemmello a impegnare Montipò ma al 53° è invece Ingrosso a deviare quasi sulla linea un tiro di Coda che si stava depositando in rete. Poi è Kragl a impienserire per ben due volte Montipò su punizione. Al 59° il tecnico dei sanniti Bucchi prova a sbloccare la partita inserendo Tello e Asencio al posto di Bandinelli e Buonaiuto. Ed è proprio Asencio al 60° ad impegnare l’estremo difensore rossonero con uno splendido di testa. Al 62° è poi il Foggia a reclamare ancora un rigore per un presunto tocco con il braccio di Costa. Al 66° è ancora Deli, liberatosi di Tello in piena area, ad impegnare l’estremo difensore  giallorosso. Il Benevento, però, continua a cercare la rete del vantaggio e la trova con Coda al 74°. Il bomber di Cava dei Tirreni sfrutta un errore di Ingrosso su un cross del solito Roberto Insigne e mette a segno il 12° sigillo in campionato. Il Foggia all’80° ristabilisce però l’equilibrio con il solito missile su punizione di Kragl che sorprende Montipò e si deposita in rete.

A Foggia ‘appesi’ al rebus difesa, Bucchi: “Valuterò se schierare Antei e Volta”

Qualcuno, forse esagerando, l’ha definita una sorta di maledizione perchè la squadra del Benevento, sin dal ritiro in terra umbra, è stata flagellata da una lunga sequela di infortuni. Sequela che, qualche settimana fa, sembrava essersi finalmente interrotta, consentendo a Cristian Bucchi di poter finalmente scegliere chi schierare in base alle sole valutazioni tecniche.

Domani a Foggia, invece, il tecnico giallorosso sarà costretto nuovamente costretto a fare la conta degli indisponibili in difesa. Ancora out Di Chiara, che non figura nemmeno tra i convocati, ci sarà fino alla fine il rebus legato alla difesa “con Volta e Antei che non stanno benissimo“, come ha ribadito stamani lo stesso Bucchi in conferenza stampa. Tuia e Costa sono pronti evetualmente a sostituirli. Pienamente recuperato, invece, ‘Robertinho’ Insigne, che ha defintivamente smaltito i postumi dell’influenza che la settimana scorsa lo aveva costretto ai i box e domani potrebbe rappresentare l’arma in più del Benevento

La partita dello Zaccaria rappresenta un importante banco di prova per i sanniti che, vincendo, agguanterebbero il Palermo al secondo posto in classifica. I siciliani, infatti, dovranno osservare il turno di riposo. Benevento-Foggia sarà, però, una partita tutt’altro che facile, vista anche la forte rivalità esistente tra le due tifoserie. Rivalità che contribuisce a rendere caldo l’ambiente. I dauni sono, tra l’altro, alla disperata ricerca di punti salvezza e affronteranno quindi la gara con il coltello tra i denti.

Le parole di Bucchi

Non bisogna dimenticare che sono primi sia per possesso palla che per tiri e reti realizzate da fuori area – ha ricordato stamani il tecnico -. Amano giocare al calcio, e di conseguenza lasciano anche qualche spazio che noi dovremo essere bravi a sfruttare. Per questo potrebbe cambiare qualcosa nella nostra disposizione in campo rispetto alla partita con il Cittadella, che aveva caratteristiche diverse“. A questo proposito l’allenatore ha voluto anche ribadire la sua duttilità tattica: “Non sono chiuso in un solo sistema di gioco e credo di averlo dimostrato. Ritengo, invece, che bisogna sapersi adattare in base agli avversari, bisogna essere bravi a saper leggere le partite. E in questo senso nella seconda parte della stagione siamo decisamente migliorati. Prima della partita di Carpi ho capito che dovevamo riavvolgere il nastro e acquisire la mentalità giusta per affrontare al meglio il campionato di Serie B. Dobbiamo continuare su questa strada“.

L’allenatore giallorosso ha, infine, spiegato anche che domani sceglierà gli undici da mandare in campo senza pensare alla partita di martedì al Vigorito con il Pescara:  “Dobbiamo affrontare 5 partite in 22 giorni. Sono tutte finali da affrontare partita dopo partita, senza guardare avanti. Conseguemente gioca chi sta meglio. Domani sera, poi, inizieremo a pensare alla partita di martedì“.

Gustoso siparietto in sala stampa, nel Benevento c’è grande armonia

C’è un’immagine del clima che regna nel Benevento, dopo la vittoria di misura contro il Cittadella: il siparietto andato in scena nel dopopartita durante la conferenza stampa del tecnico Cristian Bucchi. All’improvviso sull’uscio della sala stampa è apparso il presidente Oreste Vigorito, accompagnato dal direttore sportivo Pasquale Foggia. Si era alle battute finali e un giornalista ha chiesto a Bucchi cosa si aspettasse dalle prossime tre partite con Foggia, Pescara e Livorno. Vigorito, rimasto sull’uscio della sala stampa, ha improvvisamente iniziato a gesticolare mostrando entrambe le mani aperte per indicare i 9 punti. E giù un gran sorriso che ha contagiato anche il tecnico che, a sua volta, è riuscito a stento a trattenere un sorriso di grande complicità mentre si sforzava di rispondere al giornalista che aveva posto la domanda. Nel frattempo, Pasquale Foggia assisteva compiaciuto e sorridente alla scena e invitava bonariamente il presidente a desistere, quasi a dire: “Aspetta almeno che finisca la conferenza stampa”.

La grande intesa

Ecco, è questa l’immagine del clima che regna all’interno della Strega, e soprattutto della grande intesa che c’è tra l’allenatore, il direttore e il presidente Vigorito. Patron che, va ricordato, mai ha perso la fiducia che aveva riposto in estate in Bucchi, neanche nel periodo più difficile: quello del silenzio stampa e dei continui summit a tre.

Ed è proprio quest’intesa la vera forza del Benevento che, da stasera, si ritrova a tre punti dal Palermo, che lo precede al secondo posto, e a quattro dalla capolista Brescia. Entrambe, però, hanno disputato una partita in più della Strega e soprattutto i siciliani dovranno osservare il turno di riposo la prossima settimana.

La zona promozione diretta ad un passo

Insomma, il Benevento è a un passo dalla zona della promozione diretta e, grazie ad una striscia di 8 risultati utili consecutivi (5 vittorie e 3 pareggi) si candida a giocare un ruolo da protagonista nella corsa finale. Il tutto grazie alla svolta di Carpi e ad un assetto tattico che magari regala poco allo spettacolo ma in compenso si sta rivelando molto redditizio.

Lo stesso atteggiamento tattitco che bisognerà mettere in campo anche sabato prossimo a Foggia, dove ci sarà da affrontare un avversario temibile e spigoloso. Una squadra, quella pugliese, da affrontare con le molle, così come il Benevento ha affrontato oggi con sapienza l’ostico Cittadella. Palla in avanti e via, senza senza scoprirsi troppo perchè, come si è visto anche ieri sera a Palermo (e Bucchi lo ha rimarcato in conferenza stampa), le partite in questa fase della stagione si decidono spesso sugli episodi e non grazie al bel gioco.