Chi ha superato il Cittadella in semifinale è poi volato in Serie A

Oltre alla vittoria conseguita ieri sera in rimonta allo stadio Tombolato, c’è un altro dato che alimenta ulteriormente le speranze dei tifosi del Benevento di poter agguantare la sospirata promozione in Serie A: le due squadre che in passato sono riuscite a superare il Cittadella in semifinale hanno poi vinto la finale dei play off di Serie B.

E’ accaduto, infatti, nella stagione 2009-2010 quando i veneti furono eliminati dal Brescia, che poi superò il Torino in finale, ed è accaduto lo scorso anno quando gli uomini di Venturato furono eliminati in semifinale dal Frosinone che, successivamente, prevalse sul Palermo nel doppio confronto finale.

Sabato sarà vietato distrarsi

Precedenti beneauguranti, dunque, che lasciano ben sperare i tifosi giallorossi. La formazione allenata da Cristian Bucchi, però, sabato prossimo non potrà concedersi alcuna distrazione, perchè nonostante il netto vantaggio derivante dalla vittoria di ieri sera e dal 3° posto conseguito al termnine della reaugular season (il Cittadella per qualificarsi dovrebbe, infatti, vincere con almeno due gol di scarto), dovrà comunque stare attento a non subire reti nella fase iniziale della gara.

Un eventuale gol messo a segno dai veneti riaprirebbe infatti clamorosamente i giochi e, come si è visto ieri sera, non c’è mai da fidarsi degli uomini di Venturato, capaci tra l’altro di imprese clamorose negli ultimi tempi (vedi la vittoria interna con il Verona nella penultima giornata o il pareggio ottenuto a Palermo nell’ultima gara della regular season).

Di qui la necessità di resettare tutto e, come ha ribadito lo stesso Bucchi ieri sera, di “tenere la testa connessa perchè quella di sabato sarà una partita difficile”.

Il Palermo rischia 4 punti di penalizzazione

Sfumata ieri l’ennesima trattativa per l’acquisizione della società, al Palermo restano ormai solo cinque giorni per evitare il peggio. La scadenza per il pagamento degli stipendi di dicembre e gennaio è, infatti, fissata per il 16 febbraio ma, essendo sabato, slitterà a lunedì 18. Entro quella data occorre immettere nelle casse della della società circa 3,5 milioni di euro.

Impresa che sembra ormai disperata. Le due cordate più vicine all’acquisto (York Capital e Carisma) non intendono, infatti, versare la plusvalenza di 1,2 milioni che l’attuale proprietà vorrebbe ottenere sulla cessione del club acquistato da Maurizio Zamparini alla cifra simbolica di 10 euro. Le parti sono irremovibili, ma senza capitali freschi non si va da nessuna parte, se non verso l’inevitabile penalizzazione.

Le sanzioni

Secondo l’articolo 10.3 del Codice di Giustizia Sportiva, il mancato pagamento entro i termini comporta “l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica, con l’aggiunta di almeno 2 punti per l’eventuale persistente mancato pagamento degli emolumenti relativi ai bimestri precedenti. Le stesse sanzioni verranno inoltre applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera”. In pratica, ai due punti di penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi ne vanno aggiunti altri due in caso di mancato pagamento dei contributi.

Di conseguenza il Palermo rischia complessivamente una penalizzazione di 4 punti che lo farebbe scivolare a 5 punti dalla capolista Brescia (prossimo avversaria) e ridurrebbe ad un solo punto il distacco con il Benevento, ovvero la squadra che occupa attualmente il terzo posto in classifica e che, tra l’altro, ha giocato una partita in meno rispetto ai siciliani avendo già osservato il turno di riposo.