L’affaire Coda e la necessità di evitare un clima ostile nei confronti del calciatore

E’ inutile girarci attorno, l’attenzione dei tifosi negli ultimi giorni è quasi tutta rivolta all’affaire Coda. Com’è noto, il vicecapocannoniere dello scorso campionato di Serie B ha il contratto in scadenza il 30 giugno e dal prossimo mese può accordarsi con un’altra squadra.

Il Benevento ha inizialmente proposto un biennale, poi trasformato in triennale, alle stesse cifre di quando fu acquistato dalla Salernitana per la Serie A. Allora di anni ne aveva 28, ora ne ha 31. Il procuratore del calciatore, Beppe Galli, ha però più volte ribadito  che la proposta formulatagli dalla società giallorossa non soddisfa le attese. Il “matimonio” non si è dunque celebrato e il Benevento, all’apertura del mercato, si è cautelato mettendo a segno il colpaccio Gabriele Moncini.

Un acquisto che, al momento, non prelude però a una cessione dell’attaccante – come ha più volte ribadito il diesse Foggia – ma che semplicemente contribuisce a rafforzare il reparto offensivo anche in ottica futura (Moncini, 24 anni, è infatti uno degli attaccanti più promettenti tra le nuove leve del calcio italiano). In pratica un investimento, come lo fu Lorenzo Montipò (che di Moncini, va ricordato, è stato compagno d’avventura nell’ultimo europeo Under 21).

Le dichiarazioni di Foggia non sono, però, bastate a evitare una ridda di voci su una possibile cessione dell’attaccante in questa finestra di mercato. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda un imminente assalto da parte del Frosinone, mentre in precedenza si era parlato di un forte interessamento del Monza di Berlusconi e Galliani. Voci che, unite all’eccessivo protagonismo mediatico del procuratore Beppe Galli, hanno finito per creare qualche malumore in una parte della tifoseria sannita.

Domenica prossima, però, riparte il campionato e ci sarà bisogno del massimo apporto da parte di tutti per continuare un cammino che, al termine della stagione, potrebbe diventare storico. Anche di quello di Massimo Coda che, pur segnando poco, ha dato un apporto importantissimo in termini di sacrificio  per la squadra.

Quel sacrificio che, come ama spesso ricordare il tecnico Inzaghi, ha consentito al Benevento di essere quasi imperforabile sul piano  difensivo. Non a caso, assieme a Letizia e Viola, Coda è tra i calciatori finora più utilizzati dal tecnico in termini di minutaggio.

A meno di proposte indecenti (per carità, sempre possibili),  l’attaccante ex Salernitana e Parma sarà quindi ancora una pedina fondamentale del Benevento sino al termine della stagione.

Di conseguenza avrà davanti per lo più due possibilità: o firmare subito con una nuova squadra e correre il rischio di offrire più chanche di minutaggio ai compagni di reparto che resteranno a Benevento anche il prossimo anno, oppure spuntare più in là un contratto alle sue condizioni attraverso prestazioni e gol che contribuiscano ad aumentarne l’appettibilità sul mercato.

Nel frattempo, come ha ribadito lo stesso diesse Foggia a Ottochannel 696 Tv, c’è però un rischio che va assolutamente scongiurato, a partire dalla partita di domenica prossima con il Pisa, e cioè quello di creare un clima ostile attorno all’attaccante di Cava dei Tirreni.

La serietà professionale dell’atleta è fuori discussione e le sue aspettative economiche sono assolutamente legittime. Guai, quindi, a fischiare Coda al primo errore perchè un simile atteggiamento finirebbe per minare l’ambiente, danneggiare il Benevento e persino favorire eventuali bizzarre strategie pianificate dal procuratore del calciatore.

Il Benevento è alla ricerca di una punta: la conferma arriva anche dal procuratore di Coda

La conferma di quanto scritto ieri a proposito del rinnovvo di Massimo Coda arriva direttamente dal procuratore Beppe Galli che, interpellato da Luigi Trusio del Mattino, ha dichiarato che “la situazione è in stand by. Foggia ha fatto una proposta che non riteniamo adeguata al valore del giocatore. Contestualmente abbiamo formalizzato una richiesta. Finora non è stato fissato un nuovo appuntamento. Siamo dunque rimasti all’approccio di qualche mese fa. In quella sede il direttore ci ha anche  correttamente informato che in caso di mancato rinnovo, non escludeva la possibilità di tornare sul mercato a gennaio“.

Il triennale (non biennale) proposto dal Benevento non soddisfa quindi il calciatore che, ricordiamolo, a novembre ha compiuto 31 anni. Di conseguenza la società di via Santa Colomba si è messa alla ricerca di una punta, anche perchè – come ha ammesso lo stesso Beppe Galli al Mattino – “se questa faccenda del contratto si trascina, potrebbe penalizzarlo inconsciamente. Non siamo robot e siamo fatti di carne e ossa e abbiamo delle emozioni. Sarebbe da ipocriti affermare che senza prolungamento la mente sarà ugualmente libera. Mi pare scontato che la tranquillità che ti dà un contratto appena sottoscritto è differente da quella che ti garantisce un contratto in scadenza“.

La distanza tra le parti duqnue resta e la possibilità che, durante il mercato invernale, in casa giallorossa arrivi una nuova punta diventa sempre più concreta. A nulla sono valsi dunque anche gli attestati di stima manifestati pubblicamente dallo stesso presidente Oreste Vigorito (“Massimo è un ragazzo di una nobiltà e di un senso di appartenenza assoluto e fa parte di quel gruppo di calciatori che non vorrei mai perdere“).