A rischio la trasferta dei tifosi dello Spezia, stanotte un nuovo caso sospetto di Coronavirus

A La Spezia i tifosi attendono con ansia di sapere se ci saranno restrizioni o meno per la trasferta di Benevento a causa del caso di Coronavirus registratisi ieri nello spezzino e del nuovo caso sospetto di stanotte. Il pullman della Curva Ferrovia, com’è noto, dovrebbe partire alla volta del Sannio sabato mattina alle 4.30.

Resta dunque l’incognita delle decisioni che saranno eventualmente adottate alla luce del nuovo caso sospetto registratosi stanotte. Come riferisce il sito Città della Spezia:

alle 3.30 un uomo proveniente dallo spezzino è entrato in contatto con alcuni profili operativi presso il Pronto Soccorso del policlinico genovese, denunciando un forte dolore toracico. A dichiararlo è la direzione sanitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino che chiarisce i dettagli dell’accaduto: “Gli operatori sono subito intervenuti, prendendo in gestione l’uomo che però, durante l’anamnesi, ha dichiarato di essere venuto in contatto a sua volta con il paziente 1 della Spezia. A questo punto il paziente è stato trasportato nel reparto di Malattie Infettive e contestualmente 19 operatori del Pronto Soccorso sono stati accompagnati in isolamento fiduciario precauzionale, come da protocollo operativo, nei nuovi ambienti dedicati e sono in attesa dei risultati del tampone a cui è stato sottoposto il paziente sospetto“.

Gazzetta: “Il giudice sportivo respingerà i ricorsi di Livorno e Benevento”

Contrordine, lo Spezia per il momento è salvo. A sostenerlo è oggi sempre la Gazzetta dello Sport che pure ieri aveva paventato il rischio che la squadra ligure perdesse a tavolino le partite con Livorno e Benevento.

Secondo la rosea, infatti, “lo Spezia può tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Dovrebbero essere salvi, e in via di omologazione, i due risultati che il giudice sportivo Emilio Battaglia ha messo sub judice, i successi ottenuti contro il Livorno (il 27 febbraio, 3-0) e il Benevento (sabato scorso, 2-3). I ricorsi presentati, infatti, starebbero per essere respinti. Decisive, in questo senso, sarebbero le informazioni fornite dall’Ufficio tesseramenti della Figc alla Procura federale, a cui il giudice sportivo della Lega B si era rivolto per dirimere la questione. In base al materiale fornito a Pecoraro e girato a Battaglia, l’impiego dell’attaccante nigeriano David Okereke nelle due partite oggetto dei ricorsi sarebbe da considerarsi regolare, probabilmente in virtù del visto di esecutività che la Lega B ha regolarmente concesso al giocatore perché potesse scendere in campo. Oppure, non sarebbe sufficientemente probante la circostanza opposta dal Livorno nel suo ricorso della partecipazione del ragazzo – nel 2014, un anno prima del suo sbarco in Italia e del tesseramento con la Lavagnese – al torneo giovanile organizzato dal Rijeka, club croato della galassia del patron dello Spezia, Gabriele Volpi“.

Resta in piedi l’inchiesta sul tesseramento dei baby calciatori

Salvati i risultati fin qui ottenuti sul campo resterebbe, però, ancora aperta la questione dell’inchiesta avviata dalla Procura federale sulla presunta violazione delle norme sul tesseramento sportivo scaturita dall’inchiesta penale della Procura della Repubblica di La Spezia, per cui il gip ha già disposto l’interdizione dalle loro attività del presidente Stefano Chisoli e dell’a.d. Luigi Micheli, e in cui risultano indagati anche il patron Gabriele Volpi, il manager Gianpiero Fiorani e il consigliere Maurizio Felugo.

Secondo i magistrati spezzini – si legge ancora sulla Gazzetta -, Volpi e i suoi sodali in spregio delle norme sull’immigrazione clandestina e sul tesseramento sportivo, avrebbero messo in piedi un vero e proprio sistema di reclutamento di giovani calciatori nigeriani, fatti transitare tutti per l’Abuja Football Academy, portati in Italia non ancora maggiorenni come «dilettanti extracomunitari mai tesserati per una federazione straniera», parcheggiati in club satellite prima di passare nello Spezia e finire sul mercato per realizzare ricche plusvalenze. Un sistema su cui stanno indagando privatamente anche alcuni club di B che hanno inviato propri emissari in Nigeria a caccia di prove. In ballo ci sono diversi punti di penalizzazione, logico che in molti si siano ingolositi.”

Il giudice sportivo non convalida il risultato di Benevento-Spezia

Anche il Benevento presenterà il ricorso contro lo Spezia per irregolarità nel tesseramento dell’attaccante nigeriano David Okereke che, sabato scorso, era stato il protagonista del successo dei liguri per 3-2 sui sanniti. Il giudice sportivo ieri ha preso atto del preannuncio di reclamo e, così come avvenuto per Spezia-Livorno dello scorso 27 febbraio, non ha omologato il risultato della gara in attesa dell’esito degli accertamenti che sta effettuando la procura federale.

Il caso Okereke, com’è noto, è scoppiato in conseguenza dell’inchiesta sui baby calciatori clandestini condotta dalla procura della Repubblica di La Spezia che, lo scorso 11 febbraio, ha emesso una misura cautelare interdittiva per un anno nei confronti dell’ad e del presidente dello Spezia Calcio e del presidente della società dilettantistica Valdivara Cinque Terre.

Secondo i magistrati, infatti, le due società avrebbero messo in piedi un ‘sistema’ per far giungere e restare in Italia minorenni nigeriani selezionati nella scuola calcio di Abuja, violando in questo modo le disposizioni in materia di immigrazione clandestina e aggirando le norme della Fifa che impediscono alle società professionistiche di tesserare giocatori minorenni provenienti dall’estero mentre ne ammettono, invece, il tesseramento per quelle dilettantistiche.

 

(tratto dal Corriere del Mezzogiorno)

Il Benevento ricorre contro Okereke, lo Spezia ora trema

Il Benevento, al pari del Livorno, ricorrerrà per avere i tre punti a tavolino contro lo Spezia a causa della presunta irregoralità nel tesseramento dell’attaccante nigeriano Okereke.

La squadra sannita ha infatti preannunciato ricorso entro i termini stabiliti dal regolamento e ora dovrà procedere alla materiale presentazione del ricorso stesso. Secondo quanto già sostenuto dal Livorno, l’attaccante nigeriano, prima di approdare alla Lavagnese (squadra da cui lo ha poi prelevato lo Spezia), sarebbe già stato tesserato nel Paese d’origine. Di qui l’irregolarità del suo tesseramento in Italia.

Sulla vicenda indaga anche la Procura Federale

Una vicenda molto delicata, dunque, che ha già indotto il giudice sportivo a girare la patata bollente alla Procura Federale per ulteriori approfondimenti e che stranamente, però, non ha indotto lo Spezia a non utilizzare il giocatore in via precauzionale.

Di conseguenza, quindi, il risultato di Benevento-Spezia oggi non verrà omologato, come è già accaduto per la partita disputata dai liguri contro il Livorno.

Un’ulteriore spada di Damocle, dunque, che continuerà a pendere su questo campionato di Serie B, contrassegnato sin dall’estate da ricorsi, controricorsi ed altre situazioni ai limiti della regolarità.

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Harakiri Benevento, contro lo Spezia arriva la terza sconfitta consecutiva

Terza sconfitta consecutiva per il Benevento e dura contestazione del pubblico nei confronti dei giocatori e soprattutto del tecnico. Quella che doveva essere la partita della riscossa si è trasformata, invece, nell’ennesima e rovinosa caduta. Un tonfo che, a questo punto, mette seriamente in pericolo la stessa panchina di Cristian Bucchi e probabilmente taglia definitivamente fuori il Benevento dalla lotta per la promozione diretta in Serie A.

Primo tempo

Eppure l’inizio di gara del Benevento era stato scoppiettante con due pericolosi tiri di Tello e Improta già 1° minuto di gioco. Poi, al 7° è stato Insigne a sfiorare il palo alla destra di Lamanna su calcio di punizione dal limite. Al 37° è stato però lo Spezia a passare in vantaggio con Matteo Ricci su rigore, dopo un fallo di Montipò in uscita su Okereke.

Due minuti dopo il Benevento è, però, riuscito a riagguantare il pareggio grazie a una rete di Insigne che ha raccolto una respinta corta di Lamanna. Nel finale di tempo da segnalare solo un colpo di testa di Coda che ha scheggiato il palo.

Secondo tempo

Nella ripresa, dopo due minuti di gioco, l’arbitro Giuia ha concesso un rigore al Benevento per una trattenuta di De Col su Caldirola in piena area di rigore ma Coda ha sciupato l’ennesimo penalty calciando il pallone sul fondo. Si è trattato del terzo errore dagli undici metri del centravanti giallorosso, dopo quelli con Verona e Pescara.

Al 62° Bucchi ha inserito Armenteros al posto di Bandinelli ma un minuto dopo è stato lo Spezia a passare nuovamente in vantaggio con Da Cruz che scagliato la palla alle spalle di Montipò, dopo uno scambio in area con Okereke. Al 66° lo Spezia ha addirittura segnato la terza rete con Okereke che ha sfruttato un disimpegno sbagliato della difesa giallorossa. Bucchi a questo punto ha inserito Di Chiara e Buonaiuto al posto di Improta ed Antei, ma pochi minuti dopo il Benevento è restato addirittura in dieci per l’espulsione di Volta per doppia ammonizione.

All’87 Armenteros ha accorciato le distanze ma si è trattato dell’ultimo sussulto di una partita che è scivolata via senza ulteriori emozioni fino al termine dei 5 minuti di recupero. Un 2-3 finale che apre le porte ad una serie riflessione da parte della società.