Gazzetta: Marco Sau oggi a Benevento per le visite mediche e la firma

Era un obiettivo, ora è tutto fatto. Il Benevento regala a Inzaghi un colpo per l’attacco“. A scriverlo oggi è la Gazzetta dello Sport che aggiunge: “Il club di Vigorito si è specializzato nei grandi affari a parametro zero e, dopo Kragl, ha definito l’accordo con Marco Sau. Ieri è stata la giornata dalla fumata bianca per la punta che ha finito il suo contratto col Cagliari, dopo aver trascorso il finale di campionato in prestito alla Samp. Il giocatore torna in B con un accordo pluriennale. Già oggi Sau è atteso in città per le visite mediche prima della firma“.

 

Pippo Inzaghi: “Considero il Benevento una grande occasione”

Ancelotti è straordinario nella gestione dei giocatori. Non ho mai sentito un solo giocatore parlare male di lui, anche chi non ha giocato e giocava poco. Nel mio piccolo proverò a fare quello che ha fatto lui“.

Pippo Inzaghi, intervistato da Bruno Maiorano nell’edizione nazionale del quotidiano Il Mattino, non ha remore nell’ammettere che l’attuale tecnico del Napoli rappresenta un imprescindibile punto di riferimento, anche se aggiunge: “Ognuno deve essere sè stesso, copiare qualcuno diventa difficile“.

Super Pippo non ha difficoltà nemmeno a confessare che talvolta contatta Re Carlo per sciogliere i dubbi che lo assillano: “I suoi consigli spesso si rivelano utili. Adesso finalmente siamo più vicini geograficamente. Penso e spero che ci vedremo spesso“.

E, infine, a proposito del Benevento spiega: “Sono arrivato da poco e già vedo l’atmosfera giusta. Sono rimasto colpito dal progetto. E poi dal corteggiamento che il Benevento mi ha fatto negli anni. Sia quando andavo bene che quando andavo meno bene. Il presidente è eccezionale: starebbe sempre con noi e ha una passione incredibile. E poi è stimolante sentire un presidente che ti dice “Grazie”. Ora voglio solo renderlo orgoglioso. Per me il Benevento è una grande occasione“.

CorrSport: ceduto Iemmello, il Benevento vicino all’accordo con l’ex Cagliari Marco Sau

La cessione di Iemmello (e Di Chiara) al Perugia sblocca il mercato delle punte del Benevento. A riferirlo è oggi il Corriere dello Sport che spiega: “L’uscita dell’attaccante consentirà ai sanniti del patron Vigorito di tesserare Marco Sau, svincolatosi dopo l’ultima esperienza alla Samp e con il Cagliari in A. Il cecchino esploso con Zeman a Foggia tornerà così in Campania dopo l’esperienza alla Juve Stabia di sette anni fa“.

Sau tra Serie A, B e C ha giocato complessivamente 356 incontri mettendo a segno 103 reti e confezionando 29 assist. Vanta anche una presenza con la maglia azzurra della Nazionale ai tempi del ct Prandelli (subentrò a Bonaventura all’inizio del secondo tempo nell’incontro Italia-San Marino 4-0 disputatosi il 31 maggio 2013).

Pippo Inzaghi: “Sono venuto a Benevento perchè qui credono in me”

Napoli  e la Campania sono in qualche misura nel destino di Pippo Inzaghi. Nel 1995 il Parma lo stava cedendo in prestito agli azzurri, ma all’ultimo momento il presidente Tanzi cambiò idea e Vujadin Boskov decise di lanciare in prima squadra il giovane Carmelo Imbriani. E proprio nella città partenopea, durante una cena in un ristorante di Posilipo, è scattata la scintilla con il presidente Oreste Vigorito e Inzaghi ha deciso di accettare l’offerta di allenare il Benevento approdando finalmente in Campania. Determinante è stata anche l’ammaliante e serrata corte di uno scugnizzo napoletano, il direttore sportivo dei giallorossi Pasquale Foggia. Un legame, quello tra Inzaghi e Foggia, nato nel ritiro della Nazionale, l’anno dopo il vittorioso mondiale del 2006, quando il furetto di Soccavo fu convocato per la prima volta in maglia azzurra.

Mister Inzaghi, quanto ha pesato quest’amicizia nella sua scelta di accettare la proposta di allenare il Benevento?

“Pasquale Foggia è un grande amico, abbiamo anche giocato assieme in Nazionale, ma a pesare più che l’amicizia è stata soprattutto la grossa stima che lui nutre nei miei confronti come allenatore. Altrimenti non avrebbe insistito così tanto. E, poi, a convincermi definitivamente è stato soprattutto l’approccio del presidente Vigorito”.

In che senso?

“Era da tempo che mi faceva la corte e, nonostante l’esperienza negativa di Bologna, è tornato a cercarmi con insistenza anche quest’estate. A colpirmi è stato soprattutto il fatto che, quando ci siamo visti a cena, non mi ha chiesto di conquistare la Serie A ma semplicemente di renderlo orgoglioso della sua squadra. Dopo l’esonero di Bologna non mi interessava la categoria quanto piuttosto trovare un ambiente che credesse in me. Qui a Benevento l’ho trovato e per questo non vedo l’ora di iniziare”.

Il suo Benevento sarà tra le squadre favorite per la promozione in Serie A?

“Ci sono molte squadre attrezzate. Innanzitutto quelle retrocesse, e cioè l’Empoli, il Chievo e il Frosinone. Poi ci sono la Cremonese, il Pescara, il Perugia, il Crotone e qualche altra squadra che al momento magari non ricordo. Senza dimenticare, inoltre, il Cittadella, una compagine che solitamente all’inizio della stagione viene snobbata ma poi finisce per conquistare puntualmente i play off. Sarà sicuramente un campionato duro e equilibrato. La differenza, come al solito, la faranno i risultati. Posso solo dire che ce la metteremo tutta per non deludere le aspettative dei nostri tifosi”.

Ha già deciso il modulo di gioco? Confermerà il 3-5-2 adottato a Bologna o tornerà al 4-3-3?

“Ancora non ho deciso, voglio prima vedere all’opera i ragazzi, quelli che arriveranno nei prossimi giorni e poi deciderò come sistemarli in campo. Per questo motivo ho chiesto alla società di prolungare di un’ulteriore settimana il ritiro precampionato”.

In Trentino incontrerà in amichevole il Napoli di Carlo Ancelotti che è stato suo allenatore per circa un decennio….

“Ancelotti è una persona che stimo tantissimo e che mi ha dato tanto. L’ho sentito appena ho firmato per il Benevento, saremo vicini e penso che ci vedremo spesso. Sarà comunque bello incontrarlo già la prossima settimana a Dimaro”.

(tratto dal Corriere del Mezzogiorno)

Oliver Kragl, il tedesco con la dinamite nei piedi

Lo scorso anno, quando un arbitro di Serie B fischiava una punizione in favore del Foggia qualche decina di metri oltre la linea di centrocampo, si potevano osservare le facce preoccupate dei calciatori e soprattutto dei tifosi avversari perchè dal piede sinistro di Oliver Kragl di lì a poco sarebbe partito un missile a velocità supersonica destinato probabilmente a infilarsi alle spalle del proprio portiere.

Ne sanno qualcosa proprio i tifosi della Strega, perchè Dinamite Kragl colpì il Benevento sia all’andata al Ciro Vigorito che al ritorno allo stadio Zaccaria. Due gol che in pratica costarono 5 punti ai giallorossi.

Il prossimo anno saranno, dunque, gli avversari del Benevento a doversi preoccupare dei siluri del calciatore cresciuto nel settore giovanile del Wolfsburg, la stessa squadra da dove nel mercato di gennaio è arrivato Luca Caldirola. Ieri, infatti, Kragl ha superato le visite mediche a Villa Stuart e in serata già scorazzava per il capoluogo sannita.

Nato come esterno sinistro di centrocampo, Kragl nel corso degli anni ha imparato a interpretare anche il ruolo di ala sinistra o quello di laterale difensivo sinistro. Molto abile nel crossare o fornire assist ai compagni, il tedesco, come già detto, si è guadagnato soprattutto la fame di grande specialista nei calci piazzati e nei tiri dalla distanza.

Nelle 186 partite complessivamente disputate tra Bundesliga austriaca, Serie A e Serie B ha messo a segno ben 29 reti e confezionato 36 assist. Un bottino niente male per un calciatore che non gioca in attacco. Scovato in Austria dal Frosinone e transitato brevemente per Crotone, si è definitivamente consacrato a Foggia, città nella quale ha voluto anche celebrare il suo matrimonio con la showgirl Alessia Macari ed è diventato l’idolo incontrastati dei tifosi.

Qui a Foggia la gente mi ama – spiegò tempo addietro  a Transfermarkt.it -. È una cosa incredibile. È una bella sensazione sentire il calore di questo pubblico. Il calcio è questione di testa. Se non ci sei con la mente in campo fai schifo. Quando senti la fiducia hai più benzina, ti senti meglio e puoi dare il 30, 40 per cento in più“.

Quella fiducia e quel calore che ora spera di trovare anche a Benevento, città nella quale ha deciso di trasferirsi per riagguantare quella Serie A. Quella massima serie in cui finora ha potuto giocare solo una manciata di partite mettendo comunque a segno una magistrale punizione a San Siro contro il Milan di Gigi Donnarumma.

CorSport e Mattino: oggi incontro decisivo per Schiattarella al Benevento

Può essere oggi il giorno di Pasquale Schiattarella al Benevento. Il centrocampista della Spal ha un incontro con il diesse giallorosso Foggia da cui può scaturire la chiusura positiva della trattativa“. A scriverlo è oggi il Corriere dello Sport che aggiunge: “Un accordo di massima sembra già esserci e Schiattatarella, che ha già vestito la maglia della Primavera giallorossa nel 2002-2003, può tornare nel Sannio a distanza di 16 anni. Foggia non ha perso neanche le speranze per Mirco Antenucci, nonostante la forte concorrenza del Bari“.

La notizia dell’incontro in programma oggi tra il diesse sannita Pasquale Foggia e il procuratore del centrocampista della Spal, Augusto Carpeggiani, per chiudere l’affare è confermata anche da Il Mattino: “L’intesa è vicina e la Spal non si opporrà alla sua partenza, anche perchè in questo modo il club ferrarese libererebbe uno slot contrattuale di un anno. Col Benevento Carpeggiani lavora su un’intesa biennale (e possibilità di opzione per il terzo anno) e con Foggia si parlerà anche di Leonardo Mancuso, altro assistito dell’agente partner di Italian Manager Group“.