Il Benevento vanta la migliore difesa del campionato nelle ultime 6 giornate

Se il campionato del Benevento fosse iniziato a partire dalla trasferta di Firenze i giallorossi occuperebbero attualmente il 7° posto assieme al Napoli (1 punto in meno di Lazio e Roma, che occupano la 5° posizione) e vanterebbero la miglior difesa del campionato con appena 3 reti subite. Una rete in meno di Juventus, Atalanta e Udinese, 2 in meno dell’Inter. Solo l’Udinese (prossimo avversario della Strega) ha fatto meglio nelle ultime 7 giornate, conquistando complessivamente 11 punti (2 in più del Benevento) e occupando il 4° posto della classifica parziale. Bastano questi pochi numeri per sintetizzare lo straordinario cambio di passo compiuto dagli uomini di Pippo Inzaghi dopo il deludente e clamoroso passo falso interno contro lo Spezia.

    

Una sorta di rivoluzione copernicana nata durante la sosta per le Nazionali, quando il tecnico Pippo Inzaghi ha tirato le somme, apportato qualche modifica all’assetto tattico iniziale e chiamato idealmente a raccolta i pretoriani della marcia trionfale nel campionato cadetto. Quelli che rararmente lo scorso anno lo hanno tradito. E il Benevento ha improvvisamente ritrovato la vecchia identità: squadra corta e compatta a difesa della propria area di rigore, baricentro basso e tanta densità, estrema concretezza nelle transizioni offensive e una spiccata tendenza a ricercare subito la conclusione a rete (il Benevento è nono nella classifica dei tiri e dei cross e ultimo nella classifica del possesso palla).

In pratica, è il Benevento di Pippo Inzaghi in “formato cobra” che tutti avevano imparato a conoscere lo scorso anno. Al pari del famigerato rettile, che aspetta con pazienza il momento ideale per attaccare la preda e iniettare il proprio veleno, la squadra giallorossa preferisce lasciare l’iniziativa agli avversari, per poi colpire con improvvise e letali ripartenze. Una squadra che ha assimilato quasi alla perfezione il sano e concreto pragmatismo del suo tecnico che, accantonata la soddisfazione per l’ottima prestazione dei suoi ragazzi contro il Genoa, è già proiettato alla sfida di domani sera a Udine contro una delle squadre più in forma del campionato.

Un ulteriore esame di maturità per un Benevento che vuole chiudere in bellezza un anno, il 2020, che resterà indelebilmente scolpito nella memoria dei tifosi giallorossi per le straordinarie imprese calcistiche realizzate dai propri beniamini.

Hetemaj, Barba e Improta hanno trasformato il Benevento: da peggiore a migliore difesa della Serie A

20 gol subiti dopo 7 giornate (e peggior difesa della Serie A), un solo gol subito nelle ultime 3 partite (con 2 clean sheet esterni consecutivi e la miglior difesa degli ultimi tre turni di campionato). E’ racchiusa in questi numeri la svolta del Benevento dopo il clamoroso ko interno subito ad opera dello Spezia, il quarto consecutivo in campionato.

Una svolta iniziata a Firenze e coincisa con il passaggio a un assetto tattico più prudente e l’ingresso in pianta stabile tra i titolari di tre giocatori rivelatisi determinanti: Perparim Hetemaj, Federico Barba e Riccardo Improta.

Il centrocampista finnico-kossovaro, a dispetto dell’età (compirà 34 anni il 12 dicembre), è tuttora un motorino inesauribile, una vera e propria diga davanti alla difesa. All’inizio Inzaghi lo aveva utilizzato poco per dare spazio ai nuovi arrivati Artur Ionita e Bryan Dabo, un concentrato di muscoli, corsa e soprattutto stazza fisica. Una sorta di casting per comprendere meglio le caratteristiche e l’adattabilità dei due nuovi acquisti, vista la mancanza di amichevoli estive in questa tribolata stagione pandemica.

Per il difensore ex Chievo, Sporting Gijón, Empoli, Real Valladolid e Stoccarda la prima parte della stagione è stata pesantemente condizionata dai problemi muscolari. La sosta per le Nazionali è stata una sorta di toccasana e il suo ritorno tra gli arruolabili è stato determinante per registrare i meccanismi difensivi, anche in virtù della sua poliedricità (potendo il calciatore romano ricoprire indifferentemente sia il ruolo di esterno che quello di centrale).

Ma la vera sorpresa delle ultime giornate è rappresentata dall’esplosione di Riccardo Improta, il tuttocampista per eccellenza che molti (a torto) ritenevano non all’altezza della Serie A. E invece proprio il calciatore di Pozzuoli, grazie alla felice intuizione di SuperPippo, è diventato un elemento cardine del centrocampo del Benevento per la sua capacità di imprimere improvvise accelerazioni nella fase offensiva e di effettuare veloci recuperi e raddoppi di marcatura nelle transizioni difensive. In pratica un jolly instancabile.

Tre giocatori della vecchia guardia, insomma, che hanno consentito alla squadra giallorossa di ritrovare quella pragmaticità, compattezza e impenetrabilità difensiva che, lo scorso anno, avevano contraddistinto la storica cavalcata della Strega in Serie B.

Ingressi importanti che, assieme alla migliore condizione fisica dei nuovi acquisti Glik, Ionita e Lapadula e al ritorno a un assetto tattico più prudente, consentono ora al Benevento di guardare al futuro con crescente ottimismo.