Urgono rinforzi per fare il salto di qualità

Avanza il Brescia, che espugna il Renato Curi e approfitta della sconfitta interna del Palermo contro la Salernitana per avvicinarsi ulteriormente alla vetta della classifica; rallenta il  Pescara, costretto al pari interno dalla Cremonese; cade nuovamente il Verona, superato dal Lecce e raggiunto al 5° posto dal Benevento.

Insomma, dopo la 20° giornata, il campionato di Serie B conferma che nulla è scontato e, soprattutto, che il mercato invernale può stravolgere i precedenti equilibri. L’esempio più evidente viene dal Padova di Bisoli che, dopo aver rivoluzionato la rosa con ben nove acquisti (Mbakogu, Minelli, Cherubin, Andelkovic, Calvano, Morganella, Longhi e Lollo), ha ritrovato la vittoria contro l’altalenante Verona, dopo due mesi di digiuno. Un avversario ostico, d’ora innanzi, per chiunque dovrà affrontarlo.

Niente rivoluzioni ma innesti ponderati

Certo, non tutte le squadre hanno bisogno di rivoluzionare l’organico: basti pensare al Brescia di Corini, che non perde dal lontano 24 novembre, quando fu sconfitto a Venezia per 2-1, eppure, nonostante la lunga serie positiva, ha deciso di rafforzarsi ulteriormente acquistando dal Cagliari l’esperto centrocampista Daniele Dessena e tentando di chiudere in queste ore l’acquisto di Marcello Trotta dal Sassuolo.

Un pò quello che dovrebbe fare anche il Benevento di qui al termine della finestra invernale di mercato, anche per sopperire dal punto di vista numerico agli addii di Nocerino e Bukata e alla ormai probabile partenza di Costa.

Acquisti da chiudere al più presto in modo da dare la possibilità a Bucchi di inserire subito i nuovi acquisti nel contesto tattico della squadra, approfittando anche del prossimo turno di riposo.

Non solo Krajnc e Crisetig

Ieri il direttore sportivo Pasquale Foggia è stato a Frosinone per provare a chiudere la trattativa per l’acquisto del difensore sloveno Luka Krajnc (24 anni) e del centrocampista Lorenzo Crisetig (26 anni). Due calciatori in linea con la strategia messa a punto dalla società alla vigilia del mercato invernale, e cioè quella di puntare su calciatori fortemente motivati e preferibilmente giovani.

Resta da capire se il Benevento deciderà di acquistare anche un altro centrocampista (anche alla luce dei problemi fisici di Viola) ma soprattutto se arriverà un’altra punta da affiancare a Massimo Coda e Roberto Insigne (sempre più a suo agio nel ruolo di attaccante). La trattativa per il ritorno di Fabio Ceravolo si è arenata a causa delle esorbitanti pretese economiche del Parma e dello stesso calciatore. Il Benevento, probabilmente a ragione, non è disposto a fare follie per un calciatore ultra trentenne e che, in caso di promozione in Serie A, rappresenterebbe un esubero.

Il nodo attaccanti

Resta, però, la necessità di arricchire il numero di bocche di fuoco in grado di risolvere da sole le partite. Il Benevento, non va dimenticato, non ha battuto nessuna delle avversarie che attualmente lo precedono in classifica (Palermo, Brescia, Pescara, Lecce e Verona) e non può continuare a fare affidamento soltanto sui “colpi” di Coda per provare a vincere le partite “sporche”.

Di qui la necessità di rafforzare anche il reparto offensivo in modo da avere più soluzioni possibili a partita in corso, altrimenti il rischio è quello di rimanere ancora nel limbo delle incompiute, lontano dall’Inferno ma sempre un passo indietro rispetto al Paradiso.

 

 

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