Magico Insigne, il Benevento schianta il Venezia

E’ lui l’eroe della giornata: due gol, uno dei quali addirittura di testa, e l’assist che ha innescato l’azione del rigore. Roberto Insigne, come ha ribadito anche il tecnico Cristian Bucchi nel dopogara, è oggi una presenza imprescindibile per il Benevento. Un giocatore che, assimilati in pochissimo tempo i movimenti da punta centrale, è diventato fondamentale nella manovra d’attacco della Strega grazie alla sua imprevedibilità e capacità di creare la superiorità numerica. Quella imprevedibilità che Bucchi ha cercato di migliorare anche attraverso l’inserimento a centrocampo di Cristian Buonaiuto, le cui incursioni tra le linee hanno costretto spesso il Venezia a far uscire un difensore e conseguentemente ad allargare le maglie della difesa.

Buona prova di Crisetig

Da segnalare, inoltre, la buona prestazione del nuovo arrivato Lorenzo Crisetig che, seppure ancora non al top della forma fisica (è stato costretto ad uscire per crampi), ha comunque confermato di essere un ottimo geometra del centrocampo e di saper dare un importante contributo anche in termini difensivi: è stato suo, infatti, il recupero che ha innescato l’azione del primo gol di Roberto Insigne. Notevole, inoltre, è stata anche la rapidità di pensiero mostrata in alcuni frangenti di gioco. Un aspetto, quest’ultimo, che potrebbe rappresentare una micidiale arma in più per il futuro, soprattutto nell’ottica perseguita da tecnico giallorosso di dare meno riferimenti possibili agli avversari.

Antei sempre più leader

Ulteriori progressi sono stati, infine evidenziati dal sempre più convincente Luca Antei, ovvero quel leader del reparto difensivo che mancava alla squadra dopo la partenza di Fabio Lucioni. L’ex Sassuolo è apparso molto più deciso nei contrasti rispetto al passato e ha confermato le sue notevoli doti tecniche quando è stato chiamato ad uscire palla al piede dalla sua area di rigore.

Benevento sempre più quadrato

In definitiva, sicuramente non è stato un Benevento bellissimo dal punto di vista estetico, soprattutto nella prima metà della gara, ma certamente ha confermato i progressi sul piano della quadratura complessiva, dimostrando di essersi definitivamente calato nella mentalità della Serie B. Il Venezia, d’altronde, lo si sapeva che era un avversario ostico, pronto ad approfittare del minimo errore. Eppure, il Benevento nel corso dei novanta minuti ha concesso una sola occasione da gol agli avversari, a causa dell’unico svarione commesso dai difensori in fase di uscita. Un dato che conferma la maggiore intesa e quadratura dei meccanismi difensivi.

Svalcato il Verona in classifica

Insomma, quella ottenuta oggi al Ciro Vigorito contro il Venezia di Walter Zenga è una vittoria importante, perchè conferma la crescita complessiva della squadra e soprattutto consente alla Strega di scavalcare il Verona, di riagguantare la 5° posizione in classifica e avvicinarsi a Pescara e Brescia, impegnate questa sera nello scontro diretto in programma allo stadio Adriatico.

 

Caldirola-Antei, si ricompone la coppia centrale dell’Under 21 di Ciro Ferrara

Con l’arrivo di Luca Caldirola si ricompone la coppia centrale dell’Under 21 allenata da Ciro Ferrara del biennio 2011-2012. Accanto a Caldiroli in quella formazione c’era spesso anche Luca Antei e chissà che i due non ripetano gli eccellenti risultati di quella formazione che, ad esempio, inaspettatamente sotto di un gol a Vaduz il 6 ottobre 2011, capovolse il risultato e strapazzò per 7-2 il Liechtenstein con una tripletta di Manolo Gabbiadini, una doppietta dell’esordiente Lorenzo Insigne, e con i gol di Fausto Rossi e Alessandro Florenzi (alla loro prima realizzazione in azzurro). L’Under 21 scese in campo con Pinsoglio in porta, Santon, Antei, Caldirola, Crescenzi in difesa,  Florenzi, Rossi, Marrone, Insigne a centrocampo, e Borini e Gabbiadini in attacco.

I due furono schierati al centro della difesa anche nel successivo incontro con la Turchia, vinto a Rieti dall’Italia per 2-0 con un gol per tempo: il primo, al 45’, un tiro di Saponara a cercare l’angolino; il secondo al 5’ della ripresa con Destro che spiazzò tutti con la punta del piede. Era l’11 ottobre 2011.

La staffetta a Edimburgo

E come dimenticare, poi, l’1-4 contro la Scozia ad Edimburgo del 25 aprile 2012. Largamente rimaneggiata a causa delle numerose assenze dettate dai ritmi del campionato, l’Under (che giocò con il lutto al braccio in memoria di Morosini) scese in campo con il 4-3-3: Colombi in porta, in difesa Donati, Caldirola, Capuano e Crescenzi, a centrocampo, Rossi, Verratti e Florenzi, in attacco l’esordiente Sansone, Immobile e Insigne. Nella ripresa entrò Luca Antei che sostituì proprio Luca Caldirola al centro della difesa. Ricordi che sicuramente riaffioraranno quando Antei e Caldirola si ritroveranno nello spogliatoio del Benevento.

 

Nocerino al passo d’addio, Vigorito pronto alla svolta

Voltare pagina al più presto. E’ questo l’imperativo categorico che il presidente del Benevento Oreste Vigorito ha rivolto ai suoi collaboratori, a partire dal tecnico Cristian Bucchi, nei numerosi e lunghi colloqui avuti nei giorni successivi al tonfo interno con il Verona e ha ribadito con fermezza anche dopo la non proprio esaltante prestazione sull’acquitrino di Cosenza.

Il primo a farne le spese è Antonio Nocerino, l’ex giocatore di Milan e Juventus accasatosi la scorsa estate al Benevento dopo l’esperienza oltreoceano all’Orlando City di Kakà. Il trentatreenne centrocampista napoletano, secondo quanto riferito ieri pomeriggio dai siti Calciomercato.com e GianlucaDiMarzio.com , in giornata potrebbe incontrare il presidente Vigorito per rescindere il contratto e tornare nella Major League Soccer.

La panchina di Cosenza

Alla base della decisione, secondo i due siti, ci si sarebbero dei motivi personali ma, in realtà, ad indurre all’addio l’ex giocatore della Nazionale dovrebbe essere stato il suo progressivo accantonamento, complice anche l’infortunio occorsogli. Domenica scorsa, ad esempio, Nocerino è rimasto malinconicamente seduto in panchina, nonostante l’assenza di Viola.

Bucchi ha preferito adattare Bandinelli nel ruolo di play e utilizzare, a partita in corso, il rientrante Del Pinto e non l’ex calciatore rossonero. Una scelta che probabilmente ha fatto comprendere all’ex pupillo di Massimiliano Allegri di essere giunto al capolinea della sua avventura sannita.

Una svolta importante, dunque, perché Nocerino, secondo le intenzioni estive di Pasquale Foggia, avrebbe dovuto rappresentare, assieme a Maggio e Puggioni, uno dei perni fondamentali della squadra, soprattutto dal punto di vista della leadership. E, invece, alla prova dei fatti, ha fallito finendo progressivamente ai margini della squadra. Una sorte toccata prima di lui anche a Puggioni, scavalcato nelle gerarchie interne della squadra da un sempre più convincente Montipò.

Lo stesso discorso, per certi versi, vale anche per capitan Maggio che, prima dell’infortunio, ha alternato buone prestazioni ad altre meno esaltanti e al momento non rappresenta certamente il giocatore indispensabile che si riteneva potesse essere la scorsa estate.

La pattuglia dei napoletani

Un altro giocatore finito ai margini della squadra nelle ultime settimane, nonostante abbia recuperato dall’infortunio occorsogli in precedenza, è l’esterno d’attacco Roberto Insigne, schierato per l’ultima volta titolare in occasione della sconfitta esterna con lo Spezia dello scorso 18 novembre.

Anche lui, al pari di Nocerino, a gennaio potrebbe finire in lista di sbarco assottigliando ulteriormente la nutrita pattuglia di calciatori napoletani in forza al Benevento che, attualmente, ha trovato nel generosissimo e volitivo Gaetano Letizia il suo nuovo leader. Non a caso Bucchi gli ha recentemente affidato anche la fascia di capitano.

I dubbi su Antei

E tra i giocatori finiti sotto esame, in vista del mercato di gennaio, c’è infine anche il claudicante Antei. Non è casuale, infatti, che una delle firme di punta di Ottopagine (gruppo editoriale Vigorito), Sonia Lantella, abbia scritto ieri che “gennaio è alle porte e con questo mese glaciale ci sarà anche il mercato di riparazione. Capire ora se Antei è effettivamente un giocatore recuperato è  indispensabile”.

Insomma, il mercato di riparazione incombe e il presidente Vigorito, particolarmente deluso dal rendimento altalenante della squadra, è pronto a fare una vera e propria rivoluzione.

A rischio anche Bucchi

Lo stesso Bucchi, nonostante l’assenza di valide alternative e il perdurante sostegno del patron giallorosso, risulta essere sotto esame. Una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte nelle ultime sette partite non rappresentano certamente un ruolino di marcia esaltante e degno di una squadra che punta a risalire in Serie A.  Ulteriori passi falsi, e soprattutto altre prestazioni come quella di Cosenza,  potrebbero mettere a rischio anche la sua panchina.

La riapertura del mercato è vicina, il tempo dell’attesa è finito e d’ora innanzi è assolutamente vietato sbagliare.