Pasquale Foggia e la felicità di stupire anche da direttore sportivo

Quando, poco più di un anno fa, il presidente del Benevento Oreste Vigorito affidò a Pasquale Foggia il ruolo di direttore sportivo la notizia non fu accolta con molto entusiasmo in città. Eppure, quella del patron giallorosso non fu una scelta casuale perchè ne aveva fiutato le potenzialità nei pochi mesi in cui aveva operato in società. Poteva apparire una scommessa e, invece, in fondo non lo era perchè il talentuoso ex giocatore di Lazio e Cagliari, una volta appese le scarpette al chiodo, aveva deciso di capitalizzare la vasta rete di amicizie costruita nel corso degli anni. Un patrimonio molto utile ai procuratori ma soprattutto agli aspiranti direttori sportivi.

L’esordio, in estate, fu contrassegnato da una campagna acquisti di rifondazione, con un occhio al bilancio e un altro rivolto alle opportunità offerte dal mercato. Il bagno di sangue della sessione invernale non consentiva infatti spese pazze, ma occorreva “scommettere” su qualche giovane o su qualche calciatore esperto in cerca di rilancio. La scommessa Antonio Nocerino si è rivelata un flop e anche il rendimento dell’ex capitano del Napoli Christian Maggio non è stato pari alle attese a causa dei numerosi infortuni patiti.

La svolta di gennaio

Insomma, tra i tifosi a fine gennaio iniziavano a serpeggiare i primi malumori, alimentati anche dal mancato ritorno del tanto atteso Fabio Ceravolo. E, invece, proprio il mercato di gennaio ha rappresentato una sorta di punto di svolta. E’ proprio in quel periodo, infatti, che Pasquale Foggia ha messo a segno la maggior parte dei colpi che alla lunga si sono rivelati vincenti.

Ha deciso innazitutto di far rientrare l’oggetto misterioso Samuel Armenteros. Un calciatore che, arrivato con ottime referenze dal campionato olandese, era rimasto coinvolto nel naufragio generale dei primi mesi di Serie A e a gennaio era stato dirottato in prestito nella Major League. Smaltito qualche chilo di troppo e recuperata una forma fisica accettabile, l’attaccante di origini cubane ha iniziato a offrire piccole perle: dal rigore procurato ad Ascoli alle reti con Spezia e Cosenza per arrivare all’apoteosi del Rigamonti, dove ha realizzato di tacco una rete di rara bellezza facendo scattare in piedi ad applaudirlo persino i tifosi di casa.

Sempre nel mercato cosidetto di “riparazione” sono poi arrivati Lorenzo Crisetig che, dopo un inizio promettente, ha inanellato qualche prestazione sottotono finendo per essere imperiosamente spodestato dal rientrante Nicolas Viola, e la giovane promessa slovena Dejan Vokic. Una sorta di diamante grezzo che, però, ha già lasciato intravedere enormi potenzialità nelle poche occasioni in cui è stato impiegato. Ma soprattutto, tra mille dubbi, è arrivato l’ex capitano dell’Under 21 Luca Caldirola, fermo da molti mesi a causa di un brutto infortunio patito in Germania.

E proprio l’ex Werder Brema si è rivelato uno degli acquisti invernali più azzeccati dell’intera Serie B, il vero e proprio fiore all’occhiello di Pasquale Foggia. Nello sguardo immortalato nella foto scattata dopo il prolungamento del contratto di Caldirola fino al 2022 c’è tutta la soddsifazione del diesse giallorosso. La soddisfazione di chi in un anno ha dimostrato di sapersela cavare bene anche nella nuova veste di direttore sportivo. E soprattutto lo sguardo ammaliante dello scugnizzo che da calciatore riuscì a persino a conquistare l’ambita maglia della Nazionale a colpi di gol e di dribbling funambolici, e che ora spera di raggiungere il top anche nella nuova veste dirigenziale. Come a dire: felice di stupirvi anche da direttore sportivo.

L’amletico dubbio di Bucchi: Crisetig o Viola per scardinare il ‘bunker’ della Cremonese?

Alla vigilia della doppia trasferta di Livorno e Cremona in molti avevano sottovalutato un dato molto importante e cioè che, al di là della posizione in classifica, le due avversarie del Benevento avevano una caratteristica in comune: quella di subire pochissimi gol tra le mura amiche. Da una parte i labronici, che nelle precedenti 7 partite disputate al Picchi avevano infatti subito appena 2 reti, dall’altro i grigiorossi di Rastelli che allo stadio Zini quest’anno hanno incassato solo 5 gol in 13 partite.

Un rendimento che – come ricorda oggi Il Mattinonon ha eguali in cadetteria, addirittura la Cremonese è seconda in questa speciale classifica in Italia. Meglio ha fatto solo la Juve Stabia, che sta dominando il girone C di Serie C, con 3 gol subiti in casa. Cremonese che ha fatto meglio dell’Inter (al top in Serie A per numero di reti subite fra le mura amiche) e, su scala europea, è alla pari del Psg, con i francesi che al Parco dei Principi hanno incassato 5 gol in 14 gare“.

Il ritorno di Antei e Improta

Numeri importanti, dunque, che certamente non saranno sfuggiti al tecnico del Benevento Cristian Bucchi che domani, com’è noto, dovrà rinunciare agli squalificati Volta e Maggio. Assenze a cui l’allenatore probabilmente rimedierà inserendo il recuperato Antei al centro della difesa (accanto a Tuia e Caldirola) e il rientrante Improta sulle corsie laterali con conseguente spostamento di Letizia sulla fascia destra. Ma le novità, rispetto alla formazione scesa in campo a Livorno, potrebbero essere anche altre.

I dubbi a centrocampo

Bandinelli probabilmente ha bisogno di rifiatare e Tello ormai scalpita per riconquistare una maglia da titolare. Di qui il ballottaggio che Bucchi scioglierà solo domani pomeriggio. Ma al Picchi si è registrata anche la prova sottotono di Crisetig che, ricordiamolo, aveva giocato pochissimo nel Frosinone e che dal suo arrivo a gennaio non ha saltato nemmeno una partita. Viola, del resto, ha ormai del tutto riassorbito la botta alla caviglia rimediata a Palermo e si sta impegnando al massimo per riconquistare un posto da titolare. Il problema è, però, che Crisetig offre maggiori garanzie nel ruolo di play sia dal punto di vista dinamico che da quello più prettamente tattico.

Ed ecco allora affiorare un’altra possibilità di ballottaggio: quella tra Viola e l’apparentemente inamovibile Buonaiuto che, nelle ultime due partite, non ha convinto a pieno pur continuando a garantire quei movimenti ritenuti essenziali dal tecnico romano per scardinare le difese avversarie. Di qui l’idea schierare inizialmente l’atleta di Taurianova nel ruolo di mezz’ala sinistra e riservarsi la carta Buonaiuto a partita in corsa per provare a sorprendere gli uomini di Rastelli con i suoi tagli verso il centro.

Il modulo di gioco

Appare, invece, difficile l’ipotesi che Bucchi possa optare per il doppio play maker in un centrocampo a 4. La partita è troppo delicata, soprattutto dopo la sconfitta di Livorno e il contempoeraneo allungo delle dirette avversarie, per rinunciare a quel 3-5-2 che ha consentito al Benevento di trovare una maggiore solidità difensiva. Il momento è troppo delicato per sbagliare ancora e la Cremonese è un avversario molto ostico, a dispetto della classifica, per rischiare un cambio di modulo che, in caso di nuova sconfitta, potrebbe vanificare quanto di buono fatto negli ultimi mesi.

Restano 24 ore per decidere e, questo pomeriggio, la pressione delle dirette concorrenti potrebbe ulteriormente aumentare (ieri il Verona ha vinto a Perugia e scavalcato il Benevento in classifica). Di qui l’amletico dubbio che accompagnerà Bucchi fino a domani: Viola o Crisetig? Oppure schierarli entrambi?

Nuovi acquisti sugli scudi, il diesse Foggia gongola

La vittoria di Salerno è stata anche la rivincita del direttore sportivo del Benevento Pasquale Foggia, finito nel mirino di una parte della tifoseria a causa – questa l’accusa – di una campagna acquisti invernale considerata opaca. Foggia ha difeso le scelte di mercato spiegando che gli innesti di Lorenzo Crisetig a centrocampo e Luca Caldirola in difesa avrebbero contribuito a rafforzare ulteriormente una rosa ritenuta già di ottimo livello. I fatti, al momento, stanno dando ragione al direttore sportivo giallorosso, e alla società più in generale, poichè i due nuovi arrivati hanno avuto entrambi un buon impatto all’esordio.

Lorenzo Crisetig

Il regista friuliano arrivato dal Frosinone ha preso in mano le redini del centrocampo giallorosso sin dal suo esordio al Ciro Vigorito contro il Venezia. All’Arechi ha, poi, dimostrato di essere molto utile anche in fase di contenimento, grazie alla facilità di lettura del gioco avversario. Davvero un ottimo acquisto, stando almeno alle prime due partite. Un innesto di cui, appena avrà recuperato uno stato di forma ottimale, non potrà che giovarsi anche Nicolas Viola, finalmente sgravato da compiti di prima impostazione e libero di esprimere la sua classe e potenza di tiro nel nuovo ruolo di mezzala.

Luca Caldirola

Ieri sera all’Arechi si è finalmente visto all’opera anche l’altro neoacquisto Luca Caldirola, che ha subito dimostrato di che pasta è fatto. Buona tecnica, tanto carattere ed esperienza, ma soprattutto quella solidità in fase difensiva che probabilmente mancava sul lato sinistro del pacchetto arretrato della Strega. Caldirola ha solo bisogno del tempo necessario per ritrovare una buona condizione fisica per formare, assieme al sempre più convincente Luca Antei e all’ottimo Alessandro Volta, una delle più forti difese della Serie B.

Samuel Armenteros

Resta solo da vedere cosa sarà in grado dare, invece, il terzo arrivo del mercato invernale, Samuel Armenteros, rientrato dal prestito annuale al Portland Timbers. Nei pochi minuti giocati ieri sera a Salerno si è visto un giocatore spaesato, quasi impalpabile. Probabilmente non c’erano neanche le condizioni ideali per esprimersi al meglio, visto il momento della partita. Sul suo conto, quindi, il giudizio appare al momento sospeso. La speranza di tutti,a partire dal tecnico Cristian Bucchi, è che possa tornare il giocatore che segnava gol a raffica nell’Eredivisie.

Magico Insigne, il Benevento schianta il Venezia

E’ lui l’eroe della giornata: due gol, uno dei quali addirittura di testa, e l’assist che ha innescato l’azione del rigore. Roberto Insigne, come ha ribadito anche il tecnico Cristian Bucchi nel dopogara, è oggi una presenza imprescindibile per il Benevento. Un giocatore che, assimilati in pochissimo tempo i movimenti da punta centrale, è diventato fondamentale nella manovra d’attacco della Strega grazie alla sua imprevedibilità e capacità di creare la superiorità numerica. Quella imprevedibilità che Bucchi ha cercato di migliorare anche attraverso l’inserimento a centrocampo di Cristian Buonaiuto, le cui incursioni tra le linee hanno costretto spesso il Venezia a far uscire un difensore e conseguentemente ad allargare le maglie della difesa.

Buona prova di Crisetig

Da segnalare, inoltre, la buona prestazione del nuovo arrivato Lorenzo Crisetig che, seppure ancora non al top della forma fisica (è stato costretto ad uscire per crampi), ha comunque confermato di essere un ottimo geometra del centrocampo e di saper dare un importante contributo anche in termini difensivi: è stato suo, infatti, il recupero che ha innescato l’azione del primo gol di Roberto Insigne. Notevole, inoltre, è stata anche la rapidità di pensiero mostrata in alcuni frangenti di gioco. Un aspetto, quest’ultimo, che potrebbe rappresentare una micidiale arma in più per il futuro, soprattutto nell’ottica perseguita da tecnico giallorosso di dare meno riferimenti possibili agli avversari.

Antei sempre più leader

Ulteriori progressi sono stati, infine evidenziati dal sempre più convincente Luca Antei, ovvero quel leader del reparto difensivo che mancava alla squadra dopo la partenza di Fabio Lucioni. L’ex Sassuolo è apparso molto più deciso nei contrasti rispetto al passato e ha confermato le sue notevoli doti tecniche quando è stato chiamato ad uscire palla al piede dalla sua area di rigore.

Benevento sempre più quadrato

In definitiva, sicuramente non è stato un Benevento bellissimo dal punto di vista estetico, soprattutto nella prima metà della gara, ma certamente ha confermato i progressi sul piano della quadratura complessiva, dimostrando di essersi definitivamente calato nella mentalità della Serie B. Il Venezia, d’altronde, lo si sapeva che era un avversario ostico, pronto ad approfittare del minimo errore. Eppure, il Benevento nel corso dei novanta minuti ha concesso una sola occasione da gol agli avversari, a causa dell’unico svarione commesso dai difensori in fase di uscita. Un dato che conferma la maggiore intesa e quadratura dei meccanismi difensivi.

Svalcato il Verona in classifica

Insomma, quella ottenuta oggi al Ciro Vigorito contro il Venezia di Walter Zenga è una vittoria importante, perchè conferma la crescita complessiva della squadra e soprattutto consente alla Strega di scavalcare il Verona, di riagguantare la 5° posizione in classifica e avvicinarsi a Pescara e Brescia, impegnate questa sera nello scontro diretto in programma allo stadio Adriatico.

 

E’ il giorno di Crisetig, per Armenteros e Caldirola solo panchina

Archviata la campagna acquisti invernale, oggi riparte la corsa del Benevento verso il vertice della classifica. Dopo i risultati di ieri (CarpiVerona 1-1, CosenzaCittadella 2-0 e SpeziaCremonese 2-0) la squadra di Bucchi è scivolata al 7° posto in classifica, scavalcatoa anche dallo Spezia e distanzanziata di un ulteriore punto dall’Hellas Verona che, però, potrebbe essere superato dai sanniti in caso di vittoria.

Le caratteristiche del Venezia

Di qui l’importanza della sfida odierna contro il Venezia, in programma alle ore 15 presso lo stadio Ciro Vigorito. Il Benevento ha necessità di vincere e Bucchi ieri è stato molto chiaro: “Voglio una squadra aggressiva e solida, in grado di far girare velocemente la palla e di sfruttare gli spazi. La caratteristica principale del Venezia è quella di adattarsi a qualunque avversario. Quella di Zenga è una squadra che sa soffrire, ha buone geometrie e sta attraversando un momento positivo. Non sarà semplice, anche perché in questo mercato molti club che sono indietro in classifica sin sono mossi bene nel tentativo di colmare il gap rispetto a quelle che sono davanti“. Un avversario ostico, quindi, da prendere assolutamente con le molle.

I nuovi arrivati

L’attenzione della tifoseria è soprattutto rivolta al nuovo arrivato Lorenzo Crisetig, il calciatore a cui il tecnico affiderà il compito di regista. Difficile, invece, che nella formazione iniziale possano trovare spazio gli altri due acquisti, Armenteros e Caldirola.

Bucchi ha comunque ribadito la sua soddisfazione per la campagna acquisti condotta dalla società: “Sono contento delle operazioni in entrata. Crisetig ha esperienza e qualità, Caldirola è sempre stato un talento, aveva voglia di rientrare in Italia e di rimettersi in gioco, Armenteros l’ho sempre seguito e quando sarà al top ci potrà dare una grossa mano perché ha colpi e giocate interessanti“.

Da segnalare, infine, che l’unico escluso dalla lista dei convocati è Christian Maggio, ancora alle prese con problemi ad un polpaccio, oltre che naturalmente il portiere Christian Puggioni, finito ormai definitivamente ai margini della rosa.

Le info pre-gara

 

Cosa cambia nel Benevento con l’arrivo di Crisetig

Il nuovo acquisto del Benevento Lorenzo Crisetig è centrocampista di piede mancino. Quando militava nella Primavera dell’Inter, Fulvio Pea lo impostò da regista in un centrocampo a tre, Stramaccioni e Bernazzani lo riconvertirono invece a interno di destra, nel 4-3-3, o a mediano nel 4-2-3-1. In pratica è un giocatore universale, anche se predilige maggiormente interpretare il ruolo di uomo d’ordine davanti alla difesa.

Ruolo, quest’ultimo, finora ricoperto nel Benevento da Nicolas Viola che, però, è assente dai campi di gioco dal lontano 30 novembre a causa dell’infortunio alla caviglia patito nella trasferta di Palermo. Anche ieri il centrocampista di Oppido Mamertina ha disertato l’allenamento e, al momento, non si conoscono ancora i tempi di recupero, nonostante la forte volontà del giocatore di tornare in campo.

E’ facile, quindi, prevedere che sarà proprio il neo acquisto Crisetig a guidare il centrocampo giallorosso contro il Venezia, anche perchè Bandinelli e Del Pinto sono stati adattati al ruolo di playmaker in conseguenza della contemporanea assenza di Viola e del suo alter ego Volpicelli (in verità mai seriamente preso in considerazione da Bucchi come possibile alternativa a Viola).

Tante opzioni a centrocampo

Resta, però, da capire come verrà utilizzato l’ex Frosinone quando rientrerà Viola, tenendo presente che il tecnico, a quel punto, avrà a disposizione tre calciatori mancini a centrocampo, e cioè CrisetigBandinelli e lo stesso Viola. E’ difficile pensare che il Benevento, nonostante l’adattabilità dell’ex Frosinone al ruolo di mezzala destra, possa schierare un centrocampo di soli mancini e lasciare fuori Tello e Del Pinto, che invece sono destri naturali.

Resta, inoltre, da capire chi tra Viola e Crisetig verrà utilizzato nel ruolo di regista, tenendo però presente che Bucchi ha già provato a utilizzare l’ex Novara e Reggina nel ruolo di mezzala sinistra nella gara interna con l’Ascoli, salvo poi desistere dal continuare l’esperimento.

Il dato positivo è in ogni caso rappresentato dal fatto che, d’ora innanzi, Viola non sarà più un intoccabile e dovrà lottare al pari di tutti gli altri compagni di squadra per conquistarsi un posto da titolare. Uno stimolo in più, dunque, per il centrocampista calabrese che, complice anche l’infortunio, finora non ha dato il contributo che tutti si aspettavano in termini di qualità e giocate vincenti. E un Viola determinato può senz’altro rappresentare un arma in più per i giallorossi nella difficile corsa verso la Serie A.