16 cambi di allenatore in Serie B, non tutti hanno prodotto gli effetti sperati

La doppia sconfitta di Livorno e Cremona, come era prevedibile, ha dato nuovo vigore alle contestazioni di una parte della tifoseria nei confronti del tecnico del Benevento Cristian Bucchi. Del resto è normale che quando una squadra va male il primo a finire sul banco degli impuati sia proprio l’allenatore.

C’è, però, un dato che dovrebbe indurre a mettere da parte la legittima delusione del momento per esprimere un giudizio più equilibrato: non sempre il cambio del tecnico produce gli effetti sperati. A testimoniarlo è proprio il campionato di Serie B in corso di svolgimento. Dall’inizio della stagione, infatti, i cambi in panchina sono stati complessivamente 16 ed hanno riguardato 10 delle 19 squadre partecipanti al torneo.

Gli esonerati

L’elenco è lungo ed è iniziato già alla 3ª giornata d’andata con Eugenio Corini al posto di David Suazo a Brescia. Poi Castori per Chezzi a Carpi, Stellone per Tedino a Palermo, Zenga per Vecchi a Venezia, Oddo per Stroppa (con la parentesi Moschella) a Crotone, appunto Rastelli per Mandorlini a Cremona, Foscarini per Bisoli a Padova, Breda per Cristiano Lucarelli a Livorno, Padalino per Grassadonia (con la parentesi Pavone) a Foggia, Gregucci per Colantuono a Salerno, i ritorni di Stroppa a Crotone e di Bisoli a Padova e, infine, in questi giorni Serse Cosmi a Venezia al posto di Zenga e il ritorno Grassadonia alla guida del Foggia.

I superstiti

I tecnici rimasti al loro posto sono, quindi, Pillon del Pescara, Grosso dell’Hellas Verona, Liverani del Lecce, Nesta del Perugia, Marino dello Spezia, Venturato del Cittadella, Braglia del Cosenza, Vivarini dell’Ascoli e appunto Cristian Bucchi del Benevento.

I cambi più azzeccati, effettuati peraltro nella fase di avvio della stagione, si sono rivelati quelli di Corini a Brescia e quello di Stellone a Palermo che, comunque, è stato un ritorno poichè l’ex attaccante di Napoli, Genoa e Torino aveva guidato i rosanero lo scorso anno ed era stato sollevato dall’incarico il 9 luglio perchè ritenuto il principale responsabile della mancata promozione in Serie A.

I flop

Sicuramente controproducenti, invece, sono stati i cambi effettuati dal Venezia, costretto ad ingaggiare il terzo allenatore della stagione (Cosmi) e da Crotone, Padova e Foggia, costrette a loro volta a richiamare in panchina Stroppa, Bisoli e Grassadonia.

Insomma, non sempre è un bene cambiare allenatore nel corso della stagione e il rischio di peggiorare la situazione è sempre dietro l’angolo. Lo sa bene anche il presidente del Benevento Oreste Vigorito che due anni fa, va ricordato, tenne duro durante il periodo di momentanea crisi di risultati di Baroni e alla fine fu premiato con la vittoria dei play off. Un precedente da tener presente prima di buttare via anche il bambino assieme all’acqua sporca.