Harakiri Benevento, contro lo Spezia arriva la terza sconfitta consecutiva

Terza sconfitta consecutiva per il Benevento e dura contestazione del pubblico nei confronti dei giocatori e soprattutto del tecnico. Quella che doveva essere la partita della riscossa si è trasformata, invece, nell’ennesima e rovinosa caduta. Un tonfo che, a questo punto, mette seriamente in pericolo la stessa panchina di Cristian Bucchi e probabilmente taglia definitivamente fuori il Benevento dalla lotta per la promozione diretta in Serie A.

Primo tempo

Eppure l’inizio di gara del Benevento era stato scoppiettante con due pericolosi tiri di Tello e Improta già 1° minuto di gioco. Poi, al 7° è stato Insigne a sfiorare il palo alla destra di Lamanna su calcio di punizione dal limite. Al 37° è stato però lo Spezia a passare in vantaggio con Matteo Ricci su rigore, dopo un fallo di Montipò in uscita su Okereke.

Due minuti dopo il Benevento è, però, riuscito a riagguantare il pareggio grazie a una rete di Insigne che ha raccolto una respinta corta di Lamanna. Nel finale di tempo da segnalare solo un colpo di testa di Coda che ha scheggiato il palo.

Secondo tempo

Nella ripresa, dopo due minuti di gioco, l’arbitro Giuia ha concesso un rigore al Benevento per una trattenuta di De Col su Caldirola in piena area di rigore ma Coda ha sciupato l’ennesimo penalty calciando il pallone sul fondo. Si è trattato del terzo errore dagli undici metri del centravanti giallorosso, dopo quelli con Verona e Pescara.

Al 62° Bucchi ha inserito Armenteros al posto di Bandinelli ma un minuto dopo è stato lo Spezia a passare nuovamente in vantaggio con Da Cruz che scagliato la palla alle spalle di Montipò, dopo uno scambio in area con Okereke. Al 66° lo Spezia ha addirittura segnato la terza rete con Okereke che ha sfruttato un disimpegno sbagliato della difesa giallorossa. Bucchi a questo punto ha inserito Di Chiara e Buonaiuto al posto di Improta ed Antei, ma pochi minuti dopo il Benevento è restato addirittura in dieci per l’espulsione di Volta per doppia ammonizione.

All’87 Armenteros ha accorciato le distanze ma si è trattato dell’ultimo sussulto di una partita che è scivolata via senza ulteriori emozioni fino al termine dei 5 minuti di recupero. Un 2-3 finale che apre le porte ad una serie riflessione da parte della società.

 

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