Gazzetta dello Sport: “Saranno 3 i punti di penalizzazione al Palermo”

A 24 ore dalla scadenza del termine per il pagamento degli stipendi relativi al bimestre dicembre-gennaio, le speranze del Palermo Calcio di evitare la penalizzazione sono ormai ridotte al lumicino, se non quasi nullle. La penalizzazione, però, sarebbe di 3 punti, e non di 4, come spiega oggi la Gazzetta dello Sport: “Il Palermo, al momento, rischierebbe soltanto tre punti e non quattro. E’ questa la novità, visto che i contributi Enpals sarebbero coperti. Mancherebbero soltanto gli stipendi (­2) e contributi Irpef  (­1). Il che vorrebbe dire restare in zona promozione diretta“. In pratica i siciliani manterebbero il 2° posto in classifica ma verrebbero affiancati dal Benevento a quota 39.

Fallita la trattiva con la Damir

Insomma, il Palermo vive appeso a un filo cercando di limitare i danni, come spiega sempre la Gazzetta: “Il salvagente economico che sarebbe dovuto arrivare dalla Damir di Palermo, importante azienda nel
campo pubblicitario, saltato nella serata di venerdì, sembrava una storia chiusa. Ieri pomeriggio, invece, c’è stato un nuovo incontro per discutere su basi diverse, dal quale, però, è uscita una fumata grigia con
un aggiornamentoaoggi. La prima proposta sotto forma di partnership non era stata ritenuta appropriata dalla nuova società condotta dal presidente Rino Foschi e da Daniela De Angeli, che ha rilevato le quote dagli inglesi. Dario Mirri, disposto e venire in soccorso del club, anche sulla spinta del presidente della Lega di Serie A, Gaetano Micciché, era pronto a versare 2,8 milioni di euro in cambio dell’esclusiva sull’attività di comunicazione e di marketing per i prossimi 5 anni con un’opzione per altri quattro. Questi soldi, insieme ai 600 mila euro della mutualità versata dalla Lega di B, avrebbero consentito di adempiere alle scadenze entro domani. Il nuovo management, però, non si è voluto piegare a una soluzione che avrebbe costretto alla rinuncia d’importanti introiti non solo in B, ma soprattuttoin Serie A. Con questo accordo, di fatto, il club avrebbe incamerato soltanto 560 mila euro all’anno, quando soltanto in questa stagione di B ha incassato 1,5 milioni. La dirigenza in un primo momento ha dunque preferito andare incontro alla penalizzazione e lasciare libero il club da vincoli che avrebbero inibito la trattativa con un gruppo solido che possa rilevare l’intero pacchetto azionario“.

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