Il Benevento è alla ricerca di una punta: la conferma arriva anche dal procuratore di Coda

La conferma di quanto scritto ieri a proposito del rinnovvo di Massimo Coda arriva direttamente dal procuratore Beppe Galli che, interpellato da Luigi Trusio del Mattino, ha dichiarato che “la situazione è in stand by. Foggia ha fatto una proposta che non riteniamo adeguata al valore del giocatore. Contestualmente abbiamo formalizzato una richiesta. Finora non è stato fissato un nuovo appuntamento. Siamo dunque rimasti all’approccio di qualche mese fa. In quella sede il direttore ci ha anche  correttamente informato che in caso di mancato rinnovo, non escludeva la possibilità di tornare sul mercato a gennaio“.

Il triennale (non biennale) proposto dal Benevento non soddisfa quindi il calciatore che, ricordiamolo, a novembre ha compiuto 31 anni. Di conseguenza la società di via Santa Colomba si è messa alla ricerca di una punta, anche perchè – come ha ammesso lo stesso Beppe Galli al Mattino – “se questa faccenda del contratto si trascina, potrebbe penalizzarlo inconsciamente. Non siamo robot e siamo fatti di carne e ossa e abbiamo delle emozioni. Sarebbe da ipocriti affermare che senza prolungamento la mente sarà ugualmente libera. Mi pare scontato che la tranquillità che ti dà un contratto appena sottoscritto è differente da quella che ti garantisce un contratto in scadenza“.

La distanza tra le parti duqnue resta e la possibilità che, durante il mercato invernale, in casa giallorossa arrivi una nuova punta diventa sempre più concreta. A nulla sono valsi dunque anche gli attestati di stima manifestati pubblicamente dallo stesso presidente Oreste Vigorito (“Massimo è un ragazzo di una nobiltà e di un senso di appartenenza assoluto e fa parte di quel gruppo di calciatori che non vorrei mai perdere“).

Coda sempre più lontano dal rinnovo, il Benevento vira decisamente su Donnarumma del Brescia

La deadline in un certo senso l’aveva delineata il direttore sportivo Pasquale Foggia a Ottogol lo scorso 11 novembre: “Abbiamo avanzato una proposta a Massimo Coda e ai suoi procuratori, adesso toccherà a lui decidere. Sono fiducioso perché fa parte di un progetto a lungo termine, però i matrimoni si fanno in due. Noi ci siamo presentati con le fedi”.

Probabilmente le ‘fedi’ presentate dal Benevento (si badi bene: accordo triennale, e non biennale come pure è stato scritto) non sono bastate a convincere l’attaccante di Cava dei Tirreni perchè il suo agente Beppe Galli nelle scorse ore ai microfoni di Tuttomercatoweb  ha dichiarato: Massimo avrebbe piacere di rimanere a Benevento, ma per trovare gli accordi bisogna essere in due. Abbiamo fatto la nostra richiesta e il Benevento la sua offerta, al momento non siamo d’accordo”.

A questo punto, con l’apertura ufficiale del mercato invernale, il direttore sportivo Foggia ha iniziato a guardarsi attorno per trovare un eventuale sostituto del vice cannoniere della scorsa stagione. E quale migliore profilo se non colui che lo scorso anno di reti ne aveva messo a segno qualcuna in più di Coda, confermandosi per il secondo anno consecutivo il bomber più prolifico della serie cadetta.

Stiamo parlando naturalmente di Alfredo Donnarumma il cui rendimento nel Brescia, in questa prima parte del campionato di Serie A non è stato strabiliante:  4 reti in complessive 16 presenza. L’attaccante di Torre Annunziata ha pagato probabilmente lo scotto dell’arrivo di Mario Balotelli ed è quindi alla ricerca di maggiore minutaggio. Sulle sue tracce vi sono molte squadre, soprattutto di Serie B.

I contatti tra Pasquale Foggia e il suo procuratore Mario Giuffrida nelle ultime ore si sono quindi intensificati e non è escluso che sia proprio il bomber del Brescia il prescelto per sostituire eventualmente Massimo Coda che, ricordiamolo, a febbraio potrà firmare il contratto con una nuova società (si parla di un forte interessamento da parte del Monza di Berlusconi).

Insomma, il Benevento, nonostante l’enorme vantaggio accumulato nella prima metà del campionato, non si è fatto trovare impreparato e continua a pensare in grande. Salvo improbabili ripensamenti dell’ultima ora (soprattutto da parte del procuratore), la società giallorossa virerà decisamente su Donnarumma, perchè un vice capocannoniere si può sostituire solo con il capocannoniere degli utlimi due campionati cadetti. Il Benevento punta sempre al massimo, parola di Pasquale Foggia.

 

Gazzetta: “Benevento da favola, poker e record”

“Il Benevento è la grande bellezza. Metà campionato da primato, numeri mai visti e i complimenti si sprecano: il tifo giallorosso può esserne orgoglioso, a fine anno la squadra di Inzaghi brinda aprendo il conto alla rovescia per il ritorno in Serie A.”

A scriverlo oggi è la Gazzetta dello Sport che, a commento della partita di ieri con l’Ascoli, aggiunge:

“Una squadra padrona della situazione, cinica, spietata, capace di sprazzi di grande calcio e di una gestione efficace del risultato. Una orchestra perfetta, plasmata in maniera impeccabile da Inzaghi, osannato a gran voce dal pubblico al fischio finale. Nemmeno il cambio di alcuni interpreti (ieri riposo per Maggio e Hetemaj) provoca scossoni alla macchina di gioco e di gol messa in piedi da Pippo. Il record di punti è la punta di diamante di un rendimento da antologia: miglior difesa (13 clean sheets), miglior attacco, rullo compressore in casa (9 vittorie e un pari). E vantaggio sulla terza che sale a 15 punti. Ma il pregio maggiore dei giallorossi è di non sentirsi mai appagati e di tenere sempre alta la concentrazione, proprio quello che chiede il suo tecnico. Insomma fine anno da favola, inficiato solo dall’infortunio al ginocchio sinistro di Antei“.

Non basta la vittoria, il Benevento è ora a caccia di record

La misura dello straordinario cammino compiuto dal Benevento in questa prima metà del campionato emerge dalle parole pronunciate ieri da Nicolas Viola davanti ai microfoni di Ottochannel: l’obiettivo – ha spiegato il centrocampista – è quello di vincere il campionato. Dunque, sei mesi fa si parlava di promozione diretta in Serie A, ora invece di vincere (o meglio stravincere) il campionato.

E a suggellare lo straordinario balzo in avanti delle ambizioni giallorosse ci ha poi pensato lo stesso Pippo Inzaghi che, anche per tenere sulla corda i suoi ragazzi, ha lasciato intendere che a lui i vari record in ballo stanno particolarmente a cuore. Non a caso ha ricordato che il suo Benevento ha la miglior difesa d’Europa e che il cammino della Strega è assimilabile a quello della Juventus dei record del 2006/2007, squadra che annoverava campioni del calibro di Del Piero, Buffon, Camonaresi, Nedved e Trezeguet. Non la semplice vittoria del campionato, dunque, ma una cavalcata a suon di record, un’impresa storica insomma.

E’ racchiusa tutta in questo deciso scatto in avanti, quindi, la misura della straordinaria crescita di una squadra che, puntellata al punto giusto in estate dal diesse Pasquale Foggia, ha saputo trasformare l’amarezza della cocente eliminazione ai play off dello scorso anno in una feroce voglia di riscatto.

In fondo il più grande merito di Super Pippo, e lo si era intuito sin dalle prime amichevoli estive, è stato proprio quello di ‘entrare’ nella testa dei suoi calciatori. L’esempio più evidente è rappresentato proprio dalla grinta di Nicolas Viola e dal suo preziosissimo apporto in termini di sacrificio.

Questa squadra ha un’anima. La stessa che aveva il tecnico piacentino quando terrorizzava le difese avversarie. E, come il suo tecnico, vuole ritagliarsi un posto nella storia.

 

Le inseguitrici del Benevento sono ormai prossime alla rassegnazione

“Dopo l’ennesima vittoria, le inseguitrici del Benevento sono prossime alla rassegnazione: non siamo ancora al giro di boa e l’unica lotta che pare ancora aperta, in chiave promozione diretta, è quella per il secondo posto, che il Pordenone (in ritardo di 9 punti) ha blindato battendo ieri sera l’Ascoli (2-1, gol friulani di Burrai e Strizzolo e rete marchigiana nel finale di Cavion) lasciando che il vantaggio dei giallorossi sul terzo posto restasse di 14 lunghezze. Le parole di Nesta («Il Benevento ormai è andato») pesano come macigni sulla traiettoria del torneo cadetto, un campionato che finora ha avuto una sola, indiscussa padrona. La Strega quel 2 ce l’ha stampato a caratteri cubitali dietro la veste, ha inforcato la scopa ed è decollata alla velocità della luce verso il pianeta serie A. Sarà difficile riprenderla: sotto il braccio ha un pallottoliere, le serve come promemoria per i record che sta inanellando”.

A scriverlo è oggi Luigi Trusio sul Mattino che, poi, ricorda i tanti record agguantati dalla Strega:

“Come i 40 punti dopo 17 giornate che offrono una proiezione finale vicina a quota 90, meglio del record del Como nel torneo a 20 squadre (74 nel 2001/02), ma anche del Palermo in quello a 22 (86 nel 2013/14) e dell’accoppiata Palermo-Cagliari in quello a 24 (83 nel 2003/04). O come le sole 8 reti al passivo (una soltanto nelle ultime 8 gare), col 12esimo clean-sheet (quinto di fila), la porta di Montipò inviolata da 512 minuti. O come gli 8 successi su 9 in casa, con appena due gol subiti e 25 punti conquistati sui 27 a disposizione in quel «Ciro Vigorito» divenuto più impenetrabile di Fort Knox. Si potrebbe continuare all’infinito per decantare le gesta di questo Benevento, del capolavoro della triade Vigorito-Foggia-Inzaghi e di uomini e azioni che gli orbitano intorno, ma la verità è che non siamo ancora al traguardo di metà stagione e bisogna rimanere distaccati dalle emozioni, inchiodati sul pezzo”.

Un cammino travolgente, insomma, ma che ancora non basta per sentirsi già in Serie A.

“Forse non ci sono nemmeno più parole per narrare i primi 17 capitoli di un’impresa epica, ma la seconda parte e il finale sono ancora tutti da scrivere. Tante battaglie non fanno una guerra, ed è per questo che il generale Pippo si gode l’attimo, sorride compiaciuto, ma un istante dopo è già calato nello step successivo”.

Benevento primo nella classifica degli ingaggi, ma più parsimonioso rispetto allo scorso anno

La Gazzetta dello Sport pubblica oggi la classifica degli ingaggi della Serie B. Classifica che vede il Benevento al primo posto con un monte ingaggio complessivo di 14.235.093 euro.

Scrive Nicola Binda sulla rosea:

Oreste Vigorito è un presidente tanto munifico quanto appassionato. Da anni investe tanto per il suo Benevento e l’ha fatto anche quest’anno per tornare in A, rinforzando una squadra già forte. Con stipendi da categoria superiore, vedi quelli di Sau, Hetemaj e Schiattarella che si sono aggiunti ai vari Maggio, Viola, Coda e gli altri. Vigorito spende, Inzaghi fa volare la squadra. E lo stesso sta facendo Nesta con il Frosinone, secondo monte ingaggi della B, ora terzo in classifica e rivale sabato della capolista. Facile vero? Non sempre, perché i flop non mancano: Cremonese ed Empoli svettano come stipendi ma non come rendimento sul campo”.

A tal proposito va ricordato però che anche lo scorso anno il Benevento, secondo i dati pubblicati dal quotidiano online Cittadellaspezia.com, aveva il monte ingaggi più alto della serie cadetta (17.393.000 euro), senza che ciò determinasse lo straordinario cammino di questa prima parte della stagione.

Facendo, inoltre, un raffronto tra le due classifiche emerge chiaramente che la società del patron Oreste Vigorito, nonostante l’arrivo di calciatori svincolati come Sau, Hetemaj, Kragl e Schiattarella (che non hanno comportato alcun esborso economico da parte della società ma solo l’elargizione di un adeguato ingaggio per superare la concorrenza delle rivali), ha comunque operato un taglio del monte ingaggi rispetto alla passata stagione.

Segno tangibile, quindi, della nuova era inaugurata dal club giallorosso con la promozione di Pasquale Foggia al ruolo di direttore sportivo. Un’era contrassegnata da un occhio più attento ai bilanci e al fair play finanziario, senza perdere di vista però l’obiettivo della promozione in Serie A e del contestuale consolidamento societario, perchè stavolta il Benevento, in caso di promozione, vorrà recitare un ruolo da protagonista anche nella massima serie.