Benevento all’assalto della vetta, a Livorno tanti tifosi al seguito della squadra

Lo stadio Armando Picchi dista circa 600 chilometri da Benevento, si giocherà di sera e in un giorno feriale. Aspetti che rendono la trasferta di Livorno particolarmente disagevole. Eppure ieri sera i biglietti venduti per il settore ospiti erano già circa 220 e la prevendita chiude stasera alle 19. C’è, quindi, ancora un’intera giornata per acquistare i ticket ed è facile prevedere che, anche alla luce della sconfitta rimediata ieri in casa dal Brescia, il numero dei supporter giallorossi sia destinato ad aumentare. Insomma, la Strega non sarà sola nell’assalto alla vetta.

Le parole di Bucchi

Lo sa bene Cristian Bucchi che, anche ieri in conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza del sostegno dei tifosi. Il tecnico romano, del resto, ricorda bene la spinta che diede la torcida giallorossa in quella semifinale play off Benevento-Perugia di due anni fa. Un’arma in più da sfruttare al meglio, a partire dalla gara di domani sera al Picchi. Una partita che, però, riserva molte insidie e Bucchi ne è consapevole. “Quella contro gli amaranto sarà una partita difficilissima, guai se pensiamo di andare lì e vincere facile. Per battere il Livorno sarà necessaria intensità, qualità nelle giocate, imporre il nostro gioco – si legge oggi su Il Mattino -. Siamo una squadra che deve scendere sempre in campo per i tre punti e non speculare alla ricerca del punticino. Di quello ci potremmo accontentare solo quando ci saremo accorti che non riusciamo a spuntarla. Loro hanno tante opzioni in attacco ed offrono pochi riferimenti. Sono aggressivi e ci costringeranno a forzare qualche giocata, noi dovremo essere abili portare avanti le nostre idee senza farci condizionare dalla pressione“.

Il tecnico ha chiesto e ottenuto dalla società una settimana di ritiro prolungato: i giallorossi, dopo la rifinitura di questa mattina, partiranno alla volta di Livorno e resteranno in Toscana fino a metà settimana, per poi trasferirsi in Lombardia. Un modo, quindi, per mantenere la concentrazione al massimo e anche per non farsi contagiare dal crescente entusiamo che accompagna la squadra. Massima cura per ogni dettaglio, dunque, perchè la vetta è lì a portata di mano. Guai a distrarsi proprio ora, sul più bello.

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